Atalanta, arrivi e misteri: dopo l’addio di Skrtel, ecco Kjaer per blindare il reparto

Avvistata meteora nel cielo di Bergamo per la bellezza di tre settimane estive. Come una cometa nel ciel d’agosto ha cercato di brillare,ma è passata e svanita nelle immensità celesti senza nemmeno portare troppa luce. Proviamo a mettere sul poetico la strana vicenda di Martin Skrtel, arrivato all’Atalanta per portare fisicità ed esperienza alla difesa a tre di Gasperini salvo poi capire che no, con la difesa a tre proprio non ci si trovava bene.

E così, con una toccata e fuga in Re minore degna di Johann Sebastian Bach, il “barocco” Skrtel è tornato in Turchia senza lasciar traccia, facendo felice la moglie Barbara che tanto bene si era ambientata sul Bosforo, facendo un po’ meno felici i tifosi di ben due squadre: quelli del Fenerbahce (squadra dalla quale si era svincolato), visto che si è accasato agli acerrimi rivali del Basaksehir vice-campioni di Turchia, e quelli dell’Atalanta, che adesso si consoleranno con un bel cavallo di ritorno, quel Simon Kjaer capitano della nazionale danese che torna in Italia (dopo aver indossato le maglie di Palermo e Roma) certamente più maturo. Arrivato in prestito secco dal Siviglia, Kjaer potrebbe essere in campo già dopo la sosta e torna in Italia carico e motivato, come ha lui stesso dichiarato: “Volevo tornare in Italia da tempo, ci riesco scegliendo la squadra che gioca il miglior calcio del campionato”.

COLLOCAZIONE TATTICA E VALUTAZIONE FANTACALCIO

Certamente, qualunque cosa farà, non sarà difficile fare più di ciò che ha fatto Skrtel. Il difensore danese arriva nel pieno della propria carriera, dopo aver collezionato ben 402 presenze da professionista con le maglie appunto di Palermo e Roma, ma anche di Midtjylland, Wolfsburg, Lille, Fenerbahce (chi si rivede…) e per ultima Siviglia, ed averle arricchite (aspetto che ci interessa abbastanza) con 20 reti. Kjaer, 31 anni da compiere a marzo, andrà dunque a rinfoltire la batteria di difensori centrali a disposizione di Gasperini, della quale fanno già parte Toloi, Djimsiti, Palomino e Masiello tra gli altri. L’affidabilità dell’esperto difensore danese non si discute, ma a livello fantacalcistico dobbiamo sempre tenere a mente che il turnover del tecnico dell’Atalanta non risparmia nessun reparto, per cui l’acquisto di Kjaer (che servirà molto soprattutto nelle competizioni europee) dovrebbe perlomeno essere complementare a quello di qualche altro centrale, come ad esempio Palomino. Poi, come sempre, sarà il campo a stabilire la bontà del suo nuovo impatto nel nostro campionato.


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