Subito Atalanta all'assalto a Lecce e uomini di Gasperini che scendono in campo con un’arrembante voglia di giocare tanto che nella prima metà di frazione sono già avanti di 2 reti. Prima con un clamoroso autogol di Giulio Donati, di testa su calcio d’angolo poi con Duvan Zapata, bravo a liberarsi della marcatura di Rossettini e battere Gabriel di testa su calcio d’angolo.
Il doppio svantaggio non toglie equilibrio e voglia al Lecce di Liverani e al 30’ ecco l’episodio che fa svoltare la gara: Deiola riconquista palla a centrocampo e lancia perfettamente per Saponara. Il trequartista ex Genoa stoppa, sfida Hateboer e lascia partire una bellissima parabola a giro che batte Gollini. 10 minuti dopo Saponara è ancora protagonista con un’azione insistita che culmina con l’assist basso per Donati: il terzino lascia partire un destro secco e potente dal limite dell’area che vale il 2-2 all’intervallo.
La ripresa inizia proprio come il primo tempo con l’Atalanta in costante proiezione offensiva. E dopo 2’ dall’inizio del tempo, la Dea è di nuovo avanti con una magia di Josip Ilicic: lo sloveno, su respinta di Gabriel, mette a sedere con un movimento del corpo sia Lucioni che Rossettini trovandosi la porta spalancata e segnando la rete del nuovo vantaggio.
Il Lecce sembra accusare il colpo e incassa subito un altro gol: Ilicic avvia l’azione, Pasalic mette in mezzo e Duvan Zapata segna da un metro il gol del 2-4. E al 61’, sull’asse Gomez-Ilicic-Zapata, arriva anche il pokerissimo atalantino con la tripletta di Zapata. Il Papu scucchiaia dentro, Ilicic crossa in spaccata, il colombiano rifinisce in gol da due passi..Muriel, appena entrato, trova allo scadere il classico gol dell’ex: lancio di Malinovskyi, il colombiano va profondo e batte Gabriel per la sesta volta. Come non bastasse, nei minuti di recupero è ll'altro neo entrato Malinovskyi a chiudere il match con la rete, da fuori, che vale il 2-7 finale.
Ilicic, Gomez e Pasalic illuninano l'attacco, Zapata è il finalizzatore principe di una Dea che segna a raffica, nel Lecce Saponara è l'unica luce, Donati almeno prova a riscattarsi, difesa e centrocampo inguardabili.
La Roma è partita determinata a Cagliari ma ha sciupato l'incredibile nei primi 13' consentendo a Olsen di fare un figurone. Il portierone svedese si è opposto alla grande sui tiri di Mkhitaryan (2), Kalinic (2), Bruno Peres e Under che si è visto alzare la conclusione dall'ex compagno sulla traversa. Appena il Cagliari si è affacciato in avanti e, dopo aver mandato un'avvisaglia a Lopez con Pellegrini, è passato al 28': Oliva ha pescato al limite Joao Pedro che dopo un controllo di coscia ha messo il pallone sotto l'incrocio con un gran pallonetto in diagonale.
Palla al centro e la Roma pareggia con Kalinic, che non segnava da quasi 14 mesi , lo aiuta Pellegrini che ha malamente rinviato un cross dalla sinistra di Kolarov consentendo al croato di infilare la palla di testa in rete da due passi. La Roma ha insistito e prima della fine del tempo (41') ha ribaltato il risultato: Under ha lanciato in area sulla destra Mkhitaryan che è andato via a Klavan e ha fornito a Kalinic la più facile delle occasioni per la doppietta personale.
La Roma nella ripresa insiste e al 64' trova il tris: Kluivert, dopo aver fatto le prove generali va via in contropiede sfruttando un tocco di testa di Kalinic e infila Olsen. Maran tenta il tutto per tutto gettando nella mischia Pereiro e Simeone per gli spenti Ionita e Paloschi e la mossa è ripagata. L'uruguaiano scende fino al limite e con un preciso sinistro a giro riapre la partita al 75'.
La Roma, anche in questo caso, però, non si è disunita e, dopo aver impegnato ancora Olsen con Kluivert, ha calato il poker con una punizione velenosa a giro dalla destra di Kolarov sul quale Mkhitaryan si è avventato in tuffo di testa sfiorando di quel tanto che è bastato per ingannare Olsen.
I sardi non mollano mai e su un cross di Rog, Smalling, nel tentativo di allontanare di testa, ferma il pallone con un braccio largo, inducendo Di Bello, dopo aver rivisto l'episodio al Var, a concedere il rigore. Sul dischetto Joao Pedro si fa respingere il tiro da Pau Lopez ma è bravo a ribadire il pallone in rete in tuffo di testa, ma non eviterà la sconfitta finale.
Qualche singhiozzo di troppo in difesa con uno Smalling non in grande smalto, grande prova per Mkhitaryan al quale si affiancano Kolarov e Kluivert. Kalinic dimostra che è ancora un bomber utile e Villar è una bella scoperta. Nel Cagliari Klavan e Pellegrini a tratti imbarazzanti, si salvano Rog, Joao Pedro e il baby Pereiro, poche fiammare per Nainggolan, Olsen sempre reattivo.
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