Una stagione caratterizzata da alti e bassi quella di Vecino, che poi rispecchia quella di tutta la squadra allenata da Luciano Spalletti. Mai visto effettivamente un bel gioco, anche se le idee ci sono sempre state, e soprattutto il coraggio e il carattere di questa squadra che più volte ha recuperato partite soprattutto nel finale, la partita con la Lazio ad esempio ne è stata una prova.
Fulcro del centrocampo viola con il compagno di squadra Borja Valero, entrambi acquistati dall'Inter su richiesta dello stesso allenatore, che già li voleva a Roma. Partono bene i due, pochi errori e la svolta in un reparto che all'Inter mancava già da parecchi anni, poi un calo, un po’ perso nel corso di questa stagione probabilmente a causa delle troppe partite giocate, i ritmi, e una rosa talmente corta e con pochi ricambi, Vecino però si è poi mostrato determinante in molte occasioni, unico calciatore difatti in nerazzurro ad essere capace di interpretare bene entrambi i ruoli (scoperta di Brozovic a parte) ovvero quello impostazione e recupero del pallone.
Con tre reti realizzate in tutto il campionato (con entrambe le romane praticamente) il centrocampista uruguayano si è reso poi protagonista con il colpo di testa su calcio d'angolo che è valso l'accesso diretto ai gironi di Uefa Champions League.
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