Manca solo l'ufficialità, ma è già tutto accordato da qualche mese: Diego Godin, difensore centrale uruguaiano ha deciso di lasciare l'Atletico Madrid e di intrapredere l'avventura nel Bel Paese, sponda milanese nerazzurra.
Curriculum di tutto rispetto per il roccioso centrale classe 1986, che ha giocato per dodici anni in Liga spagnola, porta un bagaglio di esperienza notevole alla truppa del neoallenatore Conte, simbolo di quella freddezza e quella malizia che è mancata all'Inter nei gironi della scorsa Champions League.
Inizia la sua lunga carriera in prima squadra nel Cerro, in prima divisione del suo paese natale, dove inizia a farsi conoscere non ancora maggiorenne. Anno di transizione al Nacional e poi la migrazione verso il Continente più prestigioso, l'Europa, sponda "sottomarino giallo" Villarreal: in tre anni 91 presenze in campionato e 4 gol, dimostrandosi sicuro e affidabile, fino alla chiamata dell'Atletico Madrid.
Qui diventa leader indiscusso e simbolo della mentalità dei "meno famosi" madrileni: l'Atletico Madrid, da sempre surclassato dal prestigio e dalla forza dei cugini del Real Madrid, inizia a "dare fastidio" ai due acerrimi rivali per il trono Real e Barcellona, tanto da vincere il campionato spagnolo nel 2013/2014 dopo più di 20 anni in un finale thrilling, dove proprio Godin con un gol al Barcellona, diventa protagonista.
Da ricordare anche le due Europa League nel suo palmares, una Supercoppa di Spagna, una Coppa di Spagna e tre Supercoppe Uefa; oltre ad essere leader della difesa dell'Atletico Madrid e del "cholismo" che tutti ben conoscete, anche in Nazionale Diego Godin diventa perno fondamentale della selezione di Tabarez, difendendo i colori albicelesti in tutto il mondo, contribuendo a rendere l'Uruguay una Nazionale ostica, solida e vincente.
Collocazione tattica: Godin arriva all'Inter e contemporaneamente Conte rileva Spalletti. Una coincidenza? Non lo sappiamo, ma Mister Conte è diventato uno degli allenatori più validi al mondo grazie al 3-5-2, creando la famosa BBC (Bonucci-Barzagli-Chiellini), fondamentale per le sue vittorie.
La nostra sensazione è che con Skriniar e De Vrij, due giovani colossi in crescita continua, può creare una cerniera difensiva impenetrabile. All'occorrenza anche in una difesa a due può dire la sua, anzi è molto più abituato in quanto l'Atletico si disponeva in quel modo.
Valutazione: esperienza internazionale, solidità difensiva, e quei 3-4 gol stagionali nelle corde, grazie ai suoi imperiosi stacchi di testa da calcio piazzato, statistica da non sottovalutare in un campionato tattico come quello italiano. Il nostro consiglio è quello assolutamente di puntare forte sul difensore uruguaiano, come l'Inter, blindiamo anche noi la nostra difesa al fantacalcio!
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