Gabigol in Brasile ok, ma in Italia è sicuramente un Gabi no-gol, e i numeri parlano chiaro: una manciata di minuti nel match disputato tra le mura amiche contro il Bologna, nell'ovazione degli oltre 40.000 spettatori nerazzurri e niente più.
Non è colpa del ragazzo è chiaro, ma neanche della società fondamentalmente che sì, ha investito moltissimo sul ragazzo che, peraltro, era seguito da big europee come il Barcellona... ma che di fatto non può rischiare di bruciarlo fisicamente o ancora peggio mentalmente, dato momentaccio della squadra. L'Inter quest'anno è quasi sempre andata subito in svantaggio nel risultato, costretta dunque quasi sempre a ribaltare; in queste condizioni appare impossibile fare esordire e/o dare minuti al ragazzo, peraltro nel malcontento generale, rischiando di distruggerlo moralmente. L'obiettivo minimo della società resta sicuramente il terzo posto, 'trofeo' minimo di una squadra che è stata costruita negli anni sin dal progetto Mancini (allenatore che ha richiesto fortemente l'acquisto dell'attaccante brasiliano), fino ad arrivare al no-progetto di De Boer (che non ha mai avuto feeling con il ragazzo) prima e Pioli adesso, con il 'fantasma' di Simeone sempre dietro l'angolo.
E' intervenuto a tal proposito l'agente del ragazzo, che in vista del mercato invernale si è detto scontento anche a nome di Barbosa, del non suo non impiego, precisando che con l'allenatore e compagni -continua l'agente- non ha mai avuto nessun tipo di problema, anzi. E' proprio del mercato di gennaio che agente e dirigenza Inter discuteranno per trovare un comune accordo che faccia felice giocatore e società, si pensa dunque ad un prestito in Serie A.
Non è da escludere anche un probabile cambio modulo dell'attuale allenatore, che già nelle ultime giornate ha provato nuove soluzioni tattiche in vista della prossima giornata, e non è neanche da escludere l'impiego di una seconda punta da affiancare a Mauro Icardi, attuale bomber dei nerazzurri. Gabriel scalpita, che sia Inter o qualsiasi altra squadra del nostro campionato, in attesa magari, un giorno, di ritornare da campione... proprio come fece Adriano ai suoi tempi.
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