La Sampdoria chiude il primo tempo in svantaggio ma nella ripresa raddrizza la gara, prende il largo e chiude in trionfo. Il Verona passa al 13' con una punizione di Lazovic, grazie alla complicità della barriera, dopo che Verre aveva fermato Salcedo lanciato a rete. Nel primo tempo non succede praticamente niente altro, si va al riposo col Doria in svantaggio. Alla ripresa del gioco, arriva immediato il pari di Jankto. Pallone teso da sinistra di Candreva per Keita, girata al volo respinta col corpo, arriva il boemo che di sinistro da posizione angolata supera Silvestri . A inizio intervallo Ranieri toglie Verre, La Gumina e Damsgaard inserendo Keita, Candeeva e Gabbiadini. Subito dopo Silvestri si oppone ancora a Jankto, ispirato da Keita. Juric corre ai ripari, richiama Sturaro e Zaccagni a favore di Bessa e Tameze. Ma al 71' proprio quest'ultimo commette fallo da rigore sul velocissimo Keita: rigore evidente, sul dischetto va Gabbiadini che spiazza Silvestri. A quel punto Juric richiama Gunter e Lasagna, inserendo Lovato e Favilli. Ma arriva il 3-1 blucerchiato: traversone di Silva, Silvestri esce malissimo e Thorsby chiude i giochi. Nel finale la sfuriata del Verona consente ad Audero di esibire tre parate importanti, entrando anche stavolta tra i migliori.
Torna alla vittoria l’Udinese, che espugna Crotone per 2-1 e si prende tre punti che rendono tranquillo il finale di stagione. Vantaggio bianconero al 41′: Cordaz respinge di piede su Nestorovski, ma è lo stesso attaccante macedone a raccogliere la respinta prolungando al centro per De Paul che con un destro morbido batte l’estremo difensore del Crotone. Al 23′ della ripresa arriva il pari del Crotone: fallo di mano di Molina colto dal Var su cross di Reca e rigore che Simy trasforma battendo Musso. L’Udinese, però, non si perde d’animo e De Paul firma il sorpasso sfruttando una bella incursione di Pereyra. Il Crotone cerca il pari, senza però riuscirci. Nel finale grandissima chance per Simy che colpisce il palo, sul pallone si avventa poi Riviere che non riesce a ribadire in gol da pochi passi. Adesso per i calabresi lo spettro retrocessione è sempre più probabile.
Il Sassuolo trascinato da Berardi non fa sconti alla Fiorentina e al Mapei Stadium conquista una bella vittoria e tre punti pesantissimi per la classifica. Avanti i viola nel primo tempo al 31’ con Bonaventura, ma la ripresa è tutta di marca neroverde: Berardi si conferma spietato dagli undici metri e trasforma due calci di rigore (59’ e 62’) con cui la squadra di De Zerbi ribalta la situazione. Al 75’ arriva anche il gol del 3-1 messo a segno da Maxime Lopez. Il Sassuolo consolida l'ottavo posto, la Fiorentina resta inguaiata in zona retrocessione e in silenzio stampa a fine match.
Una beffa atroce per il Parma: finisce in lacrime con Kurtic che piange in mezzo al campo. In vantaggio per tutta la partita a Cagliari, la squadra di D'Aversa perde 4-3 alla Sardegna Arena incassando due gol nel recupero, in appena 2 minuti e mezzo. E' stato l'ex di turno Cerri, entrato nel finale, a segnare il gol che condanna quasi certamente i crociati a una retrocessione che ormai solo un miracolo potrebbe evitare. A lunghi tratti il Parma ha giocato bene, ha trovato il gol con Pezzella e Kucka (uscito nella ripresa per infortunio) nel primo tempo e Man nella ripresa, si è difeso spesso con ordine davanti alle sfuriate di Nainggolan e Joao Pedro e ha trovato freschezza in attacco con Man e Mihaila. Kurtic ha avuto il gol del 4-2 sul sinistro ma a tre metri dalla porta ha calciato incredibilmente fuori. .
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