Nella sfida-salvezza all'ora di pranzo tra Bologna e Cagliari in palio punti pesanti. Padroni di casa che iniziano bene al 3' con Dijks che dalla sinistra lascia partire un cross su cui si avventa Santander in spaccata ma Cragno è decisivo sulla conclusione dell'attaccante. Il portiere sardo è ancora bravo a salvare su Santander, lanciato a rete, e sul tentativo successivo di Sansone. Al 33' Bradaric tocca con un braccio e l'arbitro non ha dubbi: rigore. Dal dischetto si presente Pulgar che realizza senza problemi. Nel frattempo Santander aveva lasciato posto a Orsolini causa infortunio. Al 39' reazione ospite: cross dalla destra di Barella e stacco di testa di Joao Pedro che colpisce la traverrsa.
Match vivace nella ripresa con Dzemaili che calcia sul fondo un'ottima chance e poi Joao Pedro impegna severamente Skoruspki in versione Superman. Al 66' contropiede del Bologna, Palacio entra in area, appoggia a Dzemaili che di prima allunga per Orsolini tutto solo davanti a Cragno, ancora una volta decisivo a evitare il raddoppio. La banda Mihajlovic spinge e al 77' stavolta la chiude: bella iniziativa di Sansone che entra in area, arriva sul fondo, mette un pallone in mezzo verso il dischetto del rigore dove piomba Soriano che castiga Cragno. Male Srna e Bradaric tra i sardi, Cragno linita i danni. In avanti impalpabile Pavoletti e pure Despodov, subentrato nella ripresa, non fa meglio, Joao Pedro sfortunato. Convince Dijks a destra nel Bologna, Palacio solito trascinatore. Pulgar preciso dal dischetto e Soriano gioca una gara di costanti inserimenti, Mbaye mostra qualche limite quando la sua squadra subisce.
L’Atalanta vince ancora, vince il secondo scontro diretto consecutivo per l’Europa e vince una partita tanto importante quanto difficile, in casa della Sampdoria.
Succede tutto nella ripresa, dopo un primo tempo equilibrato. Prima, al 5′, Zapata porta avanti i nerazzurri approfittando di una dormita di Sala, tutt’altro che impeccabile nella marcatura sul colombiano. Al 16′ Gomez commette una mezza ingenuità perdendo palla in area di rigore e stendendo Ramirez: calcio di rigore non proprio nettissimo, ma giusto. Dal dischetto Quagliarella non sbaglia. I nerazzurri non ci stanno, vogliono vincere. Pasalic al 28′ (appena entrato al posto del Papu) si fa respingere un colpo di testa da un grande Audero. Mentre al 32′ il gol che decide il match: cross dalla destra di Hateboer, Audero tocca in uscita ma palla che arriva sul sinistro di Gosens che al volo, da posizione defilatissima, trova l’angolo giusto per il 2-1. Nel finale, a un passo dal 90′, Gollini compie un vero e proprio miracolo sul colpo di testa a botta sicura di Ekdal. Nel recupero Pasalic ha due buone occasioni in contropiede, ma non le sfrutta.
Quagliarella poco appariscente ma concreto sul rigore, Ramirez entra bene in partita. Monumentali Audero e Andersen in difesa, Ekdal mostra intelligenza tattica e Gabbiadini dall'inizio non è mai nel vivo del gioco. Prova inconvincente per i centrali di Gasperini, Zapata si sblocca ma poi poco altro, male Gomez. Gollini compie autentici prodigi, Hateboer è uno stantuffo.
Il Torino porta a casa tre punti pesantissimi da Frosinone. Finisce 1-2 al Benito Stirpe, al termine di una sfida complessa nella quale il Torino si era trovato sotto al 45′.
In avvio Zaza serve Belotti, ma il capitano del Torino viene murato sul più bello da Goldaniga. Il Frosinone risponde con Gori e Ciano, la gara vive in costante equilibio e al 42' Paganini salta più in alto di tutti e da calcio d’angolo e interrompe a 599′ l’imbattibilità di Sirigu. Nella ripresa, al 50' Belotti apre per Zaza: l’undici granata calcia in porta, ma trova la respinta di piede di Sportiello. Sulla ribattuta si avventa Rincon, ma il suo destro a giro termina fuori di poco. Entra Iago Falque e ci mette 2' per incidere: punizione sulla sinistra, cross in mezzo e stacco imperioso di Belotti che spinge in rete il gol dell’1-1.
Scopri i voti ufficiosi di tutti i match della domenica qui!
Al 78′ la squadra granata trova il sorpasso: sponda di testa di Ola Aina rovesciata pazzesca di Belotti, che ribalta il risultato. All’85’ il Torino sfiora il gol che avrebbe chiuso definitivamente il match: con la punizione calciata perfettamente da Iago Falque e sfera che sbatte sull’incrocio dei pali. In pieno recupero Belotti fallisce la tripletta personale ma l'obittievo Europa adesso non è più una chimera. Oltre alla gara da leader assoluto di Belotti, tanta personalità per Aina, Nkoulu chiude sempre al meglio. Meitè soffre l'intensità avversaria in mezzo, Iago entra con voglia e meriterebbe il premio del gol.
Tra i ciociari buone prove per Ciano e Paganini, Sportiello imperfetto sul gol del pari. Goldaniga si perde la marcatura sul secondo gol granata ed è un errore che pesa tanto.
L'Inter riesce con grinta e con orgoglio a portare a casa i tre punti abbattendo dopo oltre un’ora la resistenza della Spal di Leonardo Semplici al San Siro. Primo tempo senza squilli ma nerazzurri pericolosi con Lautaro Martinez, l'argentino trova anche il gol che però viene annullato dall'arbitro dopo il richiamo del Var per un tocco di braccio. Infortuni per Brozovic e Miranda in ottica derby.
Nel secondo tempo si confermano le difficoltò di manovra, Lautaro Martinez si sbatte più di tutti ma spesso manca la precisione nei passaggi finali. Al 67' il match si anima: pallone vagante in area, Politano batte Viviano con un tiro deviato da Bonifazi. Dopo 10' è 2-0: tiro di Cedric intercettato da Gagliardini che da centro area di destro trafigge Viviano. Tre punti d'oro in chiave Champions per la banda Spalletti, Lautaro gioca a tutto campo, Gagliardini riabilita, almeno in parte, col gol una prestazione molto disordinata. Politano ha il merito di sbloccarla, Asamoah avanzato rende meglio. Nella Spal male Vicari, sempre in ritardo, e Schiattarella che ha colpe in entrambi i gol subiti, Petagna e Floccari inconsistenti. Netto passo indietro per Kurtic che gioca quasi impaurito e senza ardore, Valoti è l' unico a reggere in mezzo al campo.
Primo tempo con poche chance tra Sassuolo e Napoli, Boga mette apprensione alla difesa azzurra in più occasioni, nel Napoli Verdi ha una buona chance ma manda alto. Al 52' arriva il gol del Sassuolo con Berardi, che in area approfitta di una mancata spazzata della difesa azzurra per segnare. Al 67' contatto sospetto in area tra Milik e Rogerio, sembra netto ma Manganiello non assegna il penalty e nemmeno consulta il Var. Ci prova Diawara con un bomba da fuori ma Pegolo respinga e Duncan di testa mette fuori di poco. A minuti dalla fine azzurri che trovano un pari quasi insperato: Younes serve Insigne che allarga per Ghoulam. Il cross basso dell’algerino viene respinto in maniera orribile da Magnanelli. Palla ad Insigne che tira di prima a giro e fa gol. Finisce così con un Napoli apparso meno famelico del solito, Ounas e Verdi sprecano la loro chance, Insigne tira fuori il coniglio dal cilindro e Younes è sembrato palesemente fuori condizione. Demiral fantastico in alcune chiusure, Boga ancora tra i migliori, Berardi lotta su ogni pallone. Tra i pali Pegolo risponde presente e non fa rimpiangere Consigli.
La Lazio non riesce a capitalizzare uno splendido primo tempo al Franchi e torna da Firenze con un pareggio (1-1) che complica la rincorsa Champions della squadra di Simone Inzaghi. Biancocelesti cge creano occasioni a ripetzione e trovano il gol del vantaggio grazie al solito Ciro Immobile su una meravigliosa combinazione con Correa a metà del primo tempo. È proprio il numero 17 biancoceleste ad avere le migliori occasioni per raddoppiare, in due situazioni è strepitoso Terracciano a respingere, anche se Immobile poteva fare leggermente meglio. La Fiorentina crea poco o nulla e l’uscita di Federico Chiesa per infortunio sembra poter spegnere l’entusiasmo del Franchi.
Pioli ad inizio secondo tempo mette Mirallas al posto di Fernandes e il passaggio al 3-5-2 mette in difficoltà una Lazio che abbassa troppo il baricentro e al 61' subisce il pari: grande spunto di Mirallas sulla destra con il belga che salta come un birillo Radu e mette in mezzo un bel pallone per Muriel che al volo di sinistro trova il diagonale vincente.
Capitolini che ci provano fino alla fine ma viola che si difendono bene con Ceccherini e Pezzella, bravi nell'anticipo, e ripartono con un Simeone gagliardo e sempre pronto alla battaglia. Decisivo l'ingresso di Mirallas, anche Terracciano è super. Veretout gioca con un giallo sulle spalle ma regge, bene Correa e Immobile. Acerbi sempre diligente ma si perde Muriel, Radu si fa beffare troppo facilmente sul gol viola, Marusic nel finale sprinta e mette ansia agli avversari.
COMMENTA