«Dybala non è ancora disponibile, il dolore al ginocchio non migliora, bisogna aspettare ancora qualche giorno.» Una frase che ha gelato i tifosi della Juve e i fantallenatori che speravano nel rientro in questa giornata, visto che il Crotone sulla carta è avversario morbido per CR7 e soci. Anche lunedì contro i calabresi la squadra bianconera dovrà fare a meno del suo numero 10, che pure era annunciato vicino al rientro. Oltretutto Morata sta ancora male, ci sarà spazio inizialmente per Kulusevski.
È fermo ormai dal 10 gennaio quando, a fine primo tempo contro il Sassuolo, chiese il cambio dopo un brutto colpo al ginocchio sinistro: gli esami strumentali avevano escluso problemi gravi, il referto parlava di una lesione di basso grado del legamento collaterale mediale, un verdetto che si poteva tradurre in uno stop di circa 15-20 giorni. Rinviato l’appuntamento con la gara d’andata di Coppa Italia con l’Inter, subito dopo il match di campionato vinto contro la Roma lo stesso Andrea Pirlo aveva dichiarato di sperare in un pronto rientro di Dybala, che stava per riprendere ad allenarsi con la squadra, nuovo obiettivo la semifinale di ritorno del 9 febbraio: anche in quel caso niente da fare.
La Joya resta fuori anche contro il Napoli, alla vigilia del match di Champions con il Porto però l’incubo sembrava finito, buona parte di allenamento in gruppo e Dybala finalmente nell’elenco dei convocati anche se ufficialmente non ancora pronto. Sono trascorsi altri giorni ma la situazione non è migliorata, così a distanza di oltre 40 giorni dall’infortunio, Dybala resta un mistero che si infittisce e la Juve oggi più che mai in attacco deve aggrapparsi ai guizzi del suo totem Cristiano Ronaldo
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