SCOPRI IL CAMPIONE - KRZYSZTOF PIATEK

Nato a Dzierzoniow in Polonia il 1° luglio del 1995, Piatek (si pronuncia Piontek) è un centravanti classico: non solo forte fisicamente, riesce a crearsi gli spazi per calciare in porta con facilità, non ha paura di gestire l'intero reparto da solo, nonostante in carriera abbia anche giocato da seconda punta. Abile anche nel gioco aereo, ha le caratteristiche per essere completo sotto ogni punto di vista, per questo in patria è stato già paragonato al connazionale Robert Lewandowski.

Cresce nelle giovanili del Lechia Dzierzoniów società sportiva della sua città Natale, e nel 2013 viene acquistato dal Zaglebie Lubin, società sportiva che in quegli anni miliatava nell'Ekstraklasa, la seconda divisione polacca. In maglia arancio-nero mette a segne 15 reti in 3 stagioni, prima di trasferirsi al KS Cracovia. In bianco-rosso da una svolta alla sua carriera, una rete dietro l'altra alla sua prima stagione in I Liga: 11 reti in 27 presenze. Addirittura meglio la stagione dopo, con ben 21 reti in 38 presenze stagionali, numeri che gli permettono non solo di raggiungere la salvezza con la società calcistica di Cracovia, ma di conquistare anche il titolo di capocannoniere nella massima serie. Questo exploit gli permette addirittura di sfiorare la convocazione a Russia 2018, presente nei pre-convocati, viene tagliato fuori dai 23 ufficiali per la massima competizione mondiale.

 
Non passa però inosservato ai direttori sportivi del Genoa, che questa estato lo hanno acquistano per una cifra che si aggira intorno ai 5 milioni di euro. Ennesimo colpo targato Preziosi? Piatek è attualmente l'attaccante più discusso del nostro campionato. Presentatosi a testa bassa, il centravanti polacco ha già realizzato 7 reti nelle prime 3 sfide ufficiali, in un match di Coppa Italia in particolare, di reti ne ha realizzate ben quattro. Insomma se chi ben comincia è a metà dell'opera... il ragazzo non sembrerebbe, almeno all’apparenza, aver risentito del nuovo calcio, diverso ovviamente da quello polacco. Sa benissimo di potersi giocare le sue chance in maglia rossoblù, dove è già un idolo dei tifosi e dei fantallenatori, e in Serie A soprattutto, dove il calcio sembrerebbe essere qualitativamente migliorato negli ultimi anni.