Dopo una prima fase di studio tra Lazio e Sampdoria, comincia la sfida Audero-Luis Alberto: al 21' il portiere si oppone al tracciante del laziale, che al 28' deve arrendersi al tiro a giro dell'attaccante che porta la Lazio in vantaggio. La risposta tocca a Keita, sul cui colpo di testa Reina si oppone con mestiere. Ancora Audero dice di no a Immobile: la Sampdoria subisce troppo e non riesce a rendersi pericolosa. Si va all'intervallo con la Lazio in vantaggio. Al rientro in campo Ranieri lascia negli spogliatoi Yoshida e Ramirez a vantaggio di Bereszynski e Jankto. Grossa occasione al 53' per Quagliarella che riceve da Augello un cross troppo teso per poter essere addomesticato: colpo di testa alto. Al 67 Muriqi fallisce clamorosamente il raddoppio su cross di Marusic svirgolando nell'area piccola La Sampdoria ci prova fino all'ultimo ma con poca concretezza. Al 91' la Lazio sfiora il raddoppio con Akpa Apro che viene anticipato da Colley sul servizio poco preciso di Milinkovic-Savic. Il muro biancoceleste regge e Inzaghi può festeggiare un successo d'oro in chiave Champions.
Un ottimo Verona impreca per le occasioni fallite ma il Genoa non molla mai e porta a sette le partite utili consecutive. Vantaggio ospite con Ilic al 17’ su assist di Barak. Ma l’azione nasce da un errore di Czyborra che smista di testa in mezzo al campo un rilancio di Perin. Il Genoa subisce lo svantaggio e poco dopo prende in contropiede di Lasagna che brucia Radovanovic in velocità ma calcia di poco fuori davanti a Perin ormai battuto.
Zajc ci prova su punizione al 39’ palla però alta di pochissimo. E, sempre lui, a trenta secondi dalla fine del primo tempo, in pieno recupero, al termine di una manovra corale, a sparare alto sopra la traversa con Silvestri battuto.
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A inizio ripresa Ballardini manda in campo nella ripresa Shumorodov per Zajc e Pellegrini per Czyborra. Dunque formazione più offensiva con Pjaca trequartista. Juric in difesa mette Cetin per Lovato. Cambi azzeccati per i rossoblu perché dopo 3 minuti Shomurodov sfrutta un pasticcio proprio di Cetin e batte Silvestri per il gol del pari. Partita apertissima con il Verona sfortunato al 52’ con Lasagna imprendibile ma che manda sul palo un’occasione limpida. Ballardini si spaventa e inserisce Rovella per Pjaca. Ma i veneti hanno più gamba e al 60’ Faraoni raccoglie un rinvio di pugno di Perin e segna il 2-1. Genoa in affanno e allora spazio a Pandev e Scamacca per Strootman e Destro. Al 73’ guizzo di Scamacca e conclusione da lontano che impegna Silvestri. Scamacca cinque minuti ancora pericoloso in area ma il Verona si salva. Genoa più veloce. Juric getta nella mischia altri due ex come Veloso e Bessa. Match a tutto campo ma il Genoa non si arrende e al 93’ arriva dal limite dell’area la botta di Badelj per il gol del
2-2 definitivo, un pareggio prezioso e oramai insperato, raggiunto in inferiorità numerica dopo l'infortunio di Pellegrini a cambi terminati.
Parte meglio il Bologna a Sassuolo e nei primi cinque minuti si affaccia con insistenza dalle parti di Consigli, ma basta una conclusione di Caputo, larga di poco, per spaventare la retroguardia del Bologna. Paura che viene scacciata via al 17’: il Sassuolo perde palla in uscita, Barrow anticipa, e bene, Marlon nei pressi dell’area di rigore, con il gambiano che è poi bravo a mettere il pallone in area, sul quale si avventa Soriano, che trova la prima rete di questo 2021. Al 30’, le cose si complicano in casa Bologna: duro intervento di Hickey su Muldur, La Penna va al Var e, dopo aver valutato la situazione, decide di estrarre il cartellino rosso all’indirizzo del terzino scozzese, lasciando in 10 il Bologna. Mihajlovic inserisce De Silvestri per Svanberg e sposta Tomiyasu sulla sinistra: il primo tempo si chiude con la bella parata di Skorupski su Locatelli.
Bastano, però, 7’ di gioco nella ripresa al Sassuolo per pareggiare: sul tiro deviato di Djuricic il più veloce è Caputo, che batte Skorupski col mancino. Il mancino di Traore, al 16’, sfila a lato di poco, prima del triplo cambio in casa rossoblù, con Mihajlovic che inserisce Skov Olsen, Palacio e Schouten. Alla mezz’ora Skorupski salva sul colpo di testa di Marlon, mantenendo i suoi in vita: nel finale di gara il Bologna alza ulteriormente le barricate, rinunciando alle ripartenze per chiudere ogni possibile spiraglio agli attacchi neroverdi. Il fortino regge, con un pizzico di fortuna e grazie all’imprecisione del Sassuolo: il Bologna esce dal Mapei con un punto d’oro in tasca.
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