Nel melting pot della neopromossa Venezia è sbocciato il talento di un insospettabile attaccante, che fino ad ora in carriera non era mai stato un vero e proprio goleador: il nigeriano David Okereke.
In prestito dal Club Bruges, dopo due stagioni nel campionato belga dove ha siglato in 67 presenze 15 reti, sotto la guida di Paolo Zanetti è tornato grande, e ha spazzato via le perplessità di agosto e tutti i dubbi dei tifosi. Un gol alla terza giornata contro l'Empoli (e che gol, coast to coast bellissimo) che avrebbe potuto essere un fuoco di paglia, dalla terza alla ottava giornata tanta discontinuità e alternanza con i tanti neoacquisti neroarancioverdi.
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Poi David ha deciso di imporsi e rilanciarsi, a partire dal gol alla nona giornata contro il Sassuolo, si è guadagnato a suon di prestazioni il posto da titolare, segnando gol decisivi ai fini della classifica: è un esempio il gol del 3-2 finale contro la Roma di Mourinho, e più recente il gol sotto misura di classe nella vittoria esterna contro il Bologna di domenica scorsa.
Gol mai banali, scatti brucianti e progressioni degne dei migliori giocatori: il ragazzo ha tutto per continuare a sorprendere in stagione. Chi l'avrebbe mai detto che il ragazzo cresciuto tra cadetteria e Lega Pro (Spezia e Cosenza prima dell'esperienza in Belgio) sarebbe rientrato in Italia e alla prima stagione di serie A avrebbe inciso così tanto?
Il Venezia ora naviga in acque tranquille, frutto di risultati utili consecutivi e un momento d'oro di tutti gli interpreti, a partire dalla difesa granitica e un gioco fluido e dinamico.
Ora Okereke è un punto fermo nell'attacco mobile di Zanetti, Henry e Forte panchinati, la sua velocità e la sua tecnica viene preferita al momento, siamo sicuri che il ragazzo non si vuole fermare qui, a inizio anno ha dichiarato di voler arrivare a doppia cifra, sfiorata solamente due anni fa in Belgio dove segnò 9 gol in campionato...dopo 4 gol in 12 presenze il traguardo è tutt'altro che utopistico!
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