Ribaltone viola, via Pioli, c'è il Montella bis in panchina. Come giocherà la Fiorentina?

Montella torna a Firenze dopo la prima avventura in terra gigliata assai poitiva (due quarti posti) e ritrova un gruppo svuotato dalla maggior parte delle motivazioni che, a inizio campionato, componevano la base sulla quale inseguire una qualificazione europea. Oggi però l'Aeroplanino ha come obiettivo principae quello di ben figurare nella trasferta di Bergamo in Coppa Italia, dove la squadra dovrà superarsi contro l'Atalanta se vuole sperare di mettere le mani sulla finale in programma all'Olimpico, ma nel frattempo questi ultimi due mesi di stagione saranno utili al tecnico per studiare la rosa in vista del prossimo anno.
 

In carriera la sua impronta di gioco è basata sul 4-3-3 per sfruttare in pieno la straripanza dei suoi esterni d'attacco. Nella prima stagione in viola Montella ha stupito tutti adottando la difesa a tre, composta principalmente da Savic e dalla coppia di guerrieri Gonzalo Rodriguez -Roncaglia. I due laterali di spinta, RomuloPasqual puntavano spesso il fondo per buttare una grossa quantità di palloni in mezzo con destinatario Luca Toni.
 

Nelle stagione successiva sono tornati di di moda il 4-2-3-1 (in più varianti) e il 4-3-3, soprattutto quando a Firenze è sbarcato Mohamed Salah. Due moduli a lui molto affini, riproposti anche alla Sampdoria e al Milan, oltre che nella sfortunata parentesi di Siviglia.

Montella eredita dal Pioli una squadra studiata per giocare il 4-3-3Muriel rappresenta il prototipo ideale per questo modulo secondo le sue idee, sarà questo il primo nodo da sciogliere in avanti. Il resto sarà confermato, al netto degli infortuni, in difesa punti fermi Pezzella, Biraghi e Milenkovic, in mezzo al campo difficile non vedere in campo Benassi e Veretout,  infine Chiesa che potrebbe rappresentare quello che fu Salah in termini di imprevedibilità.


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