La leggenda vuole che il condottiero "Temerlano" fondò uno dei più grandi imperi della storia, l'Uzbekistan, antico crocevia di commerci lungo la Via della Seta tra l'impero romano a quello cinese.
Forse è proprio questo che avrà pensato Josè Mouriho quando ha chiesto ai propri dirigenti di acquistare il giovane attaccante
Eldor Shomurodov, proveniente dal Genoa, squadra in cui ha mostrato subito le proprie qualità. Alcuni azzardano e ricordano un'altro attaccante voluto dal tecnico portoghese dai rossoblu, uno che poi nell'Inter del Triplete ha segnato valanghe di gol, portando i neroazzurri sul tetto d'Europa.
I tifosi giallorossi sognano che Mou passi dal Principe al Condottiero, attraversando con slancio quella strada di tesori e
tornare ad essere di nuovo quel Grande Impero che la città di Roma era nei tempi che furono.
Il ragazzo nel precampionato si sta imponendo con prepotenza sin dalle prime uscite (subito in gol nell'amichevole contro il Betis), dove è stato schierato nel ruolo di centravanti, ma con il probabile arrivo di un centravanti al posto di Edin Dzeco destinato alla Benamata (probabile l'arrivo di Ambram dal Chelsea), l'uzbeko potrebbe essere anche schierato come esterno o trequartista, avendo dalla sua duttilità tattica e capacità di ricoprire più ruoli.
L'acquisto di Shomurodov è costato alla Roma l'importante cifra di 17,5 milioni di euro, con i tempi che corrono si tratta di un investimento importante per un giocatore di 26 anni, espressamente voluto da Mourinho, per cui c'è da scommettere che difficilmente vedrà la panchina quest'anno. Al netto del minutaggio, quello che il portoghese vuole dall'uzbeko sono le giocate di qualità, gol, assist, insomma BONUS!
In chiave fantacalcio l'attaccante Eldor Shomurodov non parte come un top in attacco, ma con la cessione di Dzeco, la fiducia di Mou potrebbe essere la grande sorpresa dell'anno. Personalmente credo molto in lui, il consiglio è di spingervi a spendere fino a 50/60 crediti in una lega di 8/10 persone con base d'asta di 500 fantacrediti, con la speranza che Roma con lui torni ad essere "caput mundi".
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