Napoli a due facce, primo tempo dominato e chiuso sul 2-0 Ma nella ripresa il Brescia ha approfittato del calo degli azzurri e anche del doppio infortunio dei difensori centrali (Manolas e Maksimovic) e ha messo paura al San Paolo finalmente pieno. Occasioni vere per pareggiare la squadra di Corini non ne ha avute ma la sensazione è stata quella di un Napoli sulle gambe, incapace di ripartire. E invece ha retto fino al 97esimo. Il primo gol nasce dallo spunto di Callejon che regala un cioccolatino a Mertens, poi Manolas approfitta della torre di Maksimovic e segna, dopo che si era visto annullare un gol dal Var. Nella ripresa Balotelli sale in cielo sul cross da angolo del solito positivo Tonali, bene nel Napoli Di Lorenzo e nel finale Elmas che regala quasi una magia. Per il Brescia oltre a Tonali, bene pure Bisoli e Balotelli che cambia passo nella ripresa.
Dopo l’amara sconfitta con l‘Inter, la Lazio rialza la testa offrendo una prestazione sontuosa all’Olimpico contro il Genoa. I biancocelesti, assoluti padroni del campo, vincono per 4 a 0, segnando due gol per tempo. Ad aprire le marcature è Milinkovic, poi Radu raddoppia con uno splendido mancino. Nella ripresa gioia per Caicedo ed Immobile, che chiude il match e le polemiche, andando ad esultare con mister Inzaghi. Tra i padroni di casa Milinkovic offre spunti di tecnica notevoli, Immobile non dimentica come si segna e Luiz Felipe si mostra in grossa crescita, Caicedo non è solo un bomber di scorta. Male Romero e Ghiglione che soffrono per tutti i 90’, Lerager e l’attacco non ne azzeccano una in un pomeriggio desolante.
La Roma torna alla vittoria a Lecce. A decidere la trasferta salentina un colpo di testa di Dzeko dopo 11 minuti del secondo tempo, arrivato grazie a un'ottima intuizione di Mkhitaryan. Il tutto dopo un primo tempo decisamente sotto tono da parte dei giallorossi di Fonseca, sempre in possesso palla ma mai veramente pericolosi dalle parti di Gabriel, e molto positivo per quelli di Liverani, capaci di tirare per ben 10 volte verso la porta di Pau Lopez. A 10 minuti dalla fine, poi, la grande occasione per il raddoppio della Roma, con un calcio di rigore decretato per un fallo di mano su una conclusione di Dzeko che lo specialista Kolarov si è però fatto parare da Gabriel, bravissimo a distendersi alla sua sinistra. Smalling non fa rimpiangere Fazio, Mkhitaryan e Kluivert ispirati, Dzeko una sentenza. Kolarov fa il suo ma l’errore dal dischetto pesa sul giudizio finale. Si salvano Gabriel, Rispoli e Falco tra i salentini, Lucioni ingenuo.
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Il Milan perde ancora, stavolta in modo netto (1-3) in casa. La Fiorentina si sbarazza dei rossoneri senza particolari affanni. Dopo il vantaggio nel primo tempo di Pulgar (gol su rigore, fallo di Bennacer su Chiesa), la viola chiude i conti nella ripresa con Castrovilli e Ribery, autore di un gol di pregevole fattura. n mezzo l'espulsione di Musacchio e il penalty parato da Donnarumma (errore di Chiesa dal dischetto). Da incorniciare la rete di Rafael Leao, l'unico a salvarsi dal naufragio milanista. Il giovane portoghese prende palla, entra in area, salta tre avversari e insacca. Malissimo Piatek e Suso, Bennacer ha sulla coscienza due rigori provocati, sulle fasce non nasce mai nulla da Hernandez e Calabria, Castrovilli si consacra nella Scala del calcio, Chiesa e Ribery da impazzire, Milenkovic autoritario, Dalbert regala scorribande.
Comincia subito bene l’Udinese che al 9′ con Nestorovski di testa crea la vera prima occasione, ma è il Bologna ad avere più il pallino del gioco. Partita che sembra equilibrata fino a quando Okaka al 27′ di testa insacca dopo un bel cross di Larsen. Il Bologna reagisce e va vicina alla rete in un paio di occasioni, ma alla fine i friulani tengono dietro. Nella ripresa si riparte con un Bologna più aggressivo, ma rimane poco incisivo anche se al 60′ con Schouten va molto vicino al pari. Bianconeri che si affidano alle ripartenze anche per l’ingresso di Lasagna, ma sono gli emiliani a sembrare più in forma in un finale spigoloso, A fine gara espulso Soriano che protesta in modo veemente con l’arbitro. Okaka e Nestorovski trascinano, Ekong diligente e Larsen finalmente torna pericoloso. Santander e Sansone inconsistenti, Medel nervoso e Soriano mette il carico del rosso in un match dove non combina mai nulla.
Finisce con un risultato tutto sommato giusto il match della "Sardegna Arena" di Cagliari, nel primo tempo meglio il Cagliari che trova il vantaggio al 29' con un tiro-cross di Castro (goal assegnato all'argentino) apparentemente sporcato da Joao Pedro, nella ripresa gli uomini di Juric si compattano arrivando ad un fortunoso goal del pareggio con Faraoni che al 66' sfrutta lo scivolone di Pisacane in area per infilare Olsen con il sinistro. Bene i due portieri Silvestri e Olsen, buon rientro per Nainggolan, Castro conferma la sua crescita e Simeone spreca una chance colossale. Nel Verona male Stepinski, Faraoni ha il merito di crederci strappando un pari preziosissimo.
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