Voti anticipi fantacalcio Serie A 13.a giornata: Higuain grandi firme, deserto Piatek. Conte gode con LuLa, Belotti subito fuori

Primi 45 minuti per gran parte di marca atalantina al Gewiss Stadium di Bergamo con il calcio di rigore fallito da Musa Barrow che prende la traversa dagli undici metri al 18', la grandissima parata di Szczesny su colpo di testa di Pasalic e il salvataggio di De Sciglio su tiro a botta sicura di Hateboer. Sicuramente meglio gli uomini di Gasperini nella prima frazione, in una prima frazione dove non mancano i cartellini gialli da parte dì Rocchi.

Dopo esserci andata vicina in più di un'occasione la formazione di Gasperini è poi riuscita a sbloccare il risultato nella ripresa con Gosens. Azione partita dalla destra con Barrow che si è fatto parzialmente perdonare dopo il rigore fallito nel primo tempo servendo un pallone soltanto da spingere in porta per il tedesco. Fuori Barrow e dentro Muriel al 57', mentre al 58' Sarri ha mandato in campo Douglas Costa al posto di Bentancur.
La seconda svolta della gara arriva al 74': azione confusa in area di rigore dell'Atalanta, con il pallone che arriva sul sinistro di Higuain: girata del Pipita che trova la deviazione di Toloi e palla alle spalle di un incolpevole Gollini.  

Nel giro di dieci minuti però la Juventus mette il turbo e vince la partita. All'82' vantaggio di Gonzalo Higuain che dal limite dell'area piccola batte Gollini sfruttando al meglio un assist di Cuadrado dal fondo (azione viziata da un precedente fallo di mano del colombiano), mentre al 92' è stato Dybala a chiudere la partita, proprio quando l'Atalanta stava cercando di tornare in partità: palla filtrante del Pipita, stop a seguire della Joya che dopo aver saltato Djimsiti batte l'estremo difensore dell'Atalanta con un sinistro sul primo palo. Bianconeri che trovano un sontuoso De ligt in difesa, Szczesny si dimostra portieri di livello assoluto e il feeling tra Higuain e Dybala non è più una novità quando c'è da caricarsi la squadra sulle spalle. Cuadrado soffre Gosens, Pjanic non è il solito geometra in mezzo al campo. Per la Dea un gigantesco Gomez, la conferma di turbo Gosens (4 reti in stagione, e il solito puntuale Toloi in difesa, anche Pasalic gioca una gara di enorme intensità. Barrow croce e delizia ma alla sua età gli si può perdonare, Muriel non è al top e non incide, se non per un gran numero sullo stretto, quando Gasperini lo butta nella mischia 

Milan che parte bene contro il Napoli, nell'anticipo delle 18, ma va sotto in una delle poche chance azzurre: da un tiro di Insigne, che in scivolata coglie la traversa, è nato il gol di Lozano che sul rimbalzo ha colpito di testa e ha beffato Donnarumma sul primo palo I rossoneri hanno però pareggiato dopo cinque minuti con una gran sventola di Bonaventura dopo un’ottima percussione di Hernandez sulla sinistra. Poi, due occasioni: una per Callejon e una per il Milan con un quasi autogol di Hysaj. Nel finale, Insigne si divora un gol da solo davanti a Donnarumma che in uscita sventa la minaccia.

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Nella ripresa le squadre si affrontano a viso aperto, ma cala il numero delle occasioni da rete. Piatek ha la palla buona per portare in vantaggio i rossoneri, ma la spreca malamente prima di uscire tra i fischi. Nel finale il Napoli spinge a pieno organico e Allan impegna con una conclusione potente ma centrale Donnarumma. Finisce così, un pareggio che smuove la classifica per entrambe ma rimanda l'uscita dalla crisi

Nel Milan bene il solito Theo Hernandez. Krunic cresce ancora, Piatek non trova mai spazi e Bonaventura può essere il vero acquisto di questo tormentato autunno rossonero. Per Ancelotti lenote liete vengono dal mastino Allan e da Lozano che sfrutta a dovere la sua occasione, Elmas timido e Inisgne non illumina la scena.

L’Inter di Conte supera in scioltezza Il Torino portando a casa tre punti pesanti grazie a un 3-0 che non ammette repliche e che permette alla squadra nerazzurra di rimanere costantemente sulla scia della Juventus. Partita gestita bene dall’Inter nonostante le intemperie che hanno reso il campo a tratti impraticaboile, indirizzata col gol di Lautaro Martinez dopo 12 minuti al quale è seguito quello di Stefan de Vrij poco dopo la mezz'ora di gioco. Nella ripresa, Romelu Lukaku arrotonda ulteriormente il risultato mandando al tappeto i granata, con un conntropiede perfetto orchestrato da Brozovic.

Per il Toro solo due occasioni (tentativo di autogol di Vecino e riflesso di Handanovic) e punzione insidiosa di Verdi. Granata che perdono dopo appena 10' il leader Belotti per una contusione al fianco. Grande prova per Brozovic in regia, Barella bene ma il suo infortunio al ginocchio mette ansia a tutto l'ambiente (domani gli esami), de Vrij non ne sbaglia una, buon rientro per D'Ambrosio. Davanti Lautaro e Lukaku duettano come se giocassero da una vita insieme. Nel Toro male la difesa, si salvano per impegno Lukic, Ansaldi e Sirigu che limita i danni.


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