All'età di trentaquattro anni, Josip Ilicic potrebbe rilanciarsi e lasciare l'Atalanta dopo cinque stagioni di fuoco in cui ha conquistato prima l'Europa League e poi la Champions, brillando come non mai in carriera nello scacchiere di Gianpiero Gasperini.
Sono stati due anni difficili per il campione sloveno, due stagioni in cui all'Atalanta è riuscito ad imporsi a fasi alterne. Tutto è iniziato dopo la pandemia da Covid-19 nel 2020, che portò all'interruzione del campionato. Come dichiarato nei mesi successivi dal compagno di squadra, Papu Gomez, Ilicic sprofondò nell'incubo della depressione proprio dopo aver contratto il virus. Nella prima parte di questa nuova stagione sembrava rinato, nel finale della scorsa era tornato e in estate aveva completamente ritrovato la forma. Nel girone di andata 3 gol e 3 assist in 19 partite con la Dea, media non ai suoi livelli ma comunque positiva. Poi il mostro della depressione si è nuovamente ripresentato, nel girone di ritorno nemmeno una presenza, fino all'ultima giornata dove ha fatto ritorno almeno in panchina.
Adesso è vicino all'accordo con il Bologna, la cui offerta comprende poco meno di quello che percepisce attualmente all'Atalanta. Sinisa Mihajlovic l'ha richiesto fortemente per far coppia con Arnautovic, da trequartista alle sue spalle nel tridente dei felsinei. Conosciamo tutti la bravura del tecnico ex Lazio nel lanciare i giovani, ma contestualmente nell'ambiente di Bologna diversi ultratrentenni hanno trovato la loro dimensione, per ultimi Marco Di Vaio e Rodrigo Palacio. Poche pressioni, gioco semplice e dinamico, fiducia dalla panchina. Sono questi gli ingredienti che porterebbero Josip Ilicic ha una rinascita dopo due anni di più buio che luce.
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