Dal finale di stagione precedente a settembre 2019 è passato relativamente poco tempo, ma il ruolo di Paulo Dybala nella Juventus è mutato completamente e più volte in questi mesi.
Allegri lo aveva "retrocesso" a tuttocampista, un ruolo di raccordo tra i reparti, che però lo portava sempre più distante dalla porta e i bonus (e la Juve stessa) ne risentivano. La dirigenza juventina, dopo aver chiuso il capitolo Allegri, sembrava aver accontentato l'attaccante argentino, facendolo tornare al centro del progetto, e con Mister Sarri anche al centro dell'attacco.
Un ruolo di falso nueve che sembrava calzargli a pennello, con Ronaldo più defilato esternamente, la Joya sembrava fosse pronta a rinascere. Nonostante ciò tantissime voci di mercato, tanti bomber accostati alla Juventus, alla ricerca di una punta vera: Icardi e Lukaku non sono arrivati, i tifosi in attesa di un botto finale che non arriva, ma nel frattempo un terzo incomodo si è intromesso nell'idillio tra Juve e Dybala. Il Pipita Higuain, girato l'anno precedente al Milan e Chelsea, un campione che sembrava in fase discendente della carriera, aveva quasi portato Dybala ad accettare proposte all'estero.
La curiosità di molti tifosi nel rivedere Higuain con Mister Sarri era tanta, e difatti Gonzalo è sembrato subito rinato: un precampionato fatto di impegno e sacrificio, gol e grinta. Probabilmente Higuain in questo momento sembra più congeniale allo schema di Sarri, e la prestazione condita dal gol contro il Napoli ne è la prova. E Dybala? Paulo è rimasto a sedere in panchina per gran parte della partita col Napoli, e non è neanche entrato nell'esordio a Parma.
Sarri ha voluto fortemente la sua permanenza, ma la strada appare in salita, essendo il tecnico ex Napoli e Chelsea un allenatore che fatica ad effettuare turnover. Neanche il tempo di assimilare la chiusura del calciomercato che già sirene inglesi si iniziano a sentire, come quelle del Tottenham. Gennaio non è così lontano, e la paura di perdere il talento di Laguna Larga è tanta per i tifosi juventini: al momento parte dietro nelle gerarchie, quattro mesi per convincere Mister Sarri, sfruttando ogni minuto che il tecnico gli concederà, per evitare un amaro addio...
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