Voti Serie A 17.a giornata:le lacrime del Sergente, Pellissier non finisce mai. Re Piatek e Gattuso non va...in Chiesa!

Torna a sorridere la Lazio, che torna ad una vittoria che mancava dal 4 novembre. I biancocelesti vogliono tornare a vincere e azzannano immediatamente la gara. Dopo la pressione dei primi dieci minuti, i ragazzi di Inzaghi vanno in vantaggio con il tap-in vincente di Sergej Milinkovic-Savic, al quale scappa anche qualche lacrima. I padroni di casa non rallentano e, al minuto 23, raddoppiano con Acerbi. Terzo gol in campionato per il centrale che stavolta può esultare fino in fondo. Senza correre particolari rischi, la Lazio va a riposo in vantaggio di due reti. 

Immobile si danna l’anima, ma non riesce a battere Cragno neanche nella seconda frazione (dopo una clamorosa traversa nel primo tempo). In compenso però regala un cioccolatino a capitan Lulic che cala il trismettendo la firma su una gara giocata con intensità e intelligenza. Mentre la gara scivola lentamente verso una vittoria ormai acquisita, c’è ancora tempo per un’emozione: Bastos commette una sciocchezza in area (gomitata su Joao Pedro), Manganiello lo vede e assegna il rigore che lo stesso brasiliano realizza per il definitivo 3-1. Bene Strakosha che appare sicuro, al pari di tutta la difesa dove anche Luiz Felipe si impone.Correa punta sempre con successo Padoin, Immobile e Luis Alberto (sostituito da Jordan Lukaku a causa di un infortunio al polpaccio destro), autori di belle giocate e Parolo sempre prezioso in mezzo al campo.

Gara nettamente insufficiente per la banda Maran, la cui fase difensiva non è nemmeno lontanamente vicina a quella offerta contro il Napoli. Male l'attacco dove pesa dannatamente l'assenza dell'ariete Pavoletti. Barella e Bradaric subiscono la fisicità del centrocampo biancoceleste.

ll Genoa parte forte contro l'Atalanta, forse fin troppo tanto: al 5′ Romero trita la caviglia di De Roon e lo manda all’ospedale (accertamenti su perone e melleolo). La partita si sveglia al 35′ quando il Var concede rigore all’Atalanta correggendo la valutazione di Doveri: Romero apre le braccia, l’intervento va punito. Radu ipnotizza Ilicic

Il Genoa costruisce tre palle gol nel recupero di tempo: prima Toloi tocca il tiro di Hiljemark diretto all’incrocio, poi Berisha intuisce il colpo di testa di Piatek ma al 51′ non scongiura l’1-0 del Pistolero che viene attribuito a Toloi per deviazione. L’Atalanta trova il pareggio su rigore al 55′, regalato da Criscito per un fallo su Freuler: Radu intuisce ma Zapata lo buca. Al 57' arriva il raddoppio Genoa con Lazovic: il serbo è eccellente nello stop orientato prima del tiro. Gli ospiti restano in nove per il secondo giallo a Palomino e il rosso a Toloi. Piatek chiude la partita all’88’ mettendo la palla all’incrocio. Hiljemark e Biraschi sontuosi, Radu miracoloso. Rolon cambia il passo e Piatek tiene a distanza CR7.

Tanta Samp davanti, poco, davvero poco Empoli dietro. I blucerchiati infliggo agli azzurri un brutto passivo passando per 4-2 al Castellani L’Empoli trova il vantaggio su rigore con Pasqual, poi rimonta Samp con Ramirez e Quagliarella, Caputo la riacciuffa ma Caprari subentrato ne fa due e finisce. Grandi responsabilità delle nostra retroguardia e di un Provedel tutt’altro che in giornata. Tra i doriani Caprari e Saponara dalla panchina svoltano il match, Andersen sfiora il gol. Quagliarella e Caputo note positive, Ramirez in forte crescita.

La Fiorentina espugna, con il minimo sforzo ‘San Siro’ grazie al gol, al 73’, di Federico Chiesa. Il Milan, troppo lento e compassato, è stato pericoloso nel primo tempo, poi, nella ripresa, non è stato in grado di cingere alle corde i viola, che hanno controllato bene il gioco, approfittato della rete di Chiesa e gestito bene il risultato fino alla fine. Ora, per il Milan di Gennaro Gattuso, è davvero crisi nerissima. Attacco fantasma, Calabria top fino al gol viola, Abate regge finchè può. Calhahanoglu parte bene ma si spegne. Pezzella sempre roccioso e Hugo gioca con grande tranquillità, bravo Lafont su Suso e Higuain.

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Napoli poco incisivo, la Spal risponde con una prestazione ordinata, la squadra di Semplici è compatta dietro e propositiva nel palleggio. Gli uomini di Ancelotti perdono ritmo e creano pochissimo, un tiro ravvicinato di Rog e un gol annullato per fuorigioco ad Insigne dopo una conclusione di Mertens. Ci pensa Albiol, però, a cambiare la storia della partita: calcio d’angolo di Mertens, salto perfetto dello spagnolo e palla alle spalle di Gomis.

Nella ripresa la Spal verticalizza più velocemente e quindi apre più spazi per il Napoli. Le occasioni sono molte di più rispetto al primo tempo: Mertens impegna Gomis con un tiro a giro, Koulibaly va vicinissimo al palo con un colpo di testa a pochi metri dalla porta. Anche la Spal è più intraprendente, due buoni tiri controllati benissimo da Meret a terra. Il Napoli ha il torto di tenerla aperta, la più grande occasione capita a Mertens dopo una splendida combinazione bassa con Insigne in ripartenza. Palla sul palo, da posizione difficilissima.
Nel finale salva tutto Meret: il portiere azzurro è ancora determinante nel finale, splendido intervento sulla linea di porta su colpo di testa di Fares. È una parata che vale due punti, al termine di una partita giocata non benissimo dalla squadra di Ancelotti. Koulibaly non sbaglia nulla., buona prova di Rog in mezzo. Schiattarella gioca una buona gara, male l'attacco.

Il Sassuolo, contro il Toro, riesce a recuperare la rete di svantaggio allo scadere con il colpo di testa di Brignola. Giusto il risultato di parità anche se i neroverdi sono sembrati più brillanti in alcune occasioni. Consigli bravo su Zaza, Iago entra e si vede annullare un gol nel recupero, Belotti gioca una buona partita. Rincon male sul gol, si perde Brignola in marcatura aerea.

Finisce tra i fischi, meritatissimi, al Friuli. L'Udinese aveva l'obbligo di vincere ma non riesce ad andare oltre il pareggio. Frosinone che porta via un punto e classifica che continua ad essere preoccupante per la banda Nicola. Nel primo tempo Mandragora si inserisce con frequenza e lavora bene anche in fase di interdizione. Forse la partita migliore per lui, culminata con una sassata che vale l'1-0. Tanti errori per Fofana, De Paul non trova la giocata giusta e Lasagna è impalpabile. Troost-Ekong colpisce Ciano ed è rigore, lo stesso attaccante trasforma per un pari meritato. Tanta quantità per Chibsah in mezzo al campo e due occasioni per far gol.

Inter che viene beffata sul filo di lana dal Chievo di Domenico Di Carlo che impone ai nerazzurri il pareggio per 1-1 grazie ad un gol pescato nel recupero da Sergio Pellissier, bravo a sorprendere i centrali interisti su un lancio di Stepinski e beffareHandanovic in uscita con un pallonetto.  Boccone amaro per Luciano Spalletti, la cui squadra, passata in vantaggio con Ivan Perisic al 39esimo, era riuscita nella ripresa a ben controllare le iniziative dei gialloblu, senza però riuscire a trovare lo spunto per chiudere la partita. Icardi fin troppo altruista, poi Sorrentino gli chiude lo specchio alla grande. Handanovic salva miracolosamente su Pellissier ma i nerazzurri non soffrono con Skriniar sempre pronto a chiudere, Lautaro entra ma paradossalmente il baricentro si abbassa. Nainggolan esce al 67' senza squilli, la difesa del Chievo continua a reggere contro un'altra big.

Termina senza reti la sfida tra Parma e Bologna, in campo stasera al Tardini: per la squadra di D'Aversa una gara insolita, con il possesso palla quasi esclusivamente di marca crociata ma in cui le occasioni da rete si contano sulle dita di una sola mano. Nella ripresa sugli sviluppi di un corner Calabresi rimette in mezzo una sfera molto insidiosa che lui stesso ribadisce in rete ma partendo in posizione di offside. Palacio più pericosolo rispetto a uno spento Santander, palo per Siligardi e Gervinho è a mezzo servizio e si vede. Le difese fanno bella figura, spiccano Helander e Bastoni.

La Juventus si conferma imbattibile in campionato, battendo anche la Roma nel match pre natalizio per 1-0 grazie ad un gol di Mandzukic. Bene i bianconeri nel primo tempo, mentre, nella ripresa, complice forse un po' di stanchezza, gli uomini di Allegri hanno badato più a proteggere il vantaggio. Nella ripresa la Roma guadagna campo, De Sciglio gioca una prestazione maiuscola (suo l'assist del gol-vittoria) e Chiellini sbroglia tutte le situazioni da palla da fermo. Ronaldo non segna solo perché Olsen oggi è in versione Batman e Mandzukic ridicolizza Santon, come già fatto con Asamoah. Alex Sandro gioca quasi da attaccante aggiunto e in avvio sfiora il gol. Bene Zaniolo, Manolas ha l'unica occasione del match e tampona come può. Under, Schick e Kluivert statuine del presepe, Florenzi viene schierato più avanti ma non entra mai in partita.


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