MODULO E DISPOSIZIONE TATTICA
Mazzarri dovrebbe proseguire sulla strada del 4-3-3, attuando un accorgimento significativo per quanto concerne la linea difensiva. La partenza di Kim, forte nei recuperi e coraggioso nell'accettare l'uno contro uno in campo aperto, potrebbe infatti portare il reparto arretrato a non stare troppo alto, dando dunque prevalenza al gioco verticale. Ma il Napoli potrebbe anche disporsi con un alternativo 3-4-3 nel quale Di Lorenzo sposterebbe il suo raggio d'azione un po' più avanti.
Come confermato dallo stesso allenatore toscano prima di approdare al Napoli, a lungo ha studiato la squadra e le idee tattiche di Luciano Spalletti. Il 4-3-3 dell’attuale commissario tecnico della Nazionale ha entusiasmato Mazzarri che ha deciso di riproporlo anche nella sua seconda avventura napoletana.
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Sarà, al netto degli infortuni attuali, dunque un 4-3-3 molto dinamico: Meret tra i pali, Di Lorenzo e Mario Rui a presidiare le fasce (uno dei due più propenso a sganciarsi rispetto all’altro per dettame tecnico del mister). Rrahmani e Ostigard coppia centrale che completa il pacchetto arretrato. A centrocampo Lobotka dovrebbe coadiuvare Anguissa e Zielinski: il nazionale polacco dovrà fare da raccordo creando spazi e trame offensive tra le linee senza dare punti di riferimento. Kvaratskhelia e Osimhen punti fermi senza dubbi del tridente (Simeone avrà il suo spazio, soprattutto quando Osimhen partirà in Coppa d’Africa), mentre Politano, seppure sia in grande spolvero (5 reti e 3 assist finora in campionato), potrebbe essere insidiato maggiormente da Lindstrom: il danese ex Eintracht, con maggiore continuità, potrebbe passare da oggetto misterioso a pedina fondamentale per i partenopei.
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