Identificare l'uomo simbolo della stagione dell'Hellas Verona è difficile, anche se più comunemente potremmo indicare il tecnico Ivan Juric, che nel corso degli anni ha studiato e a modo suo perfezionato quello che ha imparato dai suoi maestri - tra questi anche Gian Piero Gasperini -. Tra la scalata europea del Verona, inoltre, spiccano in particolare i nomi di Zaccagni e Silvestri: l'esperienza che si unisce alla qualità. Il primo è uno dei giocatori con più gol in rosa, il secondo protegge la sua difesa (la migliore del campionato).
Chi si sta pian piano ritagliando un ruolo importante però, è Adrien Tameze, altro talento passato sa Bergamo (anche se in prestito). Centrocampista camerunese con passaporto francese, nasce a Lilla nel 1994 e gioca nel settore giovanile del Nancy, dove fa il suo debutto in prima squadra. Da quel momento diverse le esperienze in Francia, ma è al Nizza dove però si mette in mostra giocando oltre settanta partite. La scorsa stagione lo abbiamo visto poche volte con la maglia dell'Atalanta, ma la macchina (quasi) perfetta di Gian Piero Gasperini non gli ha permesso di giocare con continuità.
Al Verona ha trovato sicuramente più spazio e soprattutto fiducia, e si candida seriamente per essere una delle sorprese più belle del campionato. Non il classico mediano recupera-palloni: Tameze è un centrocampista completo capace di abbinare tecnica e qualità anche in fase offensiva. In una squadra senza centravanti come l'Hellas Verona, contro la Lazio ha messo in mostra tutte le sue qualità e in un ruolo inedito: quello del centravanti!
Prima si rende pericoloso con un colpo di tacco, impegnando Reina con un miracolo. Poi la rete dell'1-2 che stende i biancocelesti raccogliendo il terzo risultato utile consecutivo (l'ennesimo stagionale) e porta la sua squadra a 19 punti in classifica, appena dietro le prime 7 del campionato, che significa Europa. L'Hellas Verona sogna e i fantallenatori sperano in Tameze
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