Giunti al termine della stagione tiriamo le somme sull’andamento dei nostri “beniamini” partendo come al solito dal reparto più delicato della rosa, il portiere.
LE CERTEZZE
Senza nulla togliere a tutti gli altri, il più influente, il più decisivo per la propria squadra e per il percorso fatto è senza ombra di dubbio lo sloveno dell’Inter Samir Handanovic e non solo per le parate incredibili nell’ultima giornata di Serie A. Il capitano neroazzurro ha tenuto a galla la banda Spalletti nel naufragio che ha colpito la società milanese con tutta la vicenda Icardi che ha influenzato non poco tutto lo spogliatoio. Il pilastro da 193 cm ha blindato la porta interista per tutte e 38 le partite, senza cartellini a carico; non è stata la stagione dei rigori parati come ci si aspettava, ma va bene così, anche quest’anno Samir ha alzato l’asticella, supereroe.
La salvezza dei neroverdi di Sassuolo passa dai guantoni di Andrea Consigli, 3 rigori parati su 7, praticamente implacabile dalla 30esima in poi, avranno gioito e non poco i suoi possessori nella frenesia del rush finale. Consigli è stato da sempre un pararigori ed in questa stagione lo ha confermato; il classico numero uno sottovalutato in fase d’asta perché “le squadre di bassa classifica prendono troppi gol...meglio andare sul portiere di una big” e invece...magiConsigli.
A ruota segue Salvatore Sirigu, finalmente pace per la porta del Toro che difficilmente si priverà del portierone sardo. Si riconferma anche quest’anno solido e con una fantamedia vicina al 6.
Prova di maturità anche per il portierone della Nazionale Gigio Donnarumma che nelle difficoltà rossonere ha mantenuto a galla le speranze Champions del Milan fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata di campionato.
Il portiere della Juventus è sempre una certezza, quest’anno Szczesny ha fatto pienamente il suo dovere mettendo spesso una pezza dove l’arcigna difesa juventina non è riuscita ad arrivare.
In una Lazio tradita dai suoi senatori Strakosha ha dimostrato di essere un punto fermo per i biancocelesti, lui i guantoni ce li ha messi sempre.
A Cagliari tutti ringrazieranno l’uomo ragno Alessio Cragno. Con le sue parate Alessio ha fatto letteralmente sognare i suoi supporters oltre che a guadagnarsi la convocazione di mister Mancini, le sirene delle big sono già arrivate!
Skorupski dimostra di essere un portiere di tutto rispetto per la nostra Serie A. Dopo la stupenda annata di Empoli e la gavetta di Roma alle spalle di Alisson, si conferma affidabilissimo tra i pali.
LE SORPRESE
Nell’Atalanta dei miracoli tanti sono stati i protagonisti, alcuni inattesi come nel caso di Pierluigi Gollini, partito come secondo di Berisha per poi diventare a tutti gli effetti il numero 1 bergamasco anche se sulle spalle porta il numero 95 come il suo anno di nascita. Il 24enne bolognese è letteralmente esploso con il Gasp (sai che novità), probabilmente il miglior low cost della stagione visto che le sue 20 presenze sono bastate a raggiungere una media che va ben oltre la piena sufficienza. Dalla 26esima giornata alla 38esima Pier non ha saltato un solo minuto ed i 7 in pagella sono diventati una bella abitudine...benvenuto tra i grandi @piergollo.
Se Emil Audero, scuola Juve, verrà riscattato dai blucerchiati per circa 15 mln di euro un motivo ci sarà. L’italo-indonesiano ci ha messo poco a conquistare i cuori dei tifosi e dei fantallenatori e lo ha fatto a suon di gran prestazioni...non era scontato al debutto assoluto in A!
Inizio difficile alle spalle di Scuffet per Juan Musso, poi con Davide Nicola arriva la titolarità e da lì in poi il posto non gliel’ha tolto più nessuno; grande agilità e intuito: Juan può solo migliorare.
Il classe 97’ rumeno Ionut Radu è la sorpresa! Difficile pensare di poter scavalcare un portiere esperto come Marchetti in così poco tempo, ma lui ce l’ha fatta in poco più di un mese. Pecca ancora di errori di gioventù, ma il talento è cristallino.
Va via da Firenze a gennaio in cerca di minuti, li trova ad Empoli, Bartlomiej Dragowski è stato insuperabile in alcune partite (l’Atalanta ne sa qualcosa). Non è bastato ai toscani ad evitare la retrocessione, tornerà alla Fiorentina da titolare?
Finale di stagione inaspettato per Antonio Mirante che con Ranieri a Roma ha vissuto una seconda giovinezza “trascinando” i giallorossi alla prossima Europa League.
LE DELUSIONI
Tanta attesa per vedere il Donnarumma francese a Firenze e poi… Alban Lafont, classe 99’, diciamolo chiaramente, ha steccato alla prima stagione in Viola. Il portierino francese non è mai riuscito a dare continuità al suo rendimento e cosa ancora più grave non ha mai dato sicurezza al reparto difensivo: le sue uscite a valanga non sono propriamente gioia per gli occhi dei fantallenatori. Forse troppo acerbo per la serie, il talento non si discute, avrà molto da lavorare, ma il tempo è dalla sua parte. Rimandato a settembre!
Bruciante delusione anche per l’erede di Alisson Becker alla Roma. Lo svedese Robin Olsen non è stato neanche lontanamente all’altezza del suo predecessore, inanellando figuracce partita dopo partita. Nel finale lascia il posto a Mirante, difficilmente lo vedremo nella capitale nella prossima stagione. Colapasta.
Se il compagno di reparto figura tra le sorprese a lui tocca il posto tra le delusioni, stiamo parlando di Etrir Berisha. Più che per demeriti personali Etrit paga l’exploit di Gollini che lo piazza fisso in panchina nella seconda parte della stagione.
Quasi non inizia la stagione di Federico Marchetti al Genoa, le prime 5 da titolare, poi qualche acciacco fisico e Radu fanno il resto…non vedrà il campo fino a fine stagione. Pensionato.
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