Titolare fisso sulla fascia sinistra dell'Uruguay di Tabarez nella recente Copa America, Matias Vina è un esterno di spinta dotato di grande corsa, è abile nel cross per gli attaccanti. Il profilo perfetto insomma per la Roma di Mourinho, che cercava un giocatore dalle caratteristiche simili per sostituire il lungodegente Spinazzola. Nelle scorse amichevoli, si era evidenziato un problema riguardante l’equilibrio dei terzini: con Karsdorp (e Reynolds) molto offensivi, dall’altra parte serviva un laterale con caratteristiche diverse. In quella posizione, vista l’assenza di Spinazzola, José Mourinho ha utilizzato Calafiori, Ibanez e Tripi.
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Vina alla sua prima apparizione in giallorosso ha agito praticamente da terzo centrale in fase di possesso, permettendo a Karsdorp di scendere in relativa tranquillità per poter sfruttare le sue qualità offensive. L’uruguagio ha giocato una partita diligente, ma senza cadere nell’eccesso opposto, vale a dire schiacciarsi insieme ai compagni. Si è visto così un Vina intraprendente in occasione del tacco giocato per Mkhitaryan e non sfruttato dall’armeno; sarà un’eccezione vederlo spingersi così in avanti e addirittura sul lato opposto al suo, ma se non altro è indice di un carattere che ci si può aspettare da un calciatore che in Sudamerica ha vinto a livello nazionale e internazionale, che può tornare utile anche per adattarsi a un nuovo contesto: Le prossime due settimane, in un certo senso già decisive per la stagione con il playoff di Conference League contro il Trabzonspor, saranno utili anche per capire da che livello partirà Vina: non è arrivato tra grandi proclami e per questo motivo all'asta può andare via a pochi crediti.
Al fantacalcio consideratelo un difensore di sostanza e equilibrio che quando le cose andranno bene nella Roma non deluderà nei voti, a livello di bonus è elemento più da assist che gol frequenti.
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