Marchwinski, la meteora estiva tra panchina e stop fisici

Filip Marchwinski è rrivato in salento con grandi aspettative, il trequartista polacco sembrava destinato a diventare uno dei possibili  protagonisti della Serie A. Dotato di tecnica, visione di gioco e un ottimo fiuto per il gol, aveva tutte le carte in regola per affermarsi come uno dei migliori interpreti del ruolo. Per ora il suo percorso è stato ben lontano dalle previsioni. 


Marchwinski si era messo in luce nelle giovanili del Lech Poznan, attirando l’attenzione di numerosi club europei. Il Lecce lo ha prelevato con l’idea di costruire un progetto intorno al suo talento. Nella prima parte della sua avventura italiana, il polacco aveva fatto intravedere sprazzi di classe dribbling e assist.

 

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POCA FIDUCIA E UN MODULO "NEMICO"

Le cause del suo rendimento sono molteplici. Gli infortuni muscolari lo hanno tormentato impedendogli di trovare continuità di rendimento. Ogni volta che sembrava sul punto di esplodere, un nuovo problema fisico lo ha costretto ai box, frenandone la crescita.
Non tutti i giovani calciatori riescono a integrarsi facilmente in un campionato competitivo come la Serie A. La necessità di adattarsi a un ritmo di gioco più rapido e a difese fisicamente più preparate ha messo in evidenza alcune lacune di Marchwinski come quella di  gestire la pressione e nei movimenti senza palla. La stabilità tattica è fondamentale per i giovani talenti, ma Marchwinski ha vissuto un periodo turbolento segnato da continui cambi di modulo. Mentre inizialmente veniva impiegato come trequartista puro, successivamente è stato provato in ruoli meno congeniali perdendo incisività. Dopo queste premesse Marchwinski potrebbe ritagliarsi spazio ma tutto dipenderà, come già detto, dalla sua situazione fisica. Per chi lo avesse in rosa potrebbe aspettare sviluppi dal calciomercato. Basta solo attendere.


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