Altro turno indigesto post-sosta per la Roma di Eusebio Di Francesco, fermata 1-0 a Udine dalla banda del neo tecnico Nicola. A deludere in attacco Kluivert e Schick che non sfruttano una chance importante dall'inizio, Pellegrini si conferma in un bel momento ma deve uscire per infortunio nella ripresa.
Nella prima frazione buona occasione di testa per De Paul, Behrami dalla distanza non trova la porta, poi Kolarov da posizione laterale cerca di sorprende Musso che respinge.
Al 53' la grande giocata di De Paul che si beve in un fazzoletto Juan Jesus rompe l'equilibrio e i giallorossi perdono le distanze. El Shaarawy è quello che ci prova di più insieme a Pellegrini, Nzonzi di testa non ha fortuna.
Annullato col Var un gol a Pussetto per un controllo di mano, negli ultimi 20' finali entrano Dzeko e Under ma non combinano molto se non in qualche mischia confusa dentro l'area. Machis in contropiede tira addosso a Mirante al posto di passarla a Mandragora, tutto solo, e poi Pussetto impatta di testa senza trovare il raddoppio.
Nessuna beffa stavolta come contro il Milan, Nicola parte col piede giusto contro una big. Samir e Fofana sugli scudo tra i friulani, male Santon e Juan Jesus spesso in ritardo, si salva Kolarov che spesso agisce da regista arretrato.
La capolista Juve chiude con un gol per tempo la pratica Spal, praticando un moderato turnover. Coraggioso l’inizio degli ospiti, non buono quello della Juventus a ritmo basso. Gli ospiti rischiano qualcosa in fase difensiva e si fanno autogol ma l’arbitro misteriosamente annulla. La Juventus passa con il solito Ronaldo al minuto 28, bellissima punizione tagliata di Pjanic, sbuca CR7 con tiro piazzato a fil di palo e bianconeri avanti, questi difficilmente li sbaglia.
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Kurtic il più pericoloso della Spal. Nella Juve Douglas Costa è tonico, prende un incredibile palo e Cristiano Ronaldo la mette fuori da un metro, ancora il brasiliano poco dopo coast to coast e palla nelle braccia di Gomis. Al quindicesimo della ripresa arriva il raddoppio con l’azione in velocità con Ronaldo che inquadra benissimo Douglas Costa, bel tiro e sulla respinta di Gomis gol di Mandzukic di tap-in. Lazzari ci prova ma senza trovare il pertugio giusto, male l'attacco della squadra di Semplici che non impegna mai Perin.
L'Inter vince in scioltezza in serata contro il Frosinone, con un feeling sbocciato tra i nuovi acquisti Keita e Lautaro Martinez. Dopo 10' l'ex Lazio con una serpentina splendida mette a sedere mezza difesa ciociara e apre le danze, nerazzurri che controllano e rischiano solo in un'occasione con Chibsah. Gagliardini sbaglia la misura del passaggio e spreca, Pinamonti troppo timido contro la squadra che lo ha lanciato ad alti livelli.
Nella ripresa il Frosinone si affaccia solo una volta dalle parte di Handanovic e rischia un clamoroso pari con Ciofani che anticipia De Vrij di testa ma il piedone di Handanovic salva tutto. Borja Valero perde qualche pallone sanguinoso e D'Ambrosio è autore di qualche diagonale preziosa. Intorno all'ora di gioco, Keita corre sulla fascia e centra per la testa del Toro Martinez che in torsione trova un gol molto importante, per il match e per la fiduca concessagli da Spalletti. Match in ghiaccio, Gagliardini offre qualche numero e Nainggolan si accende con spazi che aumentano. Entra Joao Mario e poi Icardi, Politano inventa l'ennesima palla per i compagni e Keità supera ancora Sportiello in uscita.
Succede poco altro, Inter che reagisce al tonfo di Bergamo e si prepara al trittico di fuoco (Tottenham-Juve.Roma), nel fnale Candreva manca il 4-0 tutto solo in tuffo. Convincono le cosiddette seconde linee in attacco, nel Frosinone graziato Cassata dal secondo giallo, male la difesa di Longo che va costantemente in affanno quando sale il pressing avversario.
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