Terminata la stagione di Serie A 2022/2023, è tempo di tirare le somme e trarre alcuni bilanci per quelli che sono stati le grandi delusioni di turno.
Sanabria macina gol, a Torino si godono il bomber che mancava
Nel seguente articolo, ci soffermeremo sui numeri 9, ovvero coloro che hanno deluso più di tutti le aspettative.
PETAGNA A.: passato dal Napoli al Monza in estate, ci si aspettava che ritornasse il bulldozer di un tempo: ossia, colui capace di fare reparto da solo, regalando assist e gol come passato insegna; ma, ahinoi, l'ex Atalanta e Spal si è espresso molto sotto le sue capacità. Mai ben inserito negli schemi di Palladino, che comunque di fiducia in lui ne aveva eccome, dato che lo schierava quasi sempre da titolare. Un giocatore involuto, he ha fatto ricredere molti di coloro che avevano intravisto in lui un senso di riscossa e di rinascita dopo tante panchine all'ombra del Vesuvio. Considerato da molti un terzo attaccante di assoluto valore, ha chiuso la stagione con soli 4 gol e 5 assist in 31 partite, con una magra FM del 6.56
JOVIC L.: un' altro calciatore arrivato in Estate per accasarsi alla Fiorentina, in cui dove fare come la Fenice, dopo la disastrosa esperienza al Real Madrid, ovvero rinascere dalle ceneri. Ha fatto sognare tutti, tifosi e fantallenatori, che rimembravano le gesta col Francoforte e le vedevano nuovamente compiere nel campionato nostrano. Quelle gesta, sono rimaste solo ricordi. Jovic ha palesato tutte le sue difficoltà e i suoi limiti, nel rinascere, e non è stato un problema di blasone o meno del nome del club, ma proprio un problema psicologico, oltre che di tenuta fisica. Chiude la stagione con una FM del 6.56, con 6 gol e 2 assist in 31 partite.
ORIGI D.: era lui l'uomo scelto dalla dirigenza del Milan, per rinforzare il reparto d'attacco della squadra. Colui che avrebbe dovuto far rifiatare Giroud, ma che invece si è rivelato un vero e proprio "pacco" (per usare un termine fantacalcistico comune). Un fantasma. Mai incisivo, mai pericoloso, mai un acuto degno di nota, e nemmeno in Champions League, dove il suo estro trovava casa (vedi esperienza al Liverpool), ha saputo metterci lo zampino. Alla fine Pioli lo ha relegato definitivamente in panchina.
PINAMONTI A.: lui forse è la delusione più grande del reparto. Acquistato dal Sassuolo come sostituto di Scamacca, si pensava potesse dare continuità alla grandissima e meritevole di lode stagioneall'Empoli, anche per consacrarsi definitivamente. Purtroppo però, non è stato così. Impalbabile, fuori dal coro e dagli schemi di Dionisi (come da lui ammesso). Chi lo ha acquistato, l'ha di sicuro pagato molto, per ircoprire quel terzo slot importante quasi quanto i primi due, e in lui avevano visto, con il gioco scoppiettante del tecnico, tanti bonus per cui gioire. Alla fine resta solo un pugno di mosche. FM del 6.06, con soli 5 gol, in bianco la casella degli assist.
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