MATCH REPORT 15.a giornata: Juve di misura, per le romane le partite non finiscono mai, Zapata mattatore, Napoli da copione.

CAGLIARI ROMA: Partita a due volti in Sardegna, dove la Roma per 70 minuti domina in lungo e in largo, per poi calare e vedersi raggiungere al fotofinish. Ancora orfana di Dzeko ed El Sharaawy, la Roma si affida al talento di Under, che alterna belle giocate a pause, il giovane Kluivert che nonostante una prestazione sottotono sforna un assist per il gol di Cristante, e l'abulico Schick, che continua il suo digiuno. Note liete Zaniolo, sempre pericoloso e frizzante, e Kolarov, autore del raddoppio su punizione deviata. Nzonzi lento e macchinoso, e la difesa un colabrodo: oltre al gol di Ionita solo in area su calcio d'angolo, eclatante la svirgolata dell'ultimo minuto di recupero di Manolas. Cagliari sempre vivo, difesa attenta, Joao Pedro sempre imprevedibile, Cerri fa un buon lavoro di sponda sostituendo l'infortunato Pavoletti, e il folletto sardo Sau rapace a sfruttare il regalo dei giallorossi. Roma in crisi, dopo le espulsioni al 93esimo di Srna e Ceppitelli per proteste, era impensabile la sconfitta: saprà Di Francesco, appena riconfermato, rialzarsi?

EMPOLI BOLOGNA: Sfida salvezza che da una boccata di ossigeno alla neopromossa Empoli, mentre affossa sempre più un deludente Bologna. Iachini ha dato una scossa evidente all'ambiente toscano, sfruttando il giovane La Gumina (1 gol e 1 assist per lui domenica) accantonato da Andreazzoli, mentre Zajc da titolare inamovibile sta entrando solamente nella ripresa. Sugli scudi Ciccio Caputo, ormai una certezza fantacalcistica, all'8 gol in 15 giornate! Disastrosa la squadra felsinea, Danilo e Gonzalez da horror, Santander acciaccato non incide, Dzemaili irriconoscibile, uniche note liete il sempreverde Palacio e il capitano Poli, al secondo gol consecutivo. Krejci insufficiente, Nagy compitino, Svanberg timido.

GENOA SPAL: Pareggio all'esordio di Mister Prandelli, punto guadagnato dopo l'avvio in salita: l'arbitro molto generosamente espelle Criscito dopo appena 10 minuti di gioco per un fallo obiettivamente da giallo. Radu difende bene il risultato, coadiuvato dagli ottimi Biraschi e Romero, sempre attenti e precisi negli interventi. Il solito Piatek sigla su rigore, Kouamè sempre pericoloso e guizzante. Male Pereira sulla destra. La Spal non ne approfitta, nonostante il vantaggio a pochi minuti dall'espulsione di Criscito, realizzato dal cinico Petagna. Lazzari a due facce, pesa l'errore in disimpegno che ha dato il via all'azione del rigore (causato da Fares, pasticcione e poco incisivo), per il resto solita partita di sacrificio e corsa. Gomis sicuro nelle poche occasioni che lo hanno visto impegnato.

JUVENTUS INTER: Juventus che continua la sua marcia inarrestabile anche contro una solida Inter, minimo sforzo massimo bottino. L'Inter, nonostante la partita fosse equilibrata ha avuto due nitide palle gol con Gagliardini, sciupone a tu per tu con Szczesny, e Perisic, sempre più irriconoscibile da 12 giornate a questa parte, con 0 bonus all'attivo e molte insufficienze. Cancelo fa quello che vuole all'Allianz Stadium, cross al bacio per l'accorrente Mandzukic, sempre decisivo nelle sfide che contano e sempre più cinico. Sovrastato l'ex Asamoah, errore che pesa. Chiellini eccelle nella retroguardia bianconera, Bentancur in evidente crescita, sta imponendo la sua tecnica e visione di gioco. Matuidi e Pjanic in ombra, così come Dybala. Sufficiente il marziano Ronaldo C., così come la prova di Icardi. Bene Brozovic sempre più perno della squadra, male il resto dei centrocampisti. Politano inspiegabilmente sostituito stava facendo bene.

LAZIO SAMPDORIA: altra partita con finale al cardiopalma, dove la parola fine la mette Riccardo Saponara con un gol capolavoro al 99esimo, pareggiando il rigore di Immobile siglato al 96esimo dopo consulto VAR! Strakosha e Audero croce e delizia delle squadre, alternando indecisioni a salvataggi da campione. Male Patric sulla fascia destra, malissimo Milinkovic-Savic che sbaglia anche un gol a porta spalancata colpendo male di testa. Caicedo, scelto come partner d'attacco del mai domo Ciruzzo, fatica e non poco: Correa prima e Luis Alberto poi rinvigoriscono la manovra. Finalmente un +3 da higlander Acerbi. Nella Samp il "vecchietto" Quagliarella non si ferma più, un gol dietro l'altro per l'attaccante di Castellamare di Stabia. Bene Ekdal e sufficiente il centrocampo in generale, male la difesa, espulso Berezsynski per fallo tattico poco prima del rigore nel recupero.

MILAN TORINO: pareggio a reti inviolate per l'ultima partita di giornata, dove Donnarumma si è fatto trovare pronto più di una volta miracolosamente salvando il risultato. Ottima la prova di Zapata, abile a contenere le folate offenisve granata, bene anche Castillejo quando è entrato in campo, imprevedibilità e velocità al servizio dei rossoneri, sostituendo uno scialbo Calhanoglu. Male l'attacco rossonero, Cutrone-Higuain mai incisivi e poco cinici sotto porta. Nel Torino ottima prestazione della difesa, in particolare Izzo e Djidji, vera sorpresa nello scacchiere granata. Partita di gran cuore di Rincon, Iago Falque spreca l'opportunità dell'1-0, Ansaldi e Aina molto propositivi sulle fasce.

NAPOLI FROSINONE: Tutto facile per il Napoli al San Paolo sabato pomeriggio, troppo molle l'ostacolo Frosinone. Largo turnover per Ancelotti in vista della Champions League. Buona la prima di Meret, clean sheet facile. Ottimo il ritorno il campo di Ghoulam, autore di ben due assist! Sufficiente Luperto, ottima la diga Allan-Hamsik a centrocampo. Ritorno al gol di Zielinski, eurogol di Ounas, talentino che vede crescere il proprio appeal fantacalcistico, e soprattutto doppietta per il polacco Milik. Per Insigne solo un +1 nella fiera del bonus. Frosinone non pervenuto, con il solo Sportiello sufficiente (non chiaramente al fantacalcio), male tutti gli altri.

PARMA CHIEVO: sfida salvezza dove il Chievo è alla ricerca di punti preziosi, ma alla fine strappa solamente un punto. Nulla può Sepe sulla magia balistica di Bruno Alves, tiratore di calci piazzati parmense. Scozzarella in mediana sempre più confermato, Stulac ormai relegato in panchina. Male Biabiany, ammonito e insufficiente. Ottimo l'ingresso di Siligardi, vivace e con un ottimo dribbling. Sorrentino salva più volte il Chievo, Bani dirige egregiamente la difesa, male Birsa e Depaoli, anche espulso. Radovanovic e Obi cuore e grinta in mezzo al campo, Stepinski rapace porta in vantaggio i suoi, Pellissier intramontabile regala un assist.

SASSUOLO FIORENTINA: match di pranzo per cuori forti. Dopo un primo tempo da noia totale, dove l'unica sorpresa è stata prima del calcio d'inizio leggendo Vlahovic (insufficiente la sua prova) al posto di Simeone al centro dell'attacco viola, la ripresa ci regala ben 6 gol! Vantaggio neroverde con uno scatenato Duncan, che regala anche un assist per l'ex Babacar che trafigge un maldestro Lafont. Simeone decide finalmente di sbloccarsi da subentrato e dare il via alla rimonta, speranze svanite sul tiro da fuori di Sensi. Sul 3-1, al 90 esimo minuto, dopo l'esulsione del neoentrato Djuricic, il goleador Benassi accorcia le distanze, e il belga Mirallas firma il pareggio insperato. Male Ferrari, veretout irriconoscibile, Pjaca disastroso. Bene Pezzella e Fernandes, anche Berardi convincente, attendiamo ancora un suo gol però.

UDINESE ATALANTA: la partita di Duvan Zapata, ex di turno che spazza via la debole resistenza bianconera. L'ariete dell'Atalanta porta in vantaggio dopo pochi minuti i suoi, su assist di Toloi. Dopo un timido tentativo di rimanere in partita, con la folata di D'Alessandro, a sorpresa titolare, che serve bomber Lasagna al ritorno al gol, l'Atalanta chiude i conti con altri due gol del suo mattatore, su inviti di Hateboer (sempre più appetibile fantacalcisticamente) e svirgolata di Barrow, subentrato nella ripresa. Prestazioni ottime per De Roon e Freuler, leader indiscussi del centrocampo. Nota stonata Masiello, disattento e ammonito. Papu Gomez senza bonus. Nell'Udinese male la difesa, Larsen e Nuytinck da rivedere, De Paul in netto calo rispetto agli standard che ci aveva abituato, Mandragora mai in partita. Con Lasagna e D'Alessandro, l'unico sufficiente è il giovane Ter Avest, che si è conquistato il posto sulla fascia.


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