Il Milan batte il Parma in rimonta e aggancia il Napoli al sessto posto (fermato sull'1-1 a Bologna) in classifica. Dopo la rete del vantaggio di Kurtic nel primo tempo, i rossoneri si scatenano nella ripresa e in pochi minuti pareggiano (con un bolide dalla distanza di un sempre più leader Kessié) e poi ribaltano il match (a segno Romagnoli di testa ). La terza rete è di Calhanoglu dopo una bella azione poratta avanti da Bonaventura, che di fatto chiude la partita. Nel mezzo traversa di Kulusevski e l'ottima uscita di Donnrumma a tu per tu con Inglese. Tre punti preziosi in chiave Europa per la squadra di Pioli, lanciatissima dopo la ripresa post covid.
La Sampdoria ha battuto 3-0 il Cagliari. A decidere la partita la reti di Gabbiadini all'8' e la doppietta del ritrovato Bonazzoli al 41' e al 53’. Una vittoria che vale praticamente la salvezza per i blucerchiati. Come a Udine domenica scorsa, gli uomini di Ranieri segnano tre gol, questa volta senza subirne nessuno e vincono la quarta gara nelle ultime cinque sfide giocate. Cagliari sottotono e mai realmente in grado di impensierire gli uomini di Ranieri.
Samp che parte subito bene mettendo in difficoltà sin dalle prime battute il Cagliari e all'8 passa in vantaggio. Su un cross da sinistra la difesa del Cagliari sbaglia le marcature permettendo a Jankto di prolungare il pallone di testa per Gabbiadini che da pochi passi deve solo appoggiare in rete.
Al 40' Bonazzoli raddoppia dopo essere partito da centrocampo, bravo Linetty a rubare palla e servire il compagno, che batte Cragno con un diagonale potente da fuori area.
Sotto di due reti Zenga nell'intervallo si affida a Joao Pedro e Pereir oche prendono il posto di Ionita e Ragatzu. E proprio Pereiro all'8 fa impazzire la difesa blucerchiata con uno slalom al limite tra tre difensori ma la conclusione finisce a lato. Il tempo di rilanciare il pallone in avanti e la Samp trova il terzo gol. In due passaggi la sfera arriva infatti a Jankto il cui cross sul secondo palo è preda di Bonazzoli che in acrobazia supera Cragno per la doppietta personale. Nonostante il risultato la gara rimane comunque viva e combattuta. Joao Pedro da una parte e Thorsby dall'altra impegnano i due portieri.
E' terminata in parità 1-1 la sfida del Dall'Ara tra Bologna e Napoli. Altro pareggio per la squadra di Gattuso, dopo il 2-2 con il Milan, che si porta a 53 punti in campionato agganciato proprio dai rossoneri vittoriosi sul Parma 3-1. Il Bologna di Sinisa Mihajlovic sale invece a 43 punti. Napoli subito in vantaggio al 7' grazie a Manolas che ha la meglio su Tomyatsu e di testa sotto misura batte Skorupski. Il Bologna reagisce e al 22' va a segno con Mbaye su un meraviglioso cross di Dominguez, ma viene segnalato fuorigioco poi confermato dal Var. Ad inizio ripresa Bologna più intraprendente: Dominguez serve Skov Olsen, colpo di tacco per Mbaye, e tiro deviato in angolo. Al 64' scambio stretto Barrow-Dominguez, tiro teso dal limite dell'argentino ma palla fuori di poco. I rossoblu ci riprovano al 66' con Palacio che scatta e fredda Meret ma il Var annulla anche questo gol per la posizione dell'attaccante in fuorigioco millimetrico. La rete del pari però arriva all'80': ripartenza di Soriano, servizio per Barrow, stop e diagonale nell'angolino basso per l'1-1. All'85' ancora Soriano serve in verticale Palacio, Maksimovic va a terra, ma il tiro del Trenza sfiora il palo. Un minuto dopo la conclusione a giro di Barrow sfiora l'incrocio dei pali e al 94' un gran tiro di Danilo colpisce il palo salvando Meret e il Napoli.
Bastano 5 minuti alla Juventus per passare in vantaggio a Sassuolo: Pjanic su calcio d’angolo pesca Danilo da solo fuori area che non ci pensa due volte a battere verso la porta e fare 1 a 0. Bianconeri scatenati, che continuano a pressare l’area di Consigli fino a trovare il gol del raddoppio: ancora Pjanic che di prima apre per Higuain che da solo non sbaglia e fa 2-0. Anche il Sassuolo prova ad entrare in partita, prima con Caputo stoppato da Szczesny. Poi con Berardi che, grazie ad una deviazione, non va lontano dalla traversa bianconera. Ancora neroverdi, ancora da fuori, ma questa volta è Muldur a tentare la fortuna ma di nuovo il portiere polacco si fa trovare prontissimo a deviare a mano aperto. La gioia per il Sassuolo è solo rinviata al minuto 29, rimpallo che favorisce Djuricic che mette sotto l’incrocio il gol del 1-2.
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ll secondo tempo si apre con una punizione a due in area causata da un retropassaggio preso con le mani da Consigli. Ronaldo e Pjanic non sfruttano l’occasione. Punizione invece sfruttata alla perfezione da Berardi, che con un’esecuzione perfetta aggira la barriera e pareggia i conti:.
Pochi minuti dopo il Sassuolo ribalta completamente il risultato: Berardi mette una velenosissima palla in mezzo sfruttata alla perfezione da Caputo che fa 3 a 2 da due passi. I bianconeri provano a reagire grazie al neoentrato Rabiot, che di testa mette di poco fuori. Poco dopo Dybala disegna con il mancino un cross per Ronaldo che però colpisce male e non impensierisce Consigli. Al 63′ arriva il pari: ancora da calcio d’angolo di Bentancur, Alex Sandro lasciato solo sul primo palo mette in rete il 3 a 3. Ancora decisivo Szczesny che salva sul piazzato di Traorè, tenendo il risultato in parità. E sempre il portiere polacco sventa nel recupero sulla botta da fuori di Bourabia salvando un pari dai mille capovolgimenti di fronte.
Ronaldo oggi imbrigliato nonostante ci provi in ogni modo a penetrare la difesa neroverde, difesa banconera sul banco degli imputati, Danilo annulla Boga, oggi poco ispirato, Pjanic e il miracoloso Szczesny tra i più poistivi. Per il Sassuolo grandi prove per Caputo e Berardi, Djuricic sempre preciso, Muldur spina nel fianco.
Finisce a reti inviolate il match della Dacia Arena tra Udinese e Lazio. Le due squadre lottano su tutti i palloni con tanta generosità, ma si annullano a vicenda. Il gioco si sviluppa principalmente a centrocampo, poche le occasioni da gol da entrambe le parti. Nel primo tempo la Lazio è più propositiva spinta dalla corsa di Lazzari e dalle giocate di Luis Alberto. Nella ripresa calano le energie. Gli ospiti sbagliano un paio di disimpegni, concedendo due clamorose occasioni a Lasagna. Poi la partita scorre via senza brividi. La Lazio, dopo tre sconfitte, ferma l’emorragia di sconfitte e conquista un punto utile più al morale che alla classifica.
La Roma conquista la terza vittoria consecutiva battendo 2-1 l’Hellas Verona. Al 7′ Empereur stende Pellegrini in area e Maresca non ha dubbi: rigore per i giallorossi. A sbloccare il risultato è Veretout che non sbaglia dal dischetto. A siglare il gol del raddoppio è invece Dzeko che batte Silvestri al termine del primo tempo. La squadra di Juric parte subito forte nella ripresa e al 47′ arriva il gol di tacco di Pessina che accorcia le distanze. I gialloblù continuano a spingere a caccia del pareggio, così come la squadra di Fonseca che in diverse occasioni si divora il gol del 3-1.
La prima occasione tra Lecce e Fiorentina è di marca salentina: dopo due minuti uno schema su angolo porta la palla sui piedi di Babacar, che gira di mancino con la palla che termina di poco fuori. Al quinto minuto però la Fiorentina sblocca il match. Rispoli, con un retropassaggio sanguinoso, serve il pallone a Cutrone, che imbuca in area per Chiesa, il quale di destro spara all’incrocio alle spalle di Gabriel. La Fiorentina è incontenibile e il Lecce in confusione: al nono minuto ripartenza viola guidata da Ribery, che lancia in area Pulgar. Il cileno prova a saltare Gabriel che lo stende e l’arbitro fischia così il calcio rigore. Sul dischetto di presenta lo stesso Pulgar che apre il piatto, ma il portiere giallorosso intuisce e blocca la sfera.
Sul finale di primo tempo però la Fiorentina trova il raddoppio. L’autore, direttamente da calcio di punizione è Ghezzal, che con il mancino riesce a freddare Gabriel. La Fiorentina non si ferma e poco dopo cala il tris. Cutrone viene lanciato in campo aperto, sfugge alla marcatura di Paz, arriva davanti alla porta e deposita in rete. Il Lecce prova a reagire ma la fortuna non lo assiste: al 42', su un errore in disimpegno dei viola, Farias recupera palla in area e spara un destro che si stampa sulla traversa. Nella ripresa Lirola lanciato in campo aperto si presenta a tu per tu con Gabriel ma si fa ipnotizzare dal portiere brasiliano e spreca il poker. Col passare dei minuti i ritmi si abbassano e gli ospiti gestiscono il vantaggio. Nel finale arriva il gol della bandiera del Lecce: Vera entra in area dalla sinistra e serve Shakhov, che dall’interno dell’area trova il tiro vincente dell’1-3
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