Pari e spettacolo nello scontro salvezza tra Spal e Empoli con entrambi le squadre che provano a vincerla fino alla fine. La prima occasione ghiotta è per La Gumina: Pasqual ruba palla in pressing, premia l’inserimento di Traorè, entra in area, una serie di rimpalli in area estense, l’ex Palermo sul destro ha la palla del vantaggio, spedendo alto a porta vuota.
Passano appena 2' e, dall’angolo di Schiattarella, Kurtic di testa supera Provedel vanamente proteso in tuffo. Al 15' doppia occasione per i toscani: Krunic ruba palla in campo aperto, al limite dell’area allarga per Traorè, non è buono il suo controllo, il suo tiro viene ribattuto da Vicari, poi Caputo prova il pallonetto spostato sulla sinistra, ma non trova lo specchio della porta avversaria. Arrivano ancora altre due occasioni per Krunic e Traorè, entrambi murati.
Al minuto 23 il meritato pari ospite: Krunic mette una palla precisa in verticale per Caputo, protezione della palla e tiro sotto le gambe di Gomis. Grande riflesso del portiere azzurro Provedel a disinnescare il sinistro a botta sicura di Kurtic. Al 43' destro velenoso di Kurtic dai 20 metri che non lascia scampo a Gomis.
Si inizia la ripresa col palo dell'onnipresente Krunic, poi un cross di Kurtic attraversa tutta l'area senza che nessun intervenga e Bennacer costringere Gomis a un intervento importante da fuori area. La pareggia Kurtic, in grande giornata, di testa al 76' in corso su cross da destra del solito inesauribile Lazzari con palla nel sette alla sinistra di Provedel.
Gara che si mantiene molto equilibrata e vibrante con i padroni di casa rimasti in 10 a causa dell'espulsione di Cionek in avvio di ripresa. Caputo impegna ancora Gomis due volte in contropiede, Fares contiene bene dalle sue parti, Mchelidze entra troppo nervoso e si becca il giallo. Succede poco altro nel recupero, un pari che può essere prezioso per il morale e la classifica di entrambe le squadre. Male Pasqual che soffre dannatamente Lazzari, Schiattarella troppo impreciso e Petagna non trova la giusta intesa con Antenucci. Zajc entra bene ma troppo tardi per firmare un nuovo vantaggio.
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La Juventus si impone al Franchi di Firenze con un secco 3-0 contro una Fiorentina che, forse, ha subito una punizione eccessiva alla luce di quanto visto in campo. Juventus che, comunque, ha meritato alla lunga la vittoria, soffrendo in qualche frangente, ma mostrando qualità da grande collettivo. In avvio pericoloso Benassi sugli sviluppi di un calcio di punizione, Ronaldo cicca malamente dopo un passaggio preciso di Dybala e la gara corre sull'equilibrio. Al 31' ottimo inserimento di Betancur, che riesce ad entrare in area di rigore e a battere Lafont con un tiro non forte, ma angolato e preciso.
Simeone ben controllato non impatta e manca il pari, Ronaldo e Dybala impegnano Lafont prima che finisca la frazione. Nella ripresa Chiesa e Gerson provano a mettere paura alla Juve ma è Hugo a sfiorare il pareggio mancando la deviazione. La chiude al 69' Chiellini in girata acrobatica, Ronaldo sfiora ma non tocca sulla traiettoria che beffardamente si insacca.
Passano 10 minuti e Mandzkukic guadagna un penalty per un tocco di mano di Edmilson: Ronaldo dal dischetto spacca la porta e si fa ammonire, Poco altro da dire in una serata dove Betancur continua a splendere e Dybala gioca una partita importante. Bene solo a tratti Gerson tra i viola, molto male Simeone, Edmilson e uno spaesato Veretout. Chiellini altra prova da leader assoluto.
La Samp torna a vincere e, in parte, a convincere. Questa sera tutti gli attaccanti a segno, su tutti un immenso Fabio Quagliarella. Era importante tornare alla vittoria dopo il periodo negativo per i ragazzi di Giampaolo, per Inzaghi è notta fonda e l'esonero sembra ormai inevitavile. Al 9' Praet chiude una azione orchestrata da Caprari, in grande spolvero da trequartista, Poli sembra riaprire i giochi da pochi passi ma Quagliarella è lesto e letale a chiudere in rete dopo uno svarione bolognese.
Doriani cinici al 40' con Ramirez che batte di prima ancora su ispirazione di uno scatenato Caprari. Linetty entra bene in molte azioni, bene Vieira. Pulgar naufraga in regia, Falcinelli spettrale nonostante la fiducia iniziale di Inzaghi. Al 68' Quagliarella firma la doppietta ma la partita era finita da un pezzo, Orsolini entra quando i giochi sono fatti senza lasciare il segno.
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