Inizio nervoso in Serie A. Si registrano infatti sette espulsioni in dieci partite, sei solo nelle tre partite (su quattro) disputate domenica e una nell'anticipo di sabato tra Verona e Sassuolo (tra le file dei gialloblù).
Due di queste espulsioni sono avvenute con un roso diretto (Osimhen in Napoli Venezia e Dragowski in Roma Fiorentina) il resto tutte scaturite dal doppio giallo. Ricercare le motivazioni precise è difficile, ma si potrebbero ipotizzare. Nella maggior parte dei casi la troppa foga di reucperare un pallone oppure gesti di stizza che possono (anche lievi) che seconod regolamento, devono essere per forza sanzionate con il cartellino. Molto probablmente in questi sette cartellini rossi, è anche da tenere in considerazione il fattore lucidità, che nelle prime partite magari può venir meno anche dopo 50-60minuti di gioco, e che porta dunque a compiere falli evitabili.
Le espulsioni della prima giornata sono sette: sulla lista dei cattivi sono finiti anche nomi illustri come Zaniolo e Osimhen oltre a Soriano, Strandberg, Schouten, Veloso, Dragowski. Il record in una singola giornata di campionato è di 11 nel campionato 2007-08 in occasione della trentaquattresima giornata.
Di sicuro alcuni dovranno tenere a bada il loro istinto se non vogliono finire spesso e volentieri in anticipo sotto la doccia, e questo è un lavoro che va fatto insieme all'allenatore e al percorso di crescita nel tempo, se si tratta di un giovane un pò troppo esuberante. Non sono da trascurare anche le sviste o magari le esagerazioni degli arbitri, che potrebbero istintivamente valutare estremo un fallo o un gesto e quindi di conseguenza punire con la massima sanzione un calciatore, invitandolo negli spogliatoi e magari compromettere un intero match.
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