La partita tra Crotone e Parma inizia con le squadre che si studiano, anche se le emozioni non tardano ad arrivare: il Parma rischia di passare al 24′ quando Karamoh lavora una palla nell’area del Crotone, si libera e apre il destro che finisce di un soffio a lato con Cordaz battuto. Sul ribaltamento di fronte il Crotone passa, applicando la legge del ‘gol sbagliato, gol subito’: è Messias ad illuminare la scena, raccogliendo un assist di Reca dopo il lancio geniale di Molina che accelera la ripartenza; il brasiliano controlla la sfera, si avvita e con un destro chirurgico batte Sepe.
Il Crotone si mette in una situazione favorevole, aspettando il Parma e ripartendo ogniqualvolta conquista la sfera approfittando degli spazi che nel frattempo diventano praterie. La fascia mancina dove opera Reca è quella più sollecitata, e mentre la difesa tiene a bada, anche con qualche apprensione, il Parma (gol annullato per fuorigioco a Karamoh), continua a imbastire break velenosi con Riviere particolarmente ispirato e bravo a dare sempre la profondità. Ma la scena è ancora tutta di Messias, che al tramonto del primo tempo fa alzare in piedi lo Scida per applaudire la gemma del brasiliano che in campo aperta stoppa di petto e con destro morbida disegna un lob che ‘uccella’ Sepe ancora col destro e confeziona una doppietta da urlo.
Il Parma nella ripresa cambiato registro e trova il gol che dimezza lo svantaggio con il colpo di testa di Kucka sugli sviluppi di un corner. E’ una fase di sofferenza con il Crotone che perde certezze e distanze e i ducali affondano con maggiore frequenza e pericolosità, collezionando corner e soprattutto un brivido nell’area piccola con la difesa che rischiala frittata e Cordaz che mette una pezza su Karamoh. Il finale è in apnea, con il Crotone che mantiene altissima la concentrazione concedendo soltanto palloni scodellati che la difesa e Cordaz governano con attenzione. C’è il brivido in pieno recupero che fa trattenere il fiato quando Cornelius spedisce a lato di un soffio una palla che poteva cambiare la storia della partita. Finisce 2-1 per i calabresi di Stroppa.
Grande partenza della Fiorentina all'Allianz Stadium: al 3' palla rubata a centrocampo, Ribéry lancia Vlahovic che in contropiede segna un grande gol. I viola sono ben messi in campo con un 5-3-2 che sembra mettere in difficoltà i bianconeri. Al 16' un brutto fallo di Cuadrado su Castrovilli porta all'espulsione del colombiano della Juve: l'arbitro consulta il Var e il cartellino rosso è inevitabile. I gigliati sono scesi in campo con l'atteggiamento giusto e riescono a chiudersi e ripartire. Al 26' dopo una bella azione tra Vlahovic e Caceres, conclude Castrovilli, con gran parata del portiere bianconero.
Juve piuttosto in affanno, ma al 33' c'è un grande spunto di Ronaldo che conclude di poco fuori. Ronaldo è ancora pericoloso al 37' con un tiro da fuori parato non senza difficoltà da Dragowski. Il primo tempo si chiude con il meritato vantaggio dei viola.T ra i bianconeri Ronaldo è sempre una spina nel fianco dei viola. Il portoghese reclama per un intervento di Castrovilli in area viola, ma l'arbitro lascia correre. Al 25' spunto di Chiesa che impegna Dragowski. I viola fanno molto possesso palla e al 31' (dopo una protesta bianconera per uno scontro Dragowski-Bernardeschi) passano ancora: cross di Biraghi, Bonucci manca la palla che sbatte su Alex Sandro e va in rete. I viola insistono e al 36' Ribery, grande partita la sua, ruba palla, serve Castrovilli, poi Biraghi crossa e Caceres fa 3-0. risultato che non cambia più fino al 90'.
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