In casa Milan nelle ultime settimane regnano ottimismo e concentrazione per questo finale di stagione che si appresta ad essere più rovente che mai; un doppio derby in semifinale di Coppa Italia che può consegnare una finale e quindi una possibilità di vincere un trofeo e la lottascudetto che vede il diavolo in questo momento come primo della classe, con l’Inter che però deve recuperare la trasferta di Bologna.
L’euforia, specialmente dopo la vittoria nella stra-cittadina, è molto alta anche se nell’ultima giornata di campionato è stata ridimensionata dal pareggio ottenuto contro un’ottima Salernitana.
Ad offuscare le luci a San Siro e a intossicare questa ventata di aria fresca attorno alla squadra c’è però Franck Kessié.
Dopo l’esperienza dello scorso anno per i mancati rinnovi e i conseguenti addii di Calhanoglu e Donnarumma, anche quest’anno la società rossonera si ritrova ad affrontare un caso più che mai spinoso.
La grande notizia del rinnovo di contratto di Theo Hernandez aveva fatto sperare in un esito positivo anche per quello del centrocampista ivoriano classe 1996, ma non è cosi: Kessié non vuole rinnovare, l’idea di andare a giocare in club più blasonati come PSG e Barcellona è molto più grande rispetto alla voglia di diventare il vero e proprio senatore del centrocampo nello scacchiere di Stefano Pioli.
Per questo motivo, per gli infortuni che in questa stagione hanno colpito con maggiore frequenza il giocatore e per un tifo che nell’ultima partita casalinga contro la Sampdoria ha fischiato Kessié dal primo momento che ha messo piede in campo, rendono la titolarità più in bilico che mai.
Da quando è tornato dalla Coppa d’Africa non è mai stato impiegato per 90 minuti e ha avuto una chance dal primo minuto solo nel derby; Pioli nel suo 4-2-3-1 ha spesso utilizzato la coppia Tonali-Bennecer come seconda linea davanti alla difesa e i risultati non sono per niente male.
Bassa spesa, massima resa: i 5 migliori lowcost di centrocampo
Per il fantacalcio vi consigliamo comunque di tenerlo nella vostra rosa e non svenderlo, al massimo si può scambiare se vi serve titolarità sicura.
Quando è in campo è rigorista principale e questo non è un semplice dettaglio, come non lo sono i numerosi inserimenti in area di rigore che l’ivoriano fa durante la partita.
La testa in campo non sarà quella delle migliori occasioni, i numeri stanno evidenziando come fino ad ora al fantacalcio sia un flop, appena 6 reti in stagione divisi tra Serie A e Coppa Italia, pochi per un centrocampista con tali caratteristiche, ma dobbiamo tenere conto della voglia del giocatore di mettersi in mostra da ora a fine campionato per avere il contratto con una top squadra europea.
Può essere l’ora del riscatto per il proprio futuro, certamente lontano dal Milan.
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