Al 7' Thorsby la Sampdoria sfiora l'autogol, ma al 12' passa la squadra di Ranieri contro l'Atalanta al Gewiss Stadium: Ramirez recupera un pallone e serve Damsgaard che decentra per Quagliarella. Il numero 27 entra in area, supera Palomino e di sinistro sorprende Sportiello. La Sampdoria gestisce bene e al 34' Tonelli, su punizione tagliatissima di Ramirez, sfiora il raddoppio. Il bis potrebbe arrivare al 45', con un rigore concesso dal VAR per tocco di mano di Mojca: ma Quagliarella si fa parare da Sportiello il tiro dal dischetto. Il Doria va così al riposo sul minimo vantaggio, con un grande rimpianto.
Al rientro in campo Gasperini fa tre cambi: Gosens, Toloi e Zapata rilevano Sutalo, Mojica e Lammers. Ma la Sampdoria non accusa flessioni e al 59' raddoppia: Damsgaard entra in area e serve Jankto che crossa per Thorsby che, solo davanti a Sportiello, non sbaglia di testa. Quindi Ranieri opera i primi cambi: Verre per Ramirez e Keita per Quagliarella.
Le cose si complicano per un contatt dubbioo in area tra Keita e Zapata: impercettibile, rivisto al VAR: Calvarese viste le immagini non si ricrede e lo stesso Zapata, dal dischetto, trasforma. Il finale è rovente ma in contropiede i blucerchiati trovano il tris, in pieno recupero, con un contropiede di Keita finalizzato da Jankto Brava la Samp a difendersi con ordine e attenzione anche nei momenti di maggiore sofferenza. Male l’Atalanta, invece, a non riuscire ad affondare il colpo dopo aver costruito tanto gioco.
Gasperini ha provato a far rifiatare parte dei titolari, ma i vari Lammers (che si è comunque dato da fare là davanti), Mojica, Sutalo e Depaoli hanno steccato. Bene tutta la banda blucerchiata in cui spiccano le prove magistrali di Jankto, Thorsby e un monumentale Yoshida, bene anche Ramirez. Nella Dea anche Gomez ci prova meno del solito, Ilicic non è ancora nella condizione di fare la differenza,
Dopo lo stop in campionato nel derby e il pareggio in Champions League, torna alla vittoria l’Inter di Antonio Conte e lo fa sul campo del Genoa, trascinata dai gol di Lukaku e D’Ambrosio. Gara quadrata da parte nei nerazzurri che non rischiano nulla a Marassi e colpiscono nella ripresa dopo un primo tempo dove hanno comunque prodotto grande mole di gioco senza però trovare la via del gol. Seconda gara consecutiva di Eriksen, l’uomo più atteso oggi. Il danese conferma i progressi e si rende protagonista di alcune giocate da appuntare, il cambio con Barella porta maggiore vivacità ed è proprio da una giocata del centrocampista nerazzurro che nasca il vantaggio di Lukaku.
Il raddoppio di D’Ambrosio arriva dopo 10 minuti, con il difensore lesto ad inserirsi su una girata di testa di Ranocchia su corner che probabilmente sarebbe finita in rete. Nel finale si rivede Nainggolan e debutta l'ex di turno Pinamonti che ha una buona chance per fissare il risultato sul 3 a 0. Genoa senza mordente, Pandev non mollai, la difesa fa bella figura ma deve cedere sulla maggiore qualità dell'inter, per i nerazzurri si conferma in buona forma Darmian, Vidal ancora poco nel vivo della manovra.
La Lazio di Simone Inzaghi supera il Bologna per 2-1. Allo stadio Olimpico va in scena una partita equilibrata, molto tattica, ma non priva di emozioni. In avvio gli ospiti passano in vantaggio con Svanberg, ma Irrati, dopo un consulto al Var, annulla la rete per un fallo in attacco. Nel primo tempo Mihajlovic imbriglia la manovra biancoceleste, sempre sterile e poco concreta. Nella ripresa, però, si accende Luis Alberto. Una giocata del Mago laziale sblocca la partita, chiusa poi dal solito Ciro Immobile, su splendido assist di Fares in rovesciata. Per il Bologna da segnalare una traversa su punizione di Orsolini e il gol della bandiera dell’ex, Lorenzo De Silvestri, in pieno recupero. La Lazio conquista così la prima vittoria in campionato tra le mura amiche e sale a quota 7 punti in classifica.
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