Nella dodicesima di Serie A è rinato dalle proprie ceneri il Ninja:Radja Nainggolan. Messo ai margini la scorsa estate dal progetto Inter di Antonio Conte, soprattutto per gli eccessi fuori dal campo, Radja ha deciso di fare una scelta di cuore:tornare nella sua Cagliari. La decisione del belga è stata dettata anche da motivi extracalcisitici, ma soprattutto per la gratitudine nei confronti di quei colori che lo lanciarono qualche anno fa nel calcio che conta. Il picco della sua carriera è stata la conquista della semifinale di Champions League (edizione 17/18) poi persa dalla Roma contro il Liverpool.
Il Ninja ha iniziato questa stagionein modo tutt’altro che brillante per via della posizione in campo in cui è stato impiegato da Maran nelle prime uscite (regista davanti alla difesa) e per un infortunio al polpaccio che gli ha fatto saltare tre giornate (dalla terza alla quinta). Ma complice lo spostamento sulla trequarti ed il recupero di una condizione fisica ottimale i giri del motore sono saliti a mille: un goal straordinario contro la Spal, una prova di sostanza in casa dell’Atalanta e la prova maiuscola contro la Fiorentina.
Tre assist e d un goal, in ottica fantacalcio, sono una manna dal cielo per tutti i fantallenatori, da fare invidia anche a chi ha in rosail Ciro Nazionale!
La sua fantamedia con questa prestazione è schizzata a 7,56 che vale il terzo gradino del podio tra i centrocampisti(escludendo Berenguer che ha totalizzato solamente 4 presenze), davanti a lui solo il Papu Gomez e Sensi.
Al momento è difficile pronosticare se il Cagliari reggerà questo ritmo da Champions, ma considerando che salvo tonfi epocali i primi due posti saranno di Juve e Inter, gli altri due piazzamenti sono tutt’altro che prenotati. Milan e Napoli sono in tilt, Lazio e Roma stanno facendo bene ma il loro cammino non è esente da passi falsi e anche l’Atalanta nelle ultime giornate sta pagando lo sforzo della doppia competizione (campionato e coppa). Per questi motivi il Cagliari ci può credere e con un Ninja così il paradiso può essere lontano poco più di 30 metri, la distanza di un tiro goal del n.4 rossoblù.
G.L
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