Il Cagliari di Maran vince 2 a 0 contro l'Atalanta in trasferta nel match delle 12.30, allunga a nove la striscia positiva (6 vittorie e 3 pareggi) ma soprattutto aggancia al quarto posto a quota 21, in zona Champions, proprio la formazione nerazzurra. Il successo sull'Atalanta matura al termine dell'ennesima grande prestazione dei sardi, che tengono ottimamente il campo nonostante la pioggia. Il vantaggio arriva al 32' del primo tempo, dopo almeno altre due occasioni nitide non concretizzate in area di Rog e Simeone (bravo Gollini), su autogol di Pasalic, l'Atalanta reagisce con Gomez (traversa al 38') ma poi resta in 10 per l'espulsione di Ilicic (reazione e calcio a Lykogiannis). Nella ripresa il raddoppio del Cagliari arriva al 13' con Oliva, l'Atalanta ci prova più volte ma Olsen fa sempre buona guardia sui tentativi di Malinovski (gran destro da fuori) e Barrow che nel finale provano ad addolcire la sconfitta ma è il Cagliari ad avere in contropiede perfetto la palla dello 0-3 ma Gollini repsinge di piede su Nandez.
Prova da leader assoluto del Ninja Nainggolan, Oliva in regia piace, Pisacane è un mastino, Simeone a tratti immarcabile e Olsen sta dando sicurezza a tutto il reparto arretrato, Male Muriel che non combina niente, Ilicic rovina la giornata con una follia senza senso, Palomino tra i più lucidi limita i danni, Pasalic soffre dannatamente in mezzo, Malinovski quando entra ci mette qualità e giocate importanti.
Il Genoa parte forte contro l'Udinese al Marassi: al 21′ doppio triangolo Pandev-Kouamé in area bianconera, palla di ritorno dell’ivoriano, piattone mancino di Pandev e palla in rete. Al 31′ pareggia subito l’Udinese con Rodrigo De Paul: sassata dal limite dell’area, forse aiutata dalla deviazione di un difensore del Genoa e friulani che si riportano in parità. Partita che prosegue nella ripresa con l’Udinese sempre attenta in difesa e alla ricerca del contropiede dove la fisicità delle punte bianconere mette sempre in difficoltà i Grifoni. Così dopo alcune occasioni (Mandragora spreca), ecco il raddoppio all’81 con Sema: palla scodellata in area, Okaka la difende bene e l’appoggia per l’accorrente Sema che, di sinistro, fulmina Radu per il 2-1 friulano. Il Genoa tenta di riprendersi dalla botta ma allo scadere Lasagna chiude i conti con la squadra rossoblù tutta sbialnciata in avanti.
Bene De Paul, oggi finalmente capace di far uscire la sua qualità, Mandragora e Sema sono l'emblema di una giornata da incorniciare, Okaka sempre prezioso con sponde e protezione della palla, nel Genoa delude Pinamonti, anche Ghiglione appare più bloccato del solito, Saponara spreca la sua chance e Agudelo non è esplosivo come agli esordi.
Vittoria sofferta e di fondamentale importanza per l'Hellas di Ivan Juric, che batte 2-1 il Brescia e conquista il secondo successo consecutivo. Dopo un primo tempo combattuto, i gol nella ripresa: sono le marcature del giovane scuola Inter Salcedo (prima gioia in A) e Pessina a regalare ai gialloblù 3 punti d'oro in chiave salvezza, mentre per le Rondinelle è inutile il gol di Mario Balotelli che aveva accorciato le distanze con uno splendido destro all'incrocio. Lo stesso Balotelli è protagonista di uno spiacevole episodio con la Curva Sud del Verona di cui si parlerà sicuramente a lungo nel post partita. Tra i migliori il solito Amrabat che lotta e imposta, Pessina e Zaccagni convincono sulla trequarti, Salcedo inizia a mostrare i colpi che tanto gli riuscivano con la Primavera. Balotelli è l'ultimo ad arrendersi, Romulo positivo, ancora male Donnarumma che scompare pian pian dal match, Tonali in difficoltà nella ripresa.
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La partita tra Lecce e Sassuolo si conferma subitoavvincente come facilmente prevedibile, il Sassuolo ha subito una possibilità con Traore che da solo davanti a Gabriel non inquadra lo specchio da buon posizione. Il Lecce per due volte invece mette i brividi agli oispiti con due tiri di Majer che impegnano severamente Consigli che si rifugia in angolo. Al 18' i giallorossi trovano il vantaggio con il secondo centro stagionale di Lapadula, bravo a stoppare in un fazzoletto il lancio di Rossettini, ad eludere il difensore e trafiggere con il destro Consigli. A fine tempo ancora emozioni: arriva il gol del Sassuolo con Toljan grazie ad una manovra avvolgente che gli ha permesso di arrivare solo davanti a Gabriel, poi a 3' dalla fine della frazione, arriva il gol del Sassuolo con Toljan grazie ad una manovra avvolgente che gli ha permesso di arrivare solo davanti a Gabriel. Nella ripresa il Sassuolo prova a spingere soprattutto sulla sinistra con uno scatenato Boga. ll Lecce si vedere per la prima volta nel secondo tempo con una conclusione fuori misura di Falco. Sassuolo vicinissimo al gol con Defrel e pochi minuti dopo arriva il gol del pareggio definitivo con Berardi che è abile a sfruttare una ribattuta corta della difesa del Lecce, non perfetto il portiere Gabriel nell'occasione. Salentini che allungano la serie positiva ma i rimpianti restano.
Lapadula ha ritrovato la sua verve realizzativa, Majer tra i più pericolosi, bene anche Rossettini in difesa, match ampiamente sottotono per Shakhov che rischia di procurare un rigore. Berardi trova un gol prezioso, Marlon salva. Locatelli con due invenzioni permette ai suoi di segnare, bella prova per Toljan con inserimenti costanti, Romagna ingenuo sul vantaggio iniziale del Lecce.
Inizio di gara su buoni ritmi tra Fiorentina e Parma: Hernani da due volte la palla buona per rendersi pericoloso, ma nella prima occasione viene anticipato di un soffio e nella seconda, pur da posizione defilata, calcia malissimo. La chance più clamorosa è però sul destro di Gervinho, che dopo aver saltato l'intera difesa viola, partendo da sinistra, si dimentica di tirare e viene anticipato dall'estremo difensore viola, Dragowski, in uscita bassa. Viola che faticano a creare azioni pericolose e, proprio in chiusura di prima frazione, gli ospiti concretizzano la superiorità mostrata durante tutto l'arco dei 45': lancio millimetrico di Kucka, Venuti fa l'errore di marcare a distanza Gervinho, che lo brucia e va in porta, scavetto a superare Dragowski e meritato vantaggio per i crociati.
Ad inizio ripresa Parma ancora vicino al gol, con la solita galloppata di Gervinho, il cui sinistro però non inganna Dragowski, che si salva in due tempi. Al primo vero affondo però arriva il pari: cross di Dalbert, solissimo sulla fascia sinistra e inserimento calibrato al millesimo di Castrovilli, che di testa anticipa Pezzella e insacca alle spalle di Sepe. Gli ospiti non ripartono più ed è la Fiorentina ad andare a caccia del raddoppio, con le squadre molto lunghe a causa della stanchezza per i tre impegni ravvicinati C'è tempo anche per vedere Pedro, all'esordo in Serie A, al centro del tridente offensivo negli ultimi minuti. Tra i viola Dalbert è il più frizzante in fascia, Venuti soffre Gervinho, Castrovilli rivaluta con il gol una prova non brillantissima, Chiesa dialoga poco con i compagni. Scozzarella è l'uomo ovunque nel Parma, Kucka sta tornando sui suoi livelli, Pezzella ha la colpa di perdersi Castrovilli sul gol, Kulusevski non emerge come al solito.
Il Milan inizia con un pressing aggressivo che induce all’errore i centrocampisti della Lazio. A dimostrazione che nel lungo periodo la qualità paga sempre, sono proprio i capitolini a passare in vantaggio con il solito Immobile che al 25′ di testa insacca su splendido cross di Lazzari. Il bomber campano raggiunge quota 100 gol, dopo aver colpito anche una traversa tre minuti prima. Non c’è tempo neanche di festeggiare che Theo Hernandez scodella in mezzo un pallone che Piatek sfiora come può, ci pensa uno sfortunatissimo Bastos a mettere fuori causa Strakosha.
Il portiere albanese è prodigioso con un salvataggio sulla linea di porta su conclusione di Calhanoglu.
Pioli fiuta che la condizione fisica dei biancocelesti non è delle migliori e spedisce in campo anche Leao, togliendo Paquetà. Inzaghi capisce che Immobile non ha più energie a disposizione, corre ai ripari e lo sostituisce al 60′ con Caicedo. Pericoloso Acerbi, sul quale è provvidenziale l’intervento di Donnarumma, si infortuna Caicedo. L’ecuadoriano prova a stringere i denti, ma deve alzare bandiera bianca dopo pochi minuti, lasciando il posto a Cataldi. Luis Alberto viene avanzato come seconda punta a fianco di Correa e la mossa si dimodtra subito vincente. Il Mago recupera una palla alzata al cielo dai giocatori rossoneri e serve El Tucu, che stavolta non sbaglia e manda in delirio i tifosi laziali accorsi a San Siro.
Immobile sempre più bomber e recordman di questa stagione, Correa finalmente cinico, Luis Alberto inventa calcio, spento Mlinkovic Savic e Lazzari ingaggia un gran duello fatto di scatti con Theo Hernandez. Nel Milan Duarte sempre fuori posizione, Donnarumma sbaglia tante uscite, Krunic impalpabile, Leao non combina niente di buono, si salvano i soliti Calhanoglu e Theo Hernandez.
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