Il Milan di Pioli dopo un inizio complicato prende le misure alla Sampdoria e cerca di ribattere ma Audero dorme sogni tranquill nella prima frazionei. Al 56' arriva il gol della Samp. Theo Hernandez sbaglia l'appoggio all'indietro, Quagliarella è lì e non ci pensa due volte, il suo pallonetto da 30 metri supera Donnarumma e finisce in rete. Silva due minuti dopo lascia i suoi in dieci. Ma i ragazzi di Ranieri sono attenti e nonostante la mezz'ora da giocare con l'uomo in meno non lasciano grandi occasioni ai rossoneri. Poi la rete del giovane Hauge al minuto 86 che sfrutta una cavalcata di Calhanoglu e da dentro l'area supera con un pallonetto dolcissimo Audero in uscita avvenata. Nel finale il palo di Kessie che lascia l'amaro in bocca al Diavolo che deve registrare l'ennesima frenata al vertice tra le mura amiche.
Sette reti e tante emozioni allo stadio Maradona, dove il Napoli è riuscito a battere (4-3) il Crotone al termine di una partita pirotecnica e più equilibrata del previsto. L'equilibrio l'ha spezzato in maniera definitiva Di Lorenzo, a poco più di un quarto d'ora dalla fine. Prima c'erano stati i gol di Insigne, Osimhen e Mertens da una parte, la doppietta di Simy ed il guizzo di Messias dall'altra. Per gli azzurri , al quarto successo di fila e quinto nelle ultime sei partite, anche una traversa di Mertens, ma in negativo i clamorosi errori difensivi di Manolas e Maksimovic a livello difensivo.
La Roma perde il treno Champions e spreca l’ennesima occasione lasciando a Sassuolo due punti sanguinosi. Contro i neroverdi al Mapei Stadium finisce 2-2. I giallorossi vanno due volte in vantaggio e per due volte si fanno rimontare. Sblocca Pellegrini su rigore nel primo tempo. Nella ripresa segna prima Traoré, poi Peres illude i suoi e nel finale Raspadori firma il pari, su cattivo posizionamento di Cristante al centro dell'area.
Primo tempo di marca nettamente atalantina. I nerazzurri sono quasi sempre in possesso di palla e creano buone occasioni davanti alla porta di Musso. Sono soprattutto i due colombiani Muriel e Zapata a rendersi pericolosi in avvio con una serie di tiri fuori di poco. L’Udinese fatica a contenere la pressione dei ragazzi di Gasperini. Al 18’ la diga cede e farla cadere è ancora Muriel che al 18’ insacca con una conclusione tutt’altro che irresistibile. I nerazzurri continuano a pressare per chiudere la gara, il tiro da fuori area di Malinovskyi al 37’è respinto all’ultimo da Musso. Al 43’ passaggio illuminante di Malinovskyi per Muriel che da solo scarta Musso e deposita in rete il raddoppio.Come si era complicata la vita nel finale del primo tempo, così anche nel secondo, l’Atalanta sente il fiato sul collo dell'Udinese i per tutti i secondi 45’. Anche dopo il gol di Zapata che porta i nerazzurri avanti 3 a 1 al 16’ bastano 10 minuti alla squadra di Gotti per ritornare sotto con un gol di Stryger Larsen al 26’.L'’Atalanta soffre a metà della ripresa e rischia un po’ troppo. Tuttavia va vicinissima al 4-2 con Ilicic nel finale ma la palla dello sloveno esce di poco, altri 3 punti d'oro per la corsa Champions della Dea.
Il Benevento contro il Parma disputa un buon primo tempo, rischiando nulla e passando al 23' con Glik. Nella ripresa D'Aversa lancia subito nella mischia Busi e Kurtic e il Parma cambia passo. Al 10' è proprio Kurtic a trovare il pari sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Cinque minuti dopo gli emiliani trovano anche il vantaggio con Gagliolo, sempre sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, ma dopo aver consultato il Var, Massa annulla per un fuorigioco di Gervinho. E così al 22' è il Benevento a trovare il 2-1: angolo di Caprari, testa di Ionita che porta avanti le Streghe. Nel finale il Parma tenta il tutto per tutto e al 43' pareggia i conti con Man. Il punto, tuttavia, serve più al Benevento che fa un altro passo verso la salvezza.
Dopo un primo tempo equilibrato il Verona sblocca il match della Sardegna Arena con Barak a inizio ripresa. Il Cagliari ci prova con tutte le sue forze fino alla fine ma non riesce a sfondare il muro gialloblù e subisce il gol del definitivo 2-0 in contropiede a tempo scaduto con Lasagna. 3 punti importanti per Juric che mette al sicuro la salvezza, Cagliari sempre più nei guai.
Tra Genoa e Fiorentina finisce 1-1. Succede tutto nel primo tempo con la rete di Destro e il pari di Vlahovic. Nel secondo viola in 10 per l’espulsione di Ribery e nel finale giallo in area ospite con Zappacosta colpito da un avversario ma Mariani dice che non è rigore e il Var non interviene.. Un punto per uno e la salvezza è ancora da conquistare per i rossoblù che hanno giocato col freno a mano tirato.
Non si sblocca nel primo tempo il risultato tra Lazio e Spezia: occasione per Correa ed ospiti pericolosi e con Maggiore. Nel secondo tempo la Lazio entra in campo con più brillantezza: Lazzari porta in vantaggio la squadra. Lo Spezia con una splendida rovesciata di Verde pareggia il risultato, ma come sempre ci pensa Felipe Caicedo all”ultimo minuto. Dal dischetto il Panterone segna la rete del 2-1. La Lazio vola a 52 punti in classifica e resta in piena corsa per la Champions.
E'' stata un'autentica battaglia il 202° derby della Mole. Un derby che raramente negli ultimi anni era stato così aperto e avvincente come quello visto quest'oggi all'Olimpico Grande Torino: due squadre che si sono affrontate a viso aperto, creando e concedendo all'avversario diverse occasioni da gol. Il risultato è stato un pari rocambolesco e tutto sommato giusto. Finisce 2-2, con Sanabria grande protagonista nel Torino con una doppietta dopo il lampo iniziale di Chiesa. La Juventus invece deve ringraziare ancora una volta Cristiano Ronaldo, autore nel finale di partita della rete del definitivo pareggio. Il Toro culla il sogno del colpaccio ma conquista comunque un punto importante, per il morale ancora più che per la classifica. Scszeny e Kulusevski commettono errori pesanti, tra i granata sgomita ma crea poco capitan Belotti.
Nel giorno in cui Milan e Juventus perdono colpi, l'Inter non si fa pregare superando il Bologna col punteggio di 1-0. A decidere, manco a dirlo, è Romelu Lukaku, che al 31esimo minuto si fa trovare pronto sull'assist vincente di Bastoni mettendo di prepotenza la palla in porta. Inter che poi concede qualcosa al Bologna dopo un palo clamoroso di Lautaro Martinez, padronio di casa che però solo nei minuti finali creano pericoli di qualche rilievo a Handanovic. In una gara contraddistinta dai tanti ammoniti (Brozovic e Bastoni salteranno la gara col Sassuolo) l'Inter vola a +8 dal Milan, e mercoledì, nel recupero contro il Sassuolo, ha probabilmente la prima concreta chance di mettere l'ipoteca sullo Scudetto.
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