Dopo settimane snervanti, con continui ribaltamenti di posizioni, tra intoppi e via libera, finalmente ieri in assemblea si è decisa la sorte del campionato di serie A 2019/20. I tanti interessi economici dietro al mondo del pallone e la situazione sanitaria italiana in costante miglioramento, hanno spinto i vertici del calcio ad una decisione favorevole alla ripresa.
Spadafora, ministro per le politiche giovanili e dello sport, ha esclamato con successo che si è trovato un accordo più o meno unanime: la serie A ripartirà il weekend del 20 giugno, mentre la Coppa Italia anticiperà il rientro con il ritorno delle semifinali il 13 e il 14 giugno, per poi giocare la finale a Roma il 17 giugno.
Partite ogni tre giorni fino al 1-2 agosto, con le fasce orarie ancora da definire, sicuramente serali, anche se tra le proposte nel weekend potrebbero essere inserite anche partite alle 17:30 o 18:00.
Confermato il protocollo di sicurezza sanitario, compresa la quarantena di 14 giorni in caso di una positività in gruppo.
Inoltre è stato stilato un piano B e un piano C in caso (ci auguriamo di no) di ritorno emergenza sanitaria: playoff e playout se possibile, sennò cristallizzazione della classifica.
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