Una stagione di sacrificio quella di Danilo D'Ambrosio, sicuramente non elegante e poco tecnico, il terzino però in questi anni in nerazzurro è cresciuto ed è riuscito ad imporsi per la sua duttilità e soprattutto forza di volontà, cuore e grinta.
Non è un caso che con tutti gli ultimi allenatori nerazzurri, il calciatore sia stato sempre il preferito sulle fasce, nell'ultima stagione in particolare, D'Ambrosio ha iniziato la stagione da terzino destro, poi superato dalle gerarchie da Joao Cancelo, Spalletti però, non potendone fare a meno, lo ha spostato a sinistra, dove ha dato comunque il suo contributo, anche se limitato ma di cuore, mettendosi a disposizione dell'allenatore e della squadra, al posto del partente Nagatomo e di un disastroso Davide Santon; fino ad occupare addirittura il posto di terzo difensore centrale nel 3-4-2-1 all'occorrenza.
Il sacrificio e i gol (3), praticamente tutti decisivi, hanno fatto sì che Danilo D'Ambrosio riuscisse a conquistare un posto anche tra i convocati della nella nuova Nazionale italiana di Roberto Mancini, che è già stato suo allenatore ai tempi dell'Inter e anche in quella esperienza titolare nella corsia di destra.
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