Sconfitta eccessiva per il Verona. I gialloblù vengono superati 0-2 dal Napoli grazie a un gol di Milik al 38′ del primo tempo e ad uno di Lozano al 90′ mentre l’Hellas cercava disperatamente il pari. Entrambe le reti da corner, entrambe di testa, entrambe con la difesa del Verona assai distratta e colpevole. Molto ha pesato la minor brillantezza di alcuni uomini chiave: Lazovic, Amrabat e Faraoni su tutti. Così a far festa sono i partenopei che continuano a migliorare dopo il successo in Coppa Italia mentre l’Hellas resta a 38 punti frenando in zona Europa.
Nel primo tempo, al 23' Zaccagni crossa, la palla è deviata e giunge a Faraoni libero che calcia, la sfera percorrere la lunghezza della porta a mezza altezza. Verre salta, ma di petto incredibilmente manda alto. Al 38′. Politano batte un corner a sinistra, la difesa si dimentica Milik che svetta e gira.
Al 43′, Miguel Veloso lascia partire una bordata. Ospina si tuffa e mette la mano sotto la traversa a salvare la porta. Al 59' Il Verona pareggia al 14′ con Faraoni che incorna sul secondo palo un cross di Zaccagni, che però su un rimpallo aveva toccato la palla con la mano. Il VAR annulla.
In chiusura dal corner la palla spiove sul secondo palo dove Lozano, che non è certo un gigante, chiude la gara infilando in rete. Sempre Lozano poi in contropiede solitario solo davanti a Silvestri si mangia lo 0-3. Bene Milik e Zielinski, Ospina sempre attento e Lozano cerca la svolta a livello personale.
Servono 25 minuti prima di vedere una parata degna di nota tra Spal e Cagliari, compiuta dal portiere spallino Letica, su una intelligente punizione di Rog dal vertice sinistro dell'area di rigore che viene ribattuta a metà della linea di porta dando la sensazione del gol. Le occasioni sono quasi nulle anche nella ripresa,. All'inizio della frazione sono gli ospiti a farsi vedere con due conclusioni in pochi minuti, prima con Pellegrini al volo ma a lato e poi Simeone che però viene facilmente bloccato da Letica.
Dopo la lunga girandola di cambi, la partita sembra destinata a concludersi a reti bianche. Fares nel finale scappa a sinistra e con uno stupendo cross al volo pesca in area Cerri che alla prima palla toccata dal suo ingresso in campo, spara addosso ad Olsen. Sulla ribattuta si mangia un rigore in movimento Petagna che calcia altissimo. Arriva così la beffa per i padroni di casa al 90': Letica ribatte bene un bel tiro da fuori ma nessuno della propria difesa lo copre nel giusto modo permettendo a Joao Pedro di raccogliere e servire il Cholito a un metro dalla porta vuota per il gol-vittoria.
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Simeone si conferma in palla, Rog ha il piede caldo, Olsen è miracoloso e Ragatzu entra col piglio giusto. Male Petagna nella Spal, Letica esordisce con sicurezza, pochi spunti per D'Alessandro.
A partire meglio è l’Udinese contro il Toro che al 14′ va vicinissimo al vantaggio con Stryger Larsen che scheggia il palo su cross di Sema. Grande spavento per il Torino, che trova invece il vantaggio due minuti più tardi. Edera parte in contropiede e serve sulla sinistra Belotti, che spacca la porta e segna In chiusura di primo tempo, tra il 30′ e il 42′, decisivi anche due miracoli di Sirigu bravo a dire di no prima a Fofana e poi a De Maio. Il secondo tempo riprende con ritmi decisamente più bassi, poche occasioni ma Udinese riversata spesso nell'area avversaria guadagnando corner su corner. Unico sussulto della ripresa, il tiro Belotti respinto da Musso all’88’. Nonostante la fatica, il Torino riesce a mantenere il vantaggio fino al triplice fischio. Bene oltre a un immenso Sirigu, tutta la difesa nella quale spicca Bremer, Berenguer e Edera piacciono, Belotti gioca da leader. Per i friulani De Paul a sprazzi, Okaka impalpabile e De Maio non impeccabile.
In un primo tempo spumeggiante avvio positivo per il Parma al Marassi contro il Genoa, che si impossessa della manovra. Al 18' sul cross basso di Hernani tocca Perin, ma il lestissimo Cornelius può insaccare a porta sguarnita senza problemi. Il Genoa si riporta in avanti e avrebbe la chance per riequilibrare i conti. Giacomelli punisce con il rigore il tocco di mani di Iacoponi sul tiro di Sturaro, dal dischetto però lo specialista Criscito sbaglia con Sepe che tocca e manda sul palo.
E al 33' i ducali raddoppiano, ancora con la firma di Cornelius che addomestica il cross dalla destra di Laurini e trafigge sotto le gambe Perin di sinistro per la tripletta personale. A inizio ripresa è ancora il Parma ad andare a segno: lo scatenato Cornelius, ricevuta una splendida palla da Laurini, anticipa Romero e con uno stacco batte per la terza volta Perin. Al Genoa viene assegnato un nuovo rigore per tocco di mano, stavolta attocare di mano è Laurini, su un colpo di testa di Schone. Uscito poco prima lo zoppicante Criscito, ad incaricarsi della trasformazione è Iago Falque che non sbaglia al 60'. Arriva il poker ducale: prima sul cross di Gagliolo Cornelius spreca la chance per il poker personale, non sbaglia invece poco dopo Kulusevki che con un sinistro dal limite a fil di palo batte Perin. nel finale occasioni per Destro e Kurtic.
Cornelius come all'andata è davvero spumeggiante per movimenti e senso del gol, Hernani ispirato al pari di un Laurini versione deluxe, Kulusevski cala nella ripresa ma merita il gol, Sepe si conferma specialista dal dischetto in questa stagione. Serata da cancellare per Soumaoro e Romero che si perdono sempre Cornelius, Criscito naufraga con tutti i suoi compagni, Pandev non regala fiammate.
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