ATALANTA SAMPDORIA: partita combattuta a centrocampo, lo dimostrano i numerosi cartellini gialli. L’Atalanta è la brutta copia della squadra brillante dell’anno scorso; nel primo tempo ci prova Zapata, ma il suo colpo di testa colpisce il palo. Pasticciano troppo i trequartisti bergamaschi, il risultato è zero azioni pulite. Toloi si propone spesso in avanti per dare una mano, ma con scarsi risultati. Il fortino doriano è l’arma vincente di Giampaolo, dalla difesa arriva il gol vittoria di Tonelli. Murru e Berezinsky annullano Hateboer e Castagne, impalpabili i tornanti neroazzurri. Quagliarella non pervenuto. Buono l’ingresso di Ramirez, ottima intesa con Defrel.
CAGLIARI BOLOGNA: Joao Pedro dimostra di saper fare pure la seconda punta, bravo in area di rigore. Pavoletti si conferma testa d’oro, nessuno come lui in Europa, Pavoloso! Cragno è un portiere di spessore, sicurezza. Bradaric recupera palloni e imposta. Barella spacca il Bologna con le sue incursioni. El Pata Castro decide che oggi la sua squadra deve portare a casa i tre punti, semina il panico tra gli avversari e fornisce gli assist (deliziosi) per i due gol, devastante. Male male Danilo, un giocatore della sua esperienza non può far staccare indisturbato la punta cagliaritana. Buona prestazione, ancora una volta, di Mattiello, conferma. Orsolini ci prova dalla distanza, ma stavolta non è fortunato. Dijks in balia degli avversari. Fantasma Falcinelli. Skorupski para il parabile.
EMPOLI ROMA: La Roma ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo. Nel primo tempo si fa notare Lorenzo Pellegrini che serve da piazzato l’assist vincente per il colpo di testa di N’Zonzi, alla prima marcatura in campionato. Under non incide col suo sinistro, sfortunato quando il suo fallo di mano concede il penalty all’Empoli. Luca Pellegrini non è Kolarov, molte imprecisioni. Dzeko di giustezza. Attento Olsen. Buona la manovra dell’Empoli, costruisce Zajc, bene Bennacer, splendida la sua punizione che impatta il palo. Si sacrifica per la squadra Caputo, ma davanti ad Olsen e tutt’altro che freddo, prima sbaglia il penalty generosamente concesso da Mazzoleni e poi spara alto da due metri. Maietta poteva evitare il 2 a 0.
GENOA PARMA: gol e doppiette oramai sono la quotidianità per Piatek, a quando la prima tripletta? Radu annulla con le sue indecisioni tutto quello che di buono i suoi hanno costruito in avanti. Difesa del Grifone sotto la sufficienza, le marcature? Sandro cerca di far girare la squadra, ma i compagni non lo aiutano. Fantasma Medeiros. Sepe rischia grosso su un rimbalzo velenoso, si riscatta alla grande su un colpo di testa di Piatek. Sempre più decisivo Barillà, piede caldo! Di Gaudio fa il suo, non è un velocista come Gervinho. Da scarto a uomo partita, Siligardi è da applausi. Ceravolo scompiglia la difesa rossoblu, Stulac detta i tempi, puntuale il gol di Luca Rigoni contro la sua ex squadra.
LAZIO FIORENTINA: Caicedo titolare al posto di Luis Alberto ha il sapore un po' di bocciatura per lo spagnolo. Wallace da brividi, salva tutto Strakosha. Solito schema della Lazio che da calcio d’angolo porta al gol Immobile ben piazzato sul secondo palo. Corre tanto Lulic, poco lucido quando tira. Acerbi domina. Benassi non spacchetta il regalo di Wallace, prestazione da incubo per il centrocampista viola. Veretout solita qualità in mezzo; non incide Gerson, lezioso. Simeone non vede più la porta! Pochi alti e molti bassi per Pjaca. German Pezzella garantisce sicurezza. Lafont alterna parate eccezionali ad interventi sciagurati, ne sa qualcosa il povero Leiva...
MILAN CHIEVO: Higuain non perdona, pronti via le prime due palle utili li trasforma in gol. Suso si conferma fuoriclasse, ancora +2 per lui. Bonaventura è il solito motorino a centrocampo. Biglia rivitalizzato, bravo Gattuso a credere in lui. Rifiata un po' Kessie. Il Chievo non impensierisce mai il Milan nel primo tempo, nel secondo una disattenzione porta al gol il trentanovenne Pellissier, che di sinistro brucia Donnarumma. Barba si arrende su Suso. Male Bani, scarsa comunicazione con i compagni. Birsa cerca il gol dell’ex, ma oggi è dura!
NAPOLI SASSUOLO: Naufraga Locatelli, si salva il Sassuolo nel primo tempo grazie alle parate di Consigli. Spinge Lirola sulla fascia, Boa fa salire bene la squadra, Boga annichilito dal San Paolo. Nel secondo tempo positivi gli ingressi di Berardi e Bourabia, Magnanelli con esperienza; mal assortito il pacchetto arretrato di De Zerbi, probabilmente immeritato il rosso a Rogerio. Ospina alla Garella, fa muro con i piedi. Malcuit non dà per niente l’impressione di essere un esordiente! Voglioso Hysai, a lui va parte del merito del secondo gol azzurro. Arrugginito Mertens, troppe panchine? Nervoso Diawara, una freccia Verdi, decisivo Ounas alla prima da titolare. Insigne pennella alla Del Piero.
SPAL INTER: direzione di Maresca a parte, la partita parte subito su ritmi altissimi, la Spal mette in campo qualità e vivacità sulle fasce, soprattutto con Lazzari sulla destra, Asamoah non lo prende mai! Buona la regia di Schiattarella, scarsa concentrazione di Antenucci che fallisce il penalty. Petagna non è un goleador, spara alto da pochi metri. Paloschi entra e scrive subito il suo nome sul tabellino. D’istinto Handanovic, errori da principinate per Miranda, pasticcione Naingollan. Borja Valero assopito; buona tenuta fisica per Versaljko dopo il lungo stop. Maurito Icardi è un bomber di razza, ma questo lo sapevamo già...
TORINO FROSINONE: Zaza è in forma, garantisce qualità davanti. El General Rincon scardina le mura ciociare con un bolide da fuori aria, amministra in mezzo al campo. Baselli forse ancora troppo morbido, cinico sotto porta. Il gallo Belotti non canta, il palo nei primi minuti promette bene, ma poi s’inceppa. Berenguer si sveglia nel secondo tempo, destro imprendibile sotto l’incrocio e tre punti Toro. Burro la difesa del Frosinone, si riscatta Goldaniga con il gol del 2 a 1. Bravo Ciano a smarcarsi in area di rigore granata, insacca di testa per il momentaneo pari. Chibsah si conferma ad alti livelli. Qualche buono spunto da Campbell. Hallfredsson è in campo, ma non fa nulla per farsi notare. Disastroso Salamon, non fanno molto meglio i due tornanti Molinaro e Zampano.
UDINESE JUVENTUS: Tiro a bersaglio della Juve, che a Udine fa “solo” due gol, tutto merito di un ritrovato Scuffet, in stato di grazia. La difesa friulana non è però in giornata e fa passare letteralmente tutto! Barak ci prova, solo il palo lo ferma. Lasagna sbaglia tutto, incredibile errore a un metro dalla porta di Szczesny. Behrami non molla mai, i suoi compagni si. In crisi De Paul, è già finito il magic moment? Cancelo con lo scooter, imprendibile su tutto il fronte di destra, suo l’assist del vantaggio. Bentancur si lancia in area con coraggio, 1 a 0. Bonucci e Chiellini giganteggiano sulle punte nemiche. Matuidi guardiano, Pjanic direttore d’orchestra, CR7 versione Galacticos, Mandzukic ariete, prestigiatore Dybala.
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