Finalmente c’è una data, c’è una deadline. Dopo tante discussioni, il campo è pronto ad emettere il suo verdetto. Quasi tre mesi di sfide, 120 partite e un campionato tutto da decidere. Nessuno avrebbe potuto immaginare un percorso così frastagliato e tortuoso ma come deciso anche dalle Istituzioni, il più controverso dei campionati si concluderà. E si spera senza ulteriori sorprese. Da decidere c’è tutta una stagione ed ovviamente anche la corsa scudetto. Dove eravamo rimasti? La Juve capofila, ma senza aver ammazzato la stagione: i biancocelesti della Lazio inseguono, ad un solo punto di distanza, con uno scontro diretto già vinto ed un altro ancora da giocare. Sarà corsa a due per lo scudetto 2019-2020? Secondo gli esperti di pronostici sul calcio di Serie A in questo momento pare quasi impossibile, ma una lunga analisi può rispondere alla domanda di cui sopra.
Andiamo con ordine: la Juventus, come da tradizione, è la favorita. E non perché sia la Juve, ma perché chi ha anche un solo punto di vantaggio parte col favore del pronostico. Poi ci sono altre ragioni: la rosa lunga, che secondo la logica delle tre partite a settimana va a premiare proprio chi ha più ricambi a disposizione; la qualità della stessa, l’abitudine dei suoi interpreti a giocare per vincere, anche senza convincere. Tutti fattori a favore della Vecchia Signora che, dopo la Coppa Italia, non avrà nemmeno l’annoso problema della Champions League, per cui potrà focalizzarsi sul solo campionato e provare a vincere la massima competizione europea per club dal prossimo 7 agosto, data in cui ne è prevista la ripartenza. La Juve, che aveva vinto contro l’Inter prima dello stop dei giochi, veniva tuttavia da un periodo di offuscamento, pressata dalla Lazio e reduce da uno scivolone a Lione in Champions, contro una squadra nettamente inferiore ma più carica in quella precisa occasione. Ora, dopo tre mesi, i bianconeri avranno sicuramente recuperato energie nervose e fisiche, da mettere in campo per il rush finale. Favoriti, ma non vincitori fino al fischio finale dell’ultima gara.
Di fronte una Lazio che non ha gli stessi mezzi in termini di lunghezza della rosa ma che, sicuramente, ha tirato a suo favore una serie di condizioni: l’annata migliore di Immobile che, se continua con lo score pre-quarantena, supera Higuain e batte un altro record; l’annata migliore della gestione di Lotito che, finalmente, potrà tornare in Champions; e poi un’altra serie di fattori, legati un po’ allo stato di grazia dei giocatori, un po’ alla bravura di Simone Inzaghi, in campo meno bravo di Pippo ma in panchina un autentico fenomeno. E poi l’entusiasmo di chi sa di poter compiere un’impresa, di chi sa che questo può essere l’anno buono. Nessun altro impegno, per i biancocelesti che, effettivamente, potranno concentrarsi esclusivamente sul campionato, così come la Juve. Non è infatti un caso che Lotito sia stato uno dei più acerrimi sostenitori della ripresa anticipata, ne parlava già a marzo.
Il tempo delle chiacchiere, ormai, è finito. Il campo è pronto ad emettere i suoi verdetti. E non sono escluse sorprese, anche clamorose…
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