Theo Hernandez, da caso a eroe: cosa cambia con Conceicao?

Il ruolo di Theo Herandez nei sistemi di Paulo Fonseca e Sergio Conceicao presenta differenze significative, legate alle filosofie di gioco dei due allenatori. Fonseca nel 4-2-3-1, ha i terzini  chiamati a partecipare alla fase offensiva, ma con un equilibrio maggiore rispetto a Conceicao. Devono sovrapporsi e garantire ampiezza, ma sono anche responsabili del ripiegamento difensivo, specialmente quando gli esterni offensivi si accentrano. Il terzino di Fonseca deve essere tecnico e tatticamente disciplinato, poiché la costruzione del gioco parte spesso dalle retrovie con una circolazione palla ragionata.

 

PRO E CONTRO AL FANTACALCIO

Conceicao usa spesso il modulo 4-4-2 o  il 4-2-3-1.  Nel suo sistema di gioco, come detto, i terzini sono molto più aggressivi e orientati all'attacco. Devono spingere con costanza per creare superiorità numerica sulle fasce. Lavorano a stretto contatto con gli esterni offensivi, che spesso si accentrano per lasciare loro spazio. Sono meno coinvolti nella costruzione bassa e più focalizzati sul portare palla rapidamente in avanti e servire cross precisi.

 

A livello difensivo, il pressing alto tipico di Conceicao può lasciarli esposti, quindi è richiesta grande velocità per il recupero. Fonseca richiede un equilibrio tra attacco e difesa. Conceicao spinge i terzini a essere più offensivi, con meno copertura garantita. Fonseca privilegia la costruzione ragionata. Conceicao è più diretto, con transizioni rapide. I terzini di Conceição devono avere un grande atletismo per sostenere l’intensità del gioco. Con Conceição, Theo potrebbe diventare un’arma ancora più decisiva in attacco, grazie alla libertà di spinta e alle transizioni veloci. Tuttavia, dovrà migliorare nella fase di recupero per adattarsi al pressing intenso richiesto dal tecnico portoghese.



Theo Hernandez, da caso a eroe: cosa cambia con Conceicao?

 

La spedizione in Arabia Saudita, oltre alla Supercoppa riportata nella bacheca rossonera dopo otto anni, riporta anche un Theo Hernandez che si sta scrollando di dosso le scorie negative di una prima parte di stagione irriconoscibile. Nel derby il numero 19 è tornato a essere il treno, sia a livello tecnico che a livello caratteriale, che tutti si ricordavano. Il francese è l'emblema del lavoro sulla testa che Conceicao pare essere riuscito a fare in così pochi giorni. Un gol su punizione e un assist per il 2-2; atteggiamento da leader e altri squilli da campione ritrovato.


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