Al Franchi, prima occasione Juve dopo due minuti, taglio di Cristiano Ronaldo con Higuain non puntuale in area, brivido per i viola. Risponde la Fiorentina con Milenkovic mentre si fa male Douglas Costa dopo cinque minuti e Sarri è costretto al primo cambio, dentro Bernardeschi fischiato. Szczesny superficiale rischia il gollonzo, la fortuna salva la Juve, troppe leggerezze della difesa con De Ligt che rischia e Szczesny salva su Ribery. Troppi errori in difesa, i torinesi si perdono Dalbert e deve salvare Szczesny. Si fa male anche Pjanic ed entra Bentancur, doppio problema per Sarri.
Non mancano le occasioni della Fiorentina ad inizio ripresa con la Juventus a pezzi, sulle gambe. Fuori anche Danilo, terzo infortunio e cambi finiti al sessantesimo e dentro Cuadrado. Prova a reagire la Juventus con Ronaldo, tiro debole. Ancora Fiorentina che con Chiesa va ancora vicina al gol. Esce un ottimo Ribery ed entra Boateng. La Juventus non riesce a creare quasi nulla fino al minuto 74 con Khedira in area, sull'uscita di Dragowski, prova a servire Ronaldo ma è provvidenziale l'intervento di Pezzella. Nel finale poco gioco ed un pari che accontenta la Juve per quanto visto in campo, la squadra di Montella ai punti avrebbe meritato certamente di più.
Bene Szczesny, anche se con i piedi è rivedibile, Cuadrado e Bentacur entrano bene,in avanti invisibile Higuain e Ronaldo paga l'apatia dei compagni. Dalbert è pimpante, Castrovilli regge bene alla sua prima contro la Juve, Ribery regala magie, Milenkovic è un muro, Chiesa non si sblocca.
La prima parata importante tra Napoli e Sampdoria è di Meret che da terra oppone la manona al tiro ravvicinato di Ferrari su azione di calcio d’angolo.. Poi, però, all’improvviso, il Napoli ricorda di essere un orchestra peerfetta. Rimessa laterale sulla tre quarti sinistra, palla rapidamente a destra, cross di Di Lorenzo per Mertens e palla scaraventata di destro alle spalle di Audero per l'1-0. Un mancato controllo di Elmas, fin lì impeccabile, lascia Rigoni da solo davanti a Meret che compie la seconda parata importante della giornata, La squadra azzurra colpisce la traversa ancora con Mertens, sfiora la rete con Elmas e Lozano.
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Dopo la metà del secondo tempo, Ancelotti dà il via alle sostituzioni e fa esordire Llorente (al posto di Lozano). Allo spagnolo bastano due minuti per servire l’assist del raddoppio a Mertens. Il Var si prende un paio di minuti per riflettere su un fuorigioco inesistente e convalida. Fnale in crescita per i padroni di casa che non soffrono mai gli attacchi di Quagliarella e soci. Tra gli azzurri prova sontuosa per Mertens, Elmas debutta con autorità, Di Lorenzo sempre più certezza a destra, Ruiz orchestra come sa fare. Lozano meno brillante, Llorente subito prezioso. In casa blucerchiata,
Quagliarella unico faro, Rigoni sprecone. Altra prova incerta per Murru e Murillo, Caprari a tratti troppo lezioso.
L’Inter di Antonio Conte ottiene il terzo successo consecutivo in questo campionato, ottenendo lo scalpo dell’Udinese superata per 1-0 nel terzo anticipo del sabato della terza giornata di Serie A. Una vittoria ottenuta al termine di un match più aspro del previsto, visto che i friulani non cedono di un centimetro e non subiscono più di tanto l’effetto dell’inferiorità numerica dovuto all’espulsione di Rodrigo de Paul, reo di uno schiaffo a Candreva a fine primo tempo.
La rete decisiva la firma l’uomo più caldo del momento in casa nerazzurra, quel Stefano Sensi che al 44' si inventa una girata di testa sul cross di Diego Godin beffando Musso . Nella ripresa occasione per Politano e con Gagliardini da fuori, ma prima Lasagna difende bene palla entra in area e costringe Handanovic a una grande parata. Una punizione insidiosa di Sensi, poi esce un appannato Lukaku per Lautrao Martinez. Al minuto 84 proprio Lautaro manda in corsia Candreva, l'esterno cerca Sanchez, miracolo di Musso sul cileno. In pieno recupero, altra occasione per Sanchez che in scivolata non arriva sul traversone di Candreva. Finiesce così con i nerazzurri che vanno in testa solitaria, in attesa del Toro che giocherà in posticipo lunedì sera. Tra i nerazzurri Sensi dominante. Godin si sente e de Vrij domina i contrasti. Brozovic poco brillante. Lukaku non si accende mai, Candreva sulla fascia è rinato. Bene Lautaro e Sanchez nelle fasi finali, Handanovic poco impegnato ma reattivo nell'unica occasione friulana.
Per la squadra di Tudor, De Paul è la nota stonata, Lasagna quella lieta, da solo bravo a tenere sulla corda la difesa avversaria. Becao si perde Sensi in occasione del gol, Musso compie interventi prodigiosi.
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