FROSINONE-ATALANTA: L’Atalanta gestisce la partita fin dal primo minuto e alla prima occasione utile insacca con il solito inserimento da dietro di Mancini alla quinta marcatura stagionale, preziosa l’assistenza di un rigenerato Pasalic, autore di una prova di alto livello. Il protagonista assoluto è però Duvan Zapata, il colombiano firma un clamoroso poker che lo porta direttamente ai vertici della classifica marcatori con CR7 e Quagliarella a quota 14 gol. I neroazzurri fanno quello che vogliono. Ci prova più volte il Papu Gomez senza successo, così come lo sloveno Ilicic. Dalle fasce, con Hateboer da una parte e Castagne dall’altra, arrivano i pericoli maggiori per i ciociari. Nel Frosinone di Baroni c’è tanto da rivedere, la squadra vista in campo oggi non sembra all’altezza della categoria e gli spunti isolati di Chibsah prima e Pinamonti dopo non possono di certo regalare la tanto sperata salvezza, rimandato.
SPAL-BOLOGNA: Buona la prima per Viviano al rientro in Italia dopo l’esperienza non proprio positiva allo Sporting Lisbona; male dietro Vicari, perde malamente palla al limite, Palacio non lo perdona. Diligente Felipe, frastornato Fares, sempre in difficoltà nell’uno contro uno con Orsolini, impacciato Valdifiori. Pronto Kurtic con l’inserimento perfetto in area su cross, neanche a dirlo, del solito, immenso Lazzari, non ci sono più parole per descriverlo. Opaca la coppia Antenucci-Petagna. Nel Bologna subito dentro i nuovi acquisti: Soriano ci prova con frequenza, ma senza mai trovare il bersaglio, Sansone si destreggia bene, dribbling e buone giocate. Orsolini si intestardisce nel cercare sempre il tiro a giro col sinistro; Palacio va sempre di moda, per lui un gol di pregevolissima fattura. Macchinosa la regia di Pulgar, Calabresi terzino fatica sulle incursioni di Kurtic, Danilo abbassa la saracinesca, dalle sue parti non si passa.
JUVE-CHIEVO: Tutto facile all’Allianz Stadium, una Juventus sempre in controllo strapazza il Chievo fanalino di coda. Gira bene il 4-4-2 disegnato da Allegri con la qualità di Can a centrocampo, primo gol in stagione per il tedesco, che ben si sposa con la quantità del solido Matuidi; Bernardeschi pennella, Douglas Costa semina il panico con il suo andamento funambolico, sblocca il match con una pregevole azione personale. Dybala in versione assistman, manda in porta Can; unica nota negativa è la serata no di CR7, sbaglia un rigore e fallisce più di un occasione, non da lui, forse le vicende extra-calcistiche gli hanno tolto un po' di serenità. In difesa la Juve non corre nessun pericolo così Rugani si dedica pure alla fase offensiva e, servito perfettamente dal 33 bianconero, timbra il definitivo 3a0. Nei clivensi difficile trovare delle note positive, l’unico a salvarsi è l’immortale Sorrentino, in grado di ipnotizzate Cristiano Ronaldo dagli 11 metri.
CAGLIARI-EMPOLI: Partono bene i sardi con la specialità della casa, cross di Ionita e zuccata prepotente di Pavoletti che rischia il bis nella ripresa. In mezzo al campo lievita col passare dei minuti la prestazione di capitan Barella, qualche numero da giocoliere e tanta quantità, futuro campione! Birsa lanciato subito nella mischia da Maran non lascia il segno come anche anche l’altro trequartista di giornata Joao Pedro. In difesa arranca Pisacane, l’ottimo Cragno non può niente sui due gol. Decisivo l’ingresso nel finale di Farias, in velocità sfrutta l’errore della difesa empolese e trafigge Provedel. Nell’Empoli si rivede dal primo minuto Zajc in appoggio ad un pimpante Caputo, lo sloveno si mette in mostra con giocate di qualità e trova il gol del momentaneo 2a1. Fondamentale l’apporto dei quinti di centrocampo empolesi, soprattutto quando Pasqual confeziona l’assist per Di Lorenzo, prima marcatura in A per l’ex Matera. Traorè sempre più presente nella mediana dei toscani, mai banale. In difesa Veseli liscia clamorosamente al 90esimo per il pari finale dei sardi.
NAPOLI-LAZIO: Il Napoli mette sotto una Lazio sempre in difficoltà, l’emergenza a centrocampo per gli azzurri di Ancelotti non si può nemmeno considerare tale quando hai un giocatore come Fabian Ruiz in grado da solo di reggere il peso della mediana, imposta, gestisce, direttore d’orchestra! Finalmente alla prima gioia in campionato Callejon, oltre a essere prezioso in copertura, ritorna ad essere decisivo in zona gol; devastante Milik, il centravanti fa reparto da solo, il calcio piazzato ormai è roba sua. Frizzante Zielinski, buona l’intesa con Mario Rui sempre in sovrapposizione; ancora una buona prova di Malcuit, il francese spinge bene. Nella serata disastrosa della Lazio si salva solo Ciro Immobile che accorcia le distanze su perfetto servizio del subentrante Correa. Il centrocampo biancoceleste sbanda vertiginosamente, Leiva sbaglia di tutto, Luis Alberto e Milinkovic sono dei fantasmi. In difesa Acerbi commette più di un’ingenuità, rosso per lui e addio alla lunga striscia di partite consecutive giocate in A (149).
GENOA-MILAN: A Marassi il Genoa fa la partita nel primo tempo, Bessa fa girare bene la palla aiutato dalla regia di Veloso, il portoghese fa tremare la porta rossonera nella ripresa con la botta da fuori. Male in difesa Biraschi, si perde Borini per l’1a0. Propositivo Criscito da terzino, anonimo Lazovic, scolastico Pandev, spuntato Kuoamè, falloso Rolon. Nel brutto Milan di inizio partita Donnarumma e Bakayoko sono gli unici a tenere botta, nella ripresa sale in cattedra Paquetà che dialoga bene con i compagni, rischiando qualcosa in mezzo con qualche dribbling di troppo. Super Abate nei panni di difensore centrale dopo l’uscita per infortunio di Zapata, sostituito dall’ancora decisivo Conti, suo l’assist per l’1a0 del pirata Borini che corona una partita di puro sacrificio. Si vedono poco Cutrone e Suso, poi nel finale sono i protagonisti del 2a0, assist del 63 e gol dello spagnolo.
UDINESE-PARMA: L’udinese crolla sotto i colpi delle truppe di D’Aversa. Male la difesa friulana, Troost-Ekong e Nuytink non prendono mai Inglese, sempre in difficoltà insieme ad Opoku che sale sulla giostra di Gervinho e non scende più. D’Alessandro non spinge, Fofana dà la carica, De Paul è un diesel, si accende solo nel finale. Larsen a corrente alternata, macchinoso Lasagna, opportunista Okaka, gol all’esordio per il nuovo acquisto, metterà in difficoltà Nicola la prossima settimana quando rientrerà pure Pussetto. Il Parma subisce l’avversario, ma al momento giusto colpisce in contropiede. La difesa crociata è impeccabile con Bruno Alves e Iacoponi, qualche problemino per Bastoni, si fa scappare Okaka. Si riprende le chiavi della regia Stulac, intelligente nel lanciare a rete la freccia nera Gervinho che mette la quinta, supera Musso e insacca. Imprescindibile Inglese, torre ideale per i compagni di squadra, perfetto il penalty; beep beep Biabiany è ufficialmente tornato.
FIORENTINA-SAMP: Fuochi d’artificio al Franchi, gol, botte e spettacolo. Luci e ombre per le difese oggi, Vitor Hugo dopo un’attenta prima frazione regala il penalty dando il via libera al 27 blucerchiato; Pezzella salva la prestazione con la zampata nel finale per il 3a3. Ingenuo Fernandes, doppio giallo dopo mezz’ora; Simeone sacrificato, spina nel fianco Chiesa; Muriel è un crack, due gol capolavoro, uno più bello dell’altro, all’asta di riparazione puntate su di lui ad occhi chiusi! Nella Samp un nervoso Ramirez disegna una traiettoria magica da calcio piazzato. Fa poco Caprari, il protagonista lì davanti è Quagliarella, nella ripresa si accende e taglia le gambe alla Viola in 5 minuti. Fatica la Doria dietro, Andersen e Tonelli in balia di Muriel, Jankto pesce fuor d’acqua, Murru troppo falloso, sempre in ritardo in copertura. Buon ingresso per l’altro neo-acquisto Gabbiadini, gioca molti palloni partendo dalla sinistra.
INTER-SASSUOLO: Un Inter non convincente viene tenuta a galla da un super Handanovic, miracoloso in più di un’occasione. Sbadato D’Ambrosio, meglio a sinistra Asamoah, attento in copertura Skriniar ben coadiuvato da De Vrij. Male in regia Brozovic, perde molti palloni, banale Joao Mario, sufficiente Perisic, frizzante Politano, è l’unico a mettere in difficoltà i neroverdi. Icardi? Stasera l’argentino non c’è! Il Sassuolo si difende bene con l’inedita coppia difensiva composta da Magnani e Peluso, in difficoltà Rogerio sulle sgroppate di Politano. Lirola controlla bene il croato numero 44; Locatelli non sfrutta il servizio di un attivo Boateng, fallendo clamorosamente il gol del vantaggio. Ottimo giro palla di Sensi, sempre più regista; ancora una solida prova per Duncan, speriamo che l’infortunio non sia grave. Opaco Berardi, può e deve fare di più.
ROMA-TORINO: Appesantito dalle lunghe vacanze Olsen dorme su entrambi i gol, mostrando poca elasticità, attenti sulle palle aeree Fazio e Manolas, qualche defezione nelle seconde palle. Trascinatore Kolarov, glaciale dal dischetto; positivo Karsdorp, sostituito nel finale. Buona diga in mezzo al campo con Cristante e Pellegrini, tanta qualità e anche quantità. Sontuoso Zaniolo, devastante la giocata da terra che porta al vantaggio i suoi, dà lezioni di calcio per tutta la partita. El Shaarawy dà ritmo alla partita e sigla il sesto gol in campionato. Impalpabile Dzeko, fumoso Kluivert. Nel Toro Sirigu para quel che può, Djidji a tratti, N’Koulou attento, Aina è un fattore sulla fascia. Buona la gara da interno di Ansaldi, impreziosita dal gol; Rincon lotta e segna col tiro a giro dal limite. Belotti si sacrifica per la squadra; sprecone Iago Falque, esce dopo neanche un’ora, Zaza fa molto meglio di lui nell’ultima mezz’ora. Non pervenuto De Silvestri, acerbo Parigini.
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