Felipe Anderson (Lazio): il brasiliano, infortunatosi nel ritiro estivo, è tornato ad infiammare il pubblico bancoceleste. Qualche buona giocata contro il Crotone, schiantato 4-0 nel match delle 12.30 del turno natalizio. L’ultima rete della partita porta la sua firma, con il trequartista che ha trasformato con un facile tap-in un diagonale rasoterra di Parolo. Il brasiliano non segnava in Serie A dallo scorso 7 maggio quando i biancocelesti travolsero 7-3 la Sampdoria all’Olimpico. La forma potrebbe presto aiutarlo ad essere decisivo ma Il proseguo del campionato ci dirà come il tecnico laziale riuscirà a far convivere il talento brasiliano con l’esplosione di Luis Alberto.
Destro (Bologna): dimenticati gli infortuni e le sostituzioni, Mattia Destro è tornato. La doppietta al Chievo Verona è solo l'ultima prova della ritrovata vena realizzativa del numero 10 che nelle ultime 6 partite ha trovato la bellezza di 4 reti. In sostanza, da Verona-Bologna in poi, quando Destro è stato rispolverato dalla panchina per sostituire l'infortunato Federico Di Francesco, è arrivato il cambio di passo. Un'arma in più, anzi, la vera arma da doppia cifra a disposizione da Donadoni. L'unico della rosa del Bologna, per statistiche, a poter raggiungere almeno 10 reti.
Hamsik (Napoli): alzi la mano chi si è spazientito e l’ha ceduto o scambiato! Con il goal alla Sampdoria, Marekiaro k supera Maradona, diventando con 116 goal il primo marcatore della storia azzurra. Eppure in questa stagione al fantacalcio si contano tante prestazioni grigie con annesse sostituzioni tra il primo e il secondo tempo. A Dicembre la rete al Toro ha rilanciato il capitano azzurro che adesso sogna di tornare il cecchino dei bei tempi, sognando un Tricolore che manca da 30 anni!
Benatia (Juventus): l’ex Roma stende proprio i giallorossi prima di Natale. E' il difensore marocchino il match winner della grande sfida della 18esima giornata. La qualificazione conquistata con la sua Nazionale è stato il propulsore per uscire dalla crisi personale, iniziata con l'infortunio alla caviglia rimediato nel match casalingo di Champions con lo Sporting Lisbona: un tunnel dal quale il marocchino faticava a uscire, al punto da fargli saltare quattro partite. Adesso, insieme a Chiellini, hanno eretto un muro invalicabile e la Vecchia Signora è tornata ad essere sinonimo di sostanza e pragmatismo.
Lasagna (Udinese): a metà Novembre qualcosa stava cambiando nell'attacco dell'Udinese, e se ne sarà accorto di certo Kevin Lasagna, il cui minutaggio stava lentamente diminuendo. Dalla partita di Firenze persa 2-1 contro la Fiorentina qualcosa è cambiato per l'ex Carpi, che era partito in questo suo ritorno in A come un quasi-intoccabile di Delneri. Poi il tecnico di Aquileia viene esonerato, arriva Oddo che lo rimette al centro del 3-5-2, dove predilige giocare per sua stessa ammissione. Arrivano 4 gol in 4 partite di fila, tra cui un altro, sempre a San Siro, di nuovo contro l’Inter. A 25 anni un nuovo inizio da protagonista e una maglia azzurra nei sogni.
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