L'Inter di Antonio Conte non ha pietà del Brescia schiacciato sotto un passivo di sei gol a zero e continua a non mollare nella pur difficle corsa scudetto. Risultato troppo pesante per la squadra di Diego Lopez, che si fa pericolosa per prima con Donnarumma ma al cambio di fronte inizia ad assistere impotente allo show nerazzurro, aperto da Ashley Young e che passa da altri cinque marcatori differenti: Alexis Sanchez su rigore e Danilo D'Ambrosio nel primo tempo, Gagliardini, Eriksen e Candreva nella ripresa. Rimangono all'asciutto Lukaku che entra a 20' dalla fine e Lautaro Martinez che esce solo nel finale, Indicazioni particolarmente positive da Young e Moses, apparsi davvero in palla, con Sanchez protagonista in almeno tre delle sei reti complessive. Difficile trovare sufficienze tra le fila bresciane.
Tra Bologna e Cagliari il primo pericolo porta la firma di Nainggolan che, dopo sette minuti, prova a sparare dal limite, non inquadrando la porta, con il Bologna che replica due volte con Orsolini, ma l’esito è il medesimo. Sfiora il gol Rodrigo Palacio, alla mezz’ora, su imbeccata proprio di Barrow, ma Cragno chiude; cinque minuti più tardi è Soriano a provarci, da fuori, ma la mira è sballata. Ma l’occasionissima del primo tempo capita sui piedi di Palacio che, dopo uno splendido scambio tra Medel e Soriano, non riesce a infilare in porta. In pieno recupero il Bologna la sblocca, proprio grazie a Barrow, che innesca un’azione da lui stesso chiusa concludendo con un mancino potente da pochi metri.
Il Cagliari pareggia subito a inizio ripresa, grazie alla zampata di Simeone su un tiro sbagliato da Nainggolan dopo una splendida cavalcata di Lykogiannis, entrato nel primo tempo. Il raddoppio cagliaritano lo sfiora Joao Pedro, con Skorupski che devia sopra la traversa, ma sul ribaltamento dell’azione è decisivo Cragno che devia in corner la conclusione da fuori di Barrow. Nonostante tanti cambi, il risultato non cambierà più.
Ancora sugli scudi i soliti Barrow e Simeone, veri mattatori alla ripresa del campionato, Lykogiannis spinge molto, Orsolini e Schouten deludono, bene Nainggolan e il baby Carboni in difesa.
Succede di tutto al "Mazza" dove il Milan rischia un clamoroso ko contro la SPAL. Sotto di due reti fino a 11' dalla fine, i rossoneri riescono alla fine a salvarsi grazie a un'autorete di Vicari e porta a casa un punto che serve a poco in proiezione Europa League, con la Roma che resta distante e l'Hellas Verona che si avvicina pericolosamente per l'ultimo posto disponibile. La svolta della partita al 13': sugli sviluppi di un calcio d'angolo pasticcia la difesa rossonera, incapace di spazzare via il pallone e dando vita a una serie di rimpalli che favoriscono il centrocampista, servito da Dabo e bravo a ricevere spalle alla porta, girarsi e concludere a rete. SPAL che è bravissima a cogliere l'attimo anche al 30' quando Floccari raccoglie una sponda aerea di Dabo da centrocampo e aspetta il primo rimbalzo per calciare da considerevole distanza superando Donnarumma per il 2 a 0.
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Al 44' una scivolata pericolosa di D'Alessandro su Theo Hernandez rischia di fare seriamente male al francese e merita il cartellino rosso, grazie all'intervento del VAR. Il Milan, sotto di due reti, ha un tempo a disposizione e un uomo in più per recuperare. La SPAL si arrocca in difesa, i ferraresi fanno le barricate e resistono fino al 79' quando Leao, fra i migliori in campo, azzecca il destro con un bel colpo da biliardo. Alla fine la fortuna dà una mano ai rossoneri, che trovano un meritato pari al 94' con una clamorosa autorete di Vicari che mette il pallone alle spalle di Letica nel tentativo di allontanare l'ennesimo traversone dalla destra di Saelemaekers. Ancora una buona gara di Calhanoglu, oggi non si accende Rebic, Theo Hernandez non trova guizzi pericolosi. nella Spal Tomovic salva tante azioni, Dabo e Valoti si trovano, Floccari si toglie l'ennesima soddisfazione di segnare a una big.
Vittoria di rigore al Via del Mare per la Sampdoria nel match salvezza contro il Lecce. Decide la doppietta dagli undici metri dell'uruguaiano Ramirez. Inutile a inizio ripresa il momentaneo pari salentino con Mancosu ancora su calcio di rigore. Una vittoria pesantissima per i ragazzi di Ranieri che si allontana dal Lecce terz'ultimo mettendo 4 punti di distanza dai salentini e 3 dal Genoa quart'ultimo. Nella Samp , Ramirez si erge a leader. la difesa regge l'urto, Thorsby rischia la frittata, male l'attacco salentino, in difesa Donati convince come Gabriel tra i pali, gara di sostanza per il solito infallibile Mancosu.
Si è chiuso sul risultato 3-2 di il match tra Hellas Verona e Parma. La gara si sblocca al 14', grazie al vantaggio crociato con una gran giocata di Kulusevski che insacca alle spalle di Silvestri, ma è il Verona a attaccare con maggiore insistenza, e sul finire del primo tempo trova la rete del pareggio grazie alla concessione di un penalty che Di Carmine realizza. Il secondo tempo riparte con un Verona determinato, e poco dopo trova il gol del vantaggio con una bella conclusione di Zaccagni, ma il Parma non molla e trova subito il pareggio con Gagliolo. Ma non è finita qui, infatti a dieci minuti dalla fine, il Parma si fa trovare scoperto in contropiede e Pessina insacca il 3-2 finale.
Karamoh ha sulla coscienza il gol del 3-2 veronese, Kulusevski ha sempre una marcia in più, Gagliolo segna e non concede quasi nulla in copertura, male Cornelius, Zaccagni e Pessina cambiano l'inerzia del match, Amrabat motorino instancabile, sotto tono Borini.
Fiorentina subito vicina al vantaggio contro il Sassuolo ma Pegolo che chiude la porta a Chiesa. Risponde il Sassuolo con la punizione di Rogerio, Dragowski alza in angolo. Ci prova anche Boga al 18' fermato dal portiere di casa, al 22' il rigore per i neroverdi con Castrovilli che stende Djuricic. Dal dischetto Defrel non sbaglia. Gli stessi Djuricic e Defrel ancora protagonisti nel raddoppio neroverde: Boga porta a spasso la difesa viola, assist centrale di Djuricic che pesca in mezzo all'area Defrel che firma la doppietta. Dopo appena un quarto d'ora della ripresa il terzo gol del Sassuolo: pasticcia Castrovilli, gli ruba palla Muldur in piena area e batte Dragowski segnando la sua prima rete in serie A. Nel finale Cutrone di testa trova il gol del 3-1 finale su traversone di Duncan.
In casa viola da salvare quasi nulla, a parte il solito Ribery che predica nel deserto e capitan Pezzella che ci prova in tutti i modi e prende pure un palo. Di buono c'è il primo gol di Cutrone in campionato con la maglia viola. Disastroso Castrovilli. Boga come sempre incontenibile, Muldur prezioso, anche Pegolo si fa trovare pronto, Defrel sfrutta la chance da titolare e Djuricic regala passaggi precisi.
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