Sebastiano Luperto nasce a Lecce, il 6 settembre 1996. Di ruolo difensore, cresce calcisticamente proprio nel Lecce, dove incomincia nel ruolo di difensore centrale, fino ad arrivare a terzino e addirittura esterno nel 4-4-2. Da terzino, nonostante non sia velocissimo, è abile però nel gioco aereo e nel contrasto fisico. In prima squadra gioca solamente 3 partite, la prima in particolare in Coppa Italia, prima di passare al Napoli.
Nel 2014 passa in prestito al Napoli, dove si aggrega sin da subito nella formazione primavera. Benitez nota subito le sue qualità e lo aggrega in prima squadra per qualche partita, per l'appunto, fa il suo esordio assoluto nel maggio del 2015 contro il Milan. Nello stesso anno esordio importante anche in ambito europeo contro il Legia Varsavia, in Europa League: a fine stagione dopo aver convinto, la società partenopea decide di riscattare il cartellino di 500.000 mila euro.
L'anno dopo però viene prestato in Serie B alla Pro Vercelli durante la sessione di mercato estiva, facendo il suo esordio in campionato già a settembre. Più chepositiva l'esperienza in Piemonte, dove totalizza 32 presenze senza però mai segnare. Discorso diverso però ad Empoli, l'anno dopo, dove sempre in prestito però sigla ben 2 reti in 28 partite. Positiva anche la stagione disputata in terra Toscana, tant'è che ritornato dal prestito nel 2018 riesce a stregare lo stesso Ancelotti, neo-allenatore azzurro, che decide di inserirlo nei convocati del Napoli per la stagione 2018/19.
Ironia della sorte, con Ghoulam e Mario Rui indisponibili, Carletto decide di dare una chance al giovane difensore proprio contro il Milan dal 1'. Le dinamiche sono cambiate, ma la voglia di dimostrare le proprie qualità restano le stesse, in silenzio e piedi per terra. Per esigenze e qualità tecniche, Ancelotti ha fiducia nel ragazzo e nella sua duttilità, che nel corso della stagione sarà importantissima visti gli impegni in campionato e nelle coppe.
Al fantacalcio scopriamo una nuova giovane scommessa, che ad un presso low-cost potrebbe assicurare un mucchio di partite da titolare, senza però avere troppe pretese nei suoi confronti. Ha risposto benissimo alla chiamata del suo allenatore ed è chiamato a migliorare partita dopo partita. Attualmente ha una fantamedia di 6 in sole 2 partite disputate, una sola dal primo minuto.
Paragonato a Raul Albiol, a cui ha dichiarato di ispirarsi, per prestanza fisica e doti tecniche, è un centrale (ruolo in cui nasce) possente fisicamente, efficace nel gioco aereo (dote che lo rende pericoloso su palla inattiva) diligente tatticamente e in possesso di una discreta visione di gioco che gli consente di impostare l’azione dalle retrovie.
L'evoluzione ancelottiana al 4-4-2 prevede un turover quasi scientifico senza i titolarissimi di stampo sarriano, verrà utilizzato prevalentemente come vice Mario Rui, in gare in cui serve un terzino più bloccato. Ovviamente al rientro di Ghoulam vedrà le presenze diminuire ma prenderlo a pochi crediti può risultare una buona strategia
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