Il primo tempo tra Verona e Udinese è stato il festival della noia. Eccezion fatta per la chance capitata a Lasagna, che al 43′ ha incredibilmente mandato sopra la traversa una palla calciata al volo di sinistro nell’area piccola. Un secondo tempo in cui, però, il Verona ha cambiato faccia, complice anche l’ingresso di Verre e la crescita di Amrabat. Dopo la palla-gol vanificata da Lasagna, al 75′ Stepinski calcia fuori a due passi dalla porta: scampato pericolo per Musso. Il portiere bianconero sale in cattadra al 77': con un intervento di puro istinto riesce a deviare l’incornata ravvicinata di Stepinski mandando la sfera sul palo.Col passare dei minuti i gialloblu finiscono la benzina: la squadra di Tudor riprende a respirare, resiste agli ultimi velleitari tentativi e conquista un punto tutto sommato prezioso vista la prestazione generale inconsistente. Male Lasagna che si divora due gol, Fofana corre a vuoto e Mandragora non cambia mai passo, Larsen sbaglia tanti appoggi e Musso si conferma saracinesca. Amrabat migliore dell'Hellas, tante buone chiusure per Rrahmani, Pessina spento e Stepinski non incide quando subentra a Di Carmine.
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La Juventus vince 2-1 in rimonta e dopo aver sofferto non poco contro un Brescia coriaceo, andato addirittura in vantaggio dopo 4', complice uno sbadato Szczesny sul bolide di Donnarumma. Dopo un paio di grandi occasioni sprecate e l'infortunio di Danilo, la Juve trova il pari al 39' grazie a una sfortunata deviazione di Chancellor, sugli sviluppi di un angolo. Nella ripresa è quasi solo Juve, che collezionano diverse occasioni prima che Pjanic (61') risolvesse il tutto, sugli sviluppi di una punizione la cui carambola finisce sui piedi del bosniaco, bravo a infilare Joronen. Occasioni per Dybala, Rabiot (salvataggio miracoloso di Chancellor sulla linea) e infine al 91' di Higuain che cicca la conclusione da zero metri. Bonucci gioca con la solita attenzione, bene Rabiot e il solito specialista Pjanic. Dybala più pericoloso di un Higuain appannato. Nel Brescia menzioni speciali per Donnarumma, Joronen e Tonali, anche Sabelli è intrapendente, Bisoli corre per due e Balotelli ci mette voglia ma non ha mai vere occasioni da gol
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