Svilar, Okoye e Carnesecchi, la riscossa dei secondi portieri

Il ruolo del portiere è forse quello più delicato e fondamentale nell'undici titolare di una squadra, posto qualunque obiettivo dalla salvezza all'Europa. Gli estremi difensori sono, nella maggior parte dei casi, gli unici esentati dal classico turnover e dotati quindi di stabilità durante l'arco della stagione. Difficile che una squadra, salvo infortuni, sostituisca il proprio portiere in corso d'opera, poiché si andrebbe a creare un piccolo squilibrio che coinvolgerebbe l'intero asset difensivo. Difficile anche che un nuovo allenatore subentrato non dia fiducia al già titolare estremo difensore, forse anche qui uno dei pochi ruoli che non cambia volto in una nuova gestione tecnica. Negli ultimi mesi però, la Serie A è stata teatro di alcuni capovolgimenti all'interno dell'area piccola che hanno portato a sedere in panchina diversi volti storici ormai del nostro campionato. Vuoi per errori più o meno influenti, vuoi per scelte tecniche dettate da decisioni a noi poco note, alcune compagini hanno efficacemente dato un nuovo volto al loro numero uno. 

In primis Marco Carnesecchi, partito a inizio anno come secondo di Juan Musso all'Atalanta, squadra che dall'arrivo di Gasperini ormai diversi anni fa è stata sempre soggetta a un turnover anche in porta. Ai fantallenatori si consiglia sempre di acquistare entrambi i portieri della Dea. Quest'anno è stato diverso. Dopo un periodo di routine in cui l'argentino ha collezionato maggiori presenze e l'ex Cremonese giusto un paio, si è ribaltata la situazione a ridosso di dicembre. Carnesecchi ha conquistato a suon di prestazioni il posto da titolare inamovibile anche in Europa, stregando Gasperini e i fantallenatori con i suoi bonus e le sue parate. Ricordiamo sempre che si tratta di un estremo difensore alla seconda esperienza nel massimo campionato.

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Altro caso noto ai più che riguarda una big è quello di Mile Svilar, eterno secondo di Rui Patricio alla Roma. Con Mourinho pochissimo spazio per il portiere di origine balcanica, un paio di presenze dettate giusto da esigenze di turnover, nonostante le diverse prestazioni non convincenti del portoghese. All'arrivo di De Rossi sulla panchina giallorossa però, le gerarchie si sono pian piano quasi ribaltate. Svilar ha avuto le sue chance anche in Europa e ha convinto al 100% il tecnico italiano, soprattutto dopo la gara di Europa League contro il Feyenoord ma non solo, anche in Serie A non è stato da meno. Per il momento sembra lui il titolare designato da qui a fine anno. Forse l'ultima stagione di Rui Patricio alla Roma? 

Infine, un caso poco noto per via degli obiettivi e della caratura diversa della squadra è quello di Maduka Okoye, che ha preso il presto di Marco Silvestri all'Udinese. Nessuna prestazione negativa eclatante dell'ex Verona, solo una scelta tecnica ponderata col tempo dal tecnico bianconero Cioffi. Nove presenze raccolte fin'ora dal portiere nato a Dusserdolf, titolare ininterrottamente da fine dicembre e con soli dodici gol incassati. Un'ottima presentazione al nostro campionato.


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