
Come le leggi sul gioco d’azzardo variano nelle diverse regioni nel 2025
Il gioco d’azzardo è una realtà controversa che attira l’attenzione del legislatore. Negli ultimi anni le amministrazioni regionali hanno emanato leggi per regolamentare il settore, con l’obiettivo di limitare i rischi di dipendenza.
Tuttavia, queste leggi presentano differenze significative da regione a regione. Analizziamo come le normative variano sul territorio nazionale nel 2025.
Limitazioni agli orari e all’offerta di gioco
Una delle principali leve per contenere i rischi del gioco d’azzardo è limitarne la disponibilità e l’offerta.
Molte regioni hanno stabilito delle “finestre orarie” in cui le slot machine su Casino Lucky Dreams e le VLT devono rimanere spente. La regione più restrittiva è il Friuli Venezia Giulia, che impone lo spegnimento dalle ore 19 alle 9:
Regione |
Limite orario slot machine |
Friuli Venezia Giulia |
19-9 |
Veneto |
19-9 |
Emilia Romagna |
24 ore |
Anche rispetto ai limiti di puntata, le normative regionali divergono sensibilmente. La regione Lombardia consente una puntata massima di 2 euro sulle slot machine, mentre il Piemonte sale a 3 euro e la Puglia non pone limiti.
Distanze dai luoghi sensibili
Un altro pilastro delle leggi anti-azzardo riguarda le distanze minime che devono intercorrere tra le sale giochi e i luoghi considerati sensibili, come scuole, chiese, impianti sportivi.
Anche in questo caso ogni regione stabilisce parametri diversi. L’Emilia Romagna è la più rigorosa, imponendo una distanza minima di 500 metri. Di seguito alcuni esempi:
Regione |
Distanza minima |
Emilia Romagna |
500 m |
Lombardia |
300 m |
Lazio |
100 m |
Impatto delle leggi regionali
L’impatto delle normative regionali in termini di riduzione del gioco d’azzardo e dei rischi ad esso connessi è difficile da valutare in maniera univoca.
Uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità del 2025 ha analizzato l’andamento della spesa per il gioco in alcune regioni prima e dopo l’introduzione di leggi più restrittive. Questi i risultati:
Regione |
Variazione spesa gioco post-legge |
Emilia Romagna |
-18% |
Lombardia |
-10% |
Lazio |
-5% |
Come si può notare, le riduzioni più consistenti si sono verificate nelle regioni con le normative più severe.
Tuttavia, è possibile che si sia verificato solo un parziale spostamento dei giocatori verso regioni limitrofe o verso il gioco online.
Differenze nelle sanzioni amministrative
Oltre alle limitazioni sugli orari e le distanze, un altro elemento che varia nelle leggi regionali sul gioco d’azzardo sono le sanzioni amministrative previste in caso di violazione delle regole.
Anche dal punto di vista delle multe, ogni regione fa storia a sé. Per esempio, per la violazione delle distanze minime dai luoghi sensibili:
-
In Lombardia la sanzione va da 2.000 a 6.000 euro
-
In Lazio si applica una sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 20.000 euro
-
L’Emilia Romagna ha previsto multe ancora più salate: da 20.000 a 40.000 euro
Per quanto riguarda il mancato rispetto degli orari di accensione degli apparecchi da gioco, anche qui le ammende sono molto variabili a seconda della regione dove avviene l’infrazione. Ad esempio:
-
In Campania la multa va da 500 a 1.500 euro
-
In Puglia si arriva a sanzioni comprese tra 5.000 e 15.000 euro
In sintesi, oltre ai vincoli sugli orari e le distanze, varia molto anche l’entità delle multe che possono essere comminate ai trasgressori delle normative anti-azzardo regionali. Questa eterogeneità rischia di creare disparità di trattamento sul territorio nazionale.
Considerazioni conclusive
Il gioco d’azzardo continua a suscitare preoccupazioni sociali e attenzione da parte dei legislatori locali. Le regioni cercano di arginare il problema con leggi ad hoc, che però differiscono sensibilmente quanto a vincoli e restrizioni.
I primi dati sembrano indicare un impatto positivo delle normative più severe in termini di riduzione della spesa per il gioco d’azzardo. Tuttavia, saranno necessari ulteriori anni di osservazione per valutazioni definitive degli effetti di queste leggi.
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