Nella fino ad ora ottima stagione del Milan di Pioli, in lotta ancora per lo scudetto seppur con minori chances dei mesi scorsi vista la cavalcata inarrestabile dei cugini dell'Inter, i trequartisti esterni non hanno trovato molta continuità.
Tra questi troviamo il gioiellino classe 1999 ex Real Madrid Brahim Diaz, funanbolico giocatore dalle basse leve che ama svariare su tutti i fronti d'attacco, che con tecnica, dribbling e velocità spacca le difese avversarie.
Tomori sempre più certezza, una fanta-media da top di reparto
Arrivato al Milan in prestito secco dai Blancos, non è riuscito a "stregare" Pioli a tal punto da schierarlo sempre negli undici titolari. A destra la staffetta che va per la maggiore è quella tra Saelemaekers e Castillejo, sulla trequarti quasi inamovibile Calhanoglu, mentre a sinistra se sta bene è sempre partito davanti Rebic.
Non dimenticandoci poi di Rafael Leao, Diaz si è trovato sempre una folta concorrenza davanti a se; nonostante ciò però lui il "suo" l'ha sempre fatto. 19 presenze di cui solo 11 da titolare, 2 gol e 2 assist e una media voto escludendo bonus/malus del 6,11.
Leao, giocando 22 partite di cui 18 da titolare, ha sì raccolto più bonus (5 gol e 5 assist), ma ha più volte "floppato", e soprattutto nel girone di ritorno ha collezionato più insufficienze che sufficienze, mettendo a referto solo un assist!
Ormai è tempo di bilanci e di programmazioni future, quale maglia vestirà Brahim Diaz il prossimo anno?
Pioli e il suo staff vorrebbero puntare su di lui e sulla sua crescita: sanno benissimo che questo anno il talentino spagnolo ha sofferto l'impatto fisico e tattico del calcio italiano, e la sua costante crescita sia fisica che di fiducia è di buon auspicio.
L'augurio dello staff e dei tifosi è quello di rivedere Diaz il prossimo anno con la maglia rossonera, voci parlano di un possibile rinnovo del prestito, il secondo anno potrebbe essere quello della consapevolezza nei propri mezzi, quello del cosiddetto crack...
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